Il bollo auto è la tassa di circolazione che tutte le autovetture sono tenute a pagare. Si paga ogni anno: alcune regioni inviano una lettera a casa del contribuente, un mese prima della scadenza, in modo da ricordargli il pagamento. In alcuni casi, è possibile chiedere l’esenzione del bollo, in altri l’esenzione è automatica.
In questa guida completa sull’esenzione bollo auto ti spiego cos’è e come funziona, come fare la richiesta per i disabili per usufruire della Legge 104 oppure in caso di auto storiche, ibride, GPL o metano ed infine ti fornisco i moduli da scaricare per presentare la domanda di esenzione.
Cos’è e come funziona
Se possiedi una macchina devi pagare ogni anno il bollo auto: è una tassa di possesso del veicolo, da pagare all’Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal fatto che la macchina circoli oppure che sia ferma. L’importo della tassa dipende da due fattori:
- La potenza del veicolo;
- Il suo impatto sull’ambiente.
Sono previste delle esenzioni che, variano da regione a regione, ma riguardano soprattutto le auto storiche e gli invalidi civili che usufruiscono del’art. 3 comma 1 Legge 104. Dunque, se rientri nei casi di esenzione non devi pagare il bollo auto.
Disabili e invalidi
In base all’art. 3 comma 1 della Legga 104, gli invalidi civili hanno diritti all’esenzione del bollo auto. Hai diritto all’esenzione solo se l’auto non supera i seguenti limiti:
- Auto a benzina: fino a 2000 cc di cilindrata;
- Auto diesel: fino a 2800 cc di cilindrata.
Hai diritto all’esenzione sia se l’auto è intestata direttamente a te, sia se è intestata a un tuo familiare verso il quale sei a suo carico e usate quel veicolo a tuo beneficio.
Cosa significa essere fiscalmente a carico. Un disabile è fiscalmente a carico di qualcuno se ha un reddito fino a 2.840,51 euro lordi annui (se ha fino a 24 anni), oppure un reddito fino a 4.000 euro (se ha meno di 24 anni). Dunque, se sei senza reddito o comunque non superi questo limite, allora sei fiscalmente a carico di un tuo familiare. Essendo fiscalmente a carico, se questo tuo familiare ha un’auto che usa a tuo beneficio, allora può chiedere l’esenzione del bollo.
Attenzione
Se possiedi più macchine, l’esenzione del bollo auto ti spetta solo per una: quando infatti compili il modulo di richiesta esenzione, devi indicare la targa del veicolo che intendi esentare.
Come fare richiesta
La modalità di richiesta esenzione bollo auto in base alla Legge 104 cambia da regione a regione. In base alla Regione, la domanda si invia a uno di questi tre enti:
- Ufficio tributi della Regione (un’area amministrativa della Regione e non una sezione dell’Agenzia delle Entrate); di solito l’Ufficio Tributi è l’ente a cui inviare la domanda;
- Agenzia delle Entrate. La domanda si invia all’Agenzia delle Entrate solo nelle Regioni che non hanno istituito un Ufficio Tributi della regione;
- ACI (Automobile Club Italia), solo per queste specifiche regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Province autonome di Bolzano e Trento, Puglia, Valle D’Aosta.
Suggerimento
Contatta l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) della tua regione e chiedi a quale ente inviare la domanda di esenzione. Consulta anche il sito web della tua regione.
Cambio targa
Se cambi auto, per esempio perché la vendi, devi informare lo stesso ente a cui avevi chiesto l’esenzione (dunque ACI, Regione o Agenzia delle Entrate). Se non lo informi, per la nuova auto dovrai pagare il bollo! Questo perché hai diritto all’esenzione solo per un’auto, dunque è bene notificare subito la vendita.
Retroattività
Hai scoperto solo ultimamente che grazie alla Legge 104 hai diritto all’esenzione del bollo auto e ti stai chiedendo se ti spetta il rimborso per il bollo pagato quest’anno e negli anni precedenti. Purtroppo l’esenzione non è automatica: valida dal momento in cui la chiedi, quindi, se stai chiedendo l’esenzione adesso, non hai diritto al rimborso dei bolli pagati in precedenza.
Auto a GPL
Alcune Regioni hanno deciso di concedere l’esenzione dal bollo per i veicoli a GPL o metano. Le modalità di fruizione dipendono da regione a regione, dunque vediamole singolarmente le regioni che prevedono un’agevolazione:
Provincia autonoma di Bolzano: tre anni conteggiati dall’immatricolazione.
Campania. Se possiedi auto ad uso promiscuo, con motore esclusivo a GPL o metano adeguata alle direttive CEE di impatto ambientale, paghi il 25% del bollo che pagano le auto a benzina.
Liguria. Sei esentato dal primo bollo e per i cinque anni successivi, se possiedi un’automobile GPL/benzina immatricolata a partire da maggio 2008.
Puglia. Sono previste le seguenti agevolazioni:
- Auto ad uso promiscuo, a motore esclusivo a GPL o metano adeguata alle direttive CEE di impatto ambientale: paghi il 25% del bollo che pagano le auto a benzina.
- Auto a motore esclusivo a GPL oppure doppia benzina/GPL immatricolata dal 2013: non paghi il bollo per il primo periodo e per i cinque anni che seguono. Se la macchina è a motore esclusivo GPL, terminato il periodo di esenzione, paghi solo il 25% della tassa dovuta da chi invece ha un’auto a benzina. Se hai un’auto benzina – GPL, terminato il periodo di esenzione paghi il bollo per intero.
Provincia autonoma di Trento. A Trento sono previste le seguenti agevolazioni:
- Auto ad uso promiscuo, a motore esclusivo a GPL o metano adeguata alle direttive CEE di impatto ambientale: paghi il 25% del bollo che pagano le auto a benzina;
- Auto a motore esclusivo a GPL immatricolate dopo il 29/12/2010: esenti per 5 anni a partire dalla data di immatricolazione. Terminato il periodo di esenzione, paghi solo il 25% del bollo dovuto dalle auto a benzina.
Auto ibride
Le auto ibride sono quelle con doppia alimentazione: elettrica + termica (quest’ultima può essere a gasolio o a benzina), dunque sono auto ibride quelle ad alimentazione:
- Elettrica + termica (a gasolio);
- Elettrica + termica (a benzina).
Non tutte le Regioni riconoscono delle agevolazioni, ecco dunque le modalità di fruizione per i territori previsti:
Provincia autonoma di Bolzano. Esenzione bollo auto per tre anni conteggiati dall’immatricolazione. Le ibride che producono anidride carbonica fino a 30 gr al Km hanno un’esenzione di ulteriore due anni, dunque cinque anni in totale.
Campania. Esenzione bollo per il primo periodo e i successivi due anni.
Emilia Romagna. Esenzione bollo per il primo periodo e i due anni che seguono, ma solo se l’auto è stata immatricolata nel 2016.
Lazio. Esenzione bollo per i primi tre anni dall’immatricolazione.
Liguria. Esenzione del primo bollo e i quattro anni che seguono, ma solo per le auto immatricolate a partire dal 2016.
Lombardia. Solo per le ibride dotate di sistema plug in immatricolate tra il 2015 e il 2017, paghi il bollo al 50% per i primi tre anni a partire da quello di immatricolazione.
Marche. Per le ibride immatricolate a partire dal 2017, esenzione del bollo per il primo periodo i successivi cinque anni.
Provincia di Trento. Le ibride godono dell’esenzione bollo auto per cinque anni a partire dall’immatricolazione.
Umbria. Per le ibride immatricolate dal 2016 al 2017, esenzione del bollo per il primo periodo e i successivi due anni.
Valle d’Aosta. Per le ibride immatricolate dal 2017 al 2019, esenzione del bollo per il primo periodo e i successivi quattro anni.
Veneto. Le ibride sono esenti dal bollo per tre anni a partire dall’immatricolazione.
Auto storiche
In passato si definivano “storiche” le auto con almeno 20 anni e queste godevano dell’esenzione totale del bollo auto. La Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, ha invece stabilito il diritto all’esenzione solo per le auto con almeno 30 anni di vita. Tuttavia, alcune regioni hanno adottano particolari agevolazioni anche per le auto da 20 a 29 anni.
Lazio. Le auto da 20 a 29 anni pagano il bollo ridotto del 10%, ma solo se munite di CRS (Certificato di rilevanza storica).
Lombardia. La regione Lombardia prevede le seguenti riduzioni:
- Le auto over 20 con CRS (Certificato di rilevanza storica) non pagano il bollo;
- Le auto da 20 a 30 anni senza CRS pagano il bollo in base a potenza e impatto ambientale;
- Le auto over 30 senza CRS pagano un bollo annuale di sole 30 euro;
- Le over 30 con CRS non pagano il bollo.
Sicilia. Le auto con età da 20 a 29 anni devono un bollo pari a 75 euro. Le auto con 30 anni e più invece, devono un bollo pari a 25,82 euro.
Piemonte. Le auto con età da 20 a 29 anni hanno il bollo ridotto del 10%.
Toscana. Le auto con età da 20 a 29 anni hanno il bollo ridotto del 10%.
Attenzione
L’esenzione, generalmente, per le auto storiche ultra trentennali, è automatica, dunque non occorre fare alcuna richiesta per ottenerlo né essere iscritte in appositi registri, purché si tratti di auto che non sono poste in circolazione.
Se le auto storiche sono poste in circolazione, anche se sono ultratrentennali, il bollo auto è dovuto in misura forfettaria, di solito si tratta di un importo tra 20 e 30 euro. Ecco di seguito l’importo da pagare in caso di auto storica ultratrentennale posta in circolazione su strade pubbliche:
Regione | Importo |
---|---|
Abruzzo | 31,24 € |
Basilicata | 25,82 € |
Calabria | 30 € |
Campania | 31,24 € |
Emilia Romagna | 25,82 € |
Friuli Venezia Giulia | 25,82 € |
Lazio | 28,40 € |
Liguria | 28,40 € |
Lombardia | 30 € |
Marche | 27,88 € |
Molise | 28 € |
Piemonte | 30 € |
Puglia | 30 € |
Sardegna | Non convenzionata ACI il sito della regione non fa riferimento ad un importo |
Sicilia | 25,82 € |
Toscana | 29,82 € |
Provincia autonoma di Trento | 25,82 € |
Provincia autonoma di Bolzano | 25,82 € |
Umbria | 25,82 € |
Valle d’Aosta | 25,82 € |
Veneto | 28,40 € |
Modulo
Qui trovi i link ai siti delle Regioni, da cui puoi scaricare tutte le informazioni, l’elenco dei documenti da presentare e il modulo di domanda esenzione per i vari casi (esenzione per disabilità, per auto storica, ecc.):
- Regione Abruzzo;
- Regione Basilicata;
- Regione Calabria;
- Regione Campania;
- Regione Emilia Romagna;
- Regione Lazio;
- Regione Liguria;
- Regione Lombardia;
- Regione Puglia;
- Regione Sicilia;
- Regione Toscana;
- Regione Umbria;
- Regione Valle d’Aosta;
- Provincia Autonoma Bolzano;
- Provincia Autonoma Trento.
Per le Regioni che non sono convenzionate all’ACI, ai seguenti link trovi i moduli per la richiesta di esenzione e tutte le informazioni dettagliate sulla procedura:
- Regione Abruzzo;
- Regione Molise;
- Regione Veneto, la gestione è affidata all’Agenzia delle Entrate, per cui devi rivolgerti all’Agenzia competente per territorio;
- Regione Friuli Venezia Giulia;
- Regione Piemonte.