Quando hai bisogno di fare una visita medica oppure un esame diagnostico, se ti rivolgi a una struttura pubblica paghi il ticket sanitario, che va dai 20 ai 30 euro. Poca cosa rispetto ai costi di una visita privata, ma c’è la possibilità di evitare anche questo piccolo esborso, grazie all’esenzione ticket sanitario riservato ad alcune categorie di cittadini.

In questa guida completa sul codice esenzione E01 ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, i requisiti per ottenerlo, cosa comprende, cosa non si paga, come farne richiesta con l’apposito modulo ed infine come procedere il rinnovo alla scadenza.

Cos’è e come funziona

Se non hai reddito oppure lo hai ma è basso, hai diritto di non pagare il ticket sanitario e il codice di esenzione è E01. Ne hai quindi diritto se sei:

  1. Disoccupato;
  2. Lavoratore che non supera una certa soglia di reddito.

Grazie all’esenzione E01, se devi fare esami diagnostici, tac, esami del sangue, visite specialistiche, sei esonerato dal pagare il ticket sanitario. Chiaramente per usufruire dell’esenzione devi rivolgerti a strutture pubbliche oppure private convenzionate.

A chi spetta

Sono esenti dal pagamento del ticket i cittadini in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Bambini con meno di 6 anni e con reddito familiare non maggiore di 36.151,98 € euro annui (codice esenzione E01);
  2. Adulti con più di 65 anni e con reddito familiare non maggiore di 36.151,98 € euro annui (codice esenzione E01);
  3. Cittadini che percepiscono assegno o pensione sociale e i familiari a loro carico;
  4. Percettori di pensione minima con età maggiore di 60 anni e familiari a loro carico, purché il reddito familiare sia minore di 8.263,31 € (lordi annui), che diventa 11.362,05 € se marito/moglie è a carico. Infine, il limite aumenta di altri 516,46 € per ogni figlio a carico (codice esenzione E04). Hanno diritto all’esenzione anche i familiari a carico del pensionato.
  5. Disoccupati, purché il reddito familiare sia minore di 8.263,31 € (lordi annui), che diventa 11.362,05 € se marito/moglie è a carico. Il limite aumenta ancora di altri 516,46 € per ogni bambino a carico (codice esenzione E02). hanno diritto all’esenzione anche i familiari a carico del disoccupato.

Esempio

Famiglia con due figli, il marito lavora e guadagna 12.000 euro lordi annui. Hanno diritto all’esenzione se il reddito non supera 11.362,05 + 516,46 + 516,46 = 12.394,97 (esenzione con moglie a carico + 2 figli). Siccome il reddito familiare è pari a 12.000 euro, allora hanno diritto tutti all’esenzione.

Attenzione

I familiari fiscalmente a carico sono quelli senza reddito o che comunque hanno un reddito minore di 2.840,51 euro (se hanno un’età oltre 24 anni) oppure fino a 4.000 euro in caso di età fino a 24 anni).

Attenzione

I 2.840,51 o 4.000 euro annui si intendono lordi! Quindi se tuo figlio lavora, ogni anno riceve il CUD: controlla sul CUD a quanto ammonta il reddito lordo, perché se supera il limite anche di un solo euro non hai diritto all’esenzione, non è più fiscalmente a carico ma è considerato indipendente.

Attenzione

Ai fini del calcolo del reddito, si considera quello dell’anno precedente. Per esempio: per il 2020, si considera il reddito familiare lordo del 2019.

Attenzione

Con il termine disoccupato si intende una persona che ha cessato il suo lavoro (che sia per dimissioni o licenziamento non importa) e che sia iscritto al CPI (Centro per l’Impiego). Non sei considerato disoccupato se hai chiuso un’attività autonoma, se sei in cassa integrazione. Sei invece considerato disoccupato se sie in mobilità.

Cosa non si paga

Se hai ottenuto il codice esenzione E01, non paghi:

  • Esami di diagnostica strumentale (tac, risonanza magnetica, ecc.);
  • Esami di laboratorio (esami del sangue, esami delle urine);
  • Visite mediche specialistiche e ambulatoriali.

Cosa comprende

A cosa da diritto. Se ti rechi presso una struttura pubblica oppure privata convenzionata, non si paga ticket: le prestazioni sono completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Chiaramente, l’esenzione non è valida presso le strutture private non convenzionate SSN.

Farmaci

Se hai ottenuto il codice esenzione E01, esso è valido solo per le prestazioni mediche, dunque per esempio per le visite specialistiche, per esami diagnostici, per esami del sangue, ma non è valido per i farmaci. Sulle medicine quindi, pagherai il ticket normalmente, in quanto non rientra tra i benefici del codice esenzione E01.

Attenzione

I farmaci di fascia A sono gratis per tutti, esenti e non. Alcune regioni però, hanno introdotto il pagamento del ticket per questi farmaci, in compenso hanno previsto l’esenzione per chi ha il codice E01. Se desideri maggiori informazioni contatta la tua ASL di competenza.

Richiesta

Il D.M 11 dicembre 2009 ha stabilito che non occorre più fare domanda di esenzione dal ticket per reddito, perché avviene tutto in automatico. Ogni anno, verso aprile, l’Agenzia delle Entrate comunica ai medici di famiglia l’elenco delle persone che rientrano nei limiti reddituali. Quindi chiama il tuo medico curante e chiedi se sei stato inserito nella lista degli esenti per reddito. L’Agenzia delle Entrate effettua il ricalcolo ogni anno, in maniera automatica, dunque tu non devi fare nulla.

Suggerimento

Se hai diritto all’esenzione ma per errore non sei stato inserito nell’elenco, recati presso l’ASL di competenza.

Attenzione

Se durante l’anno la tua situazione reddituale cambia, quindi per esempio il tuo coniuge o un figlio trova lavoro oppure hai un aumento che ti fa superare il limite, allora rivolgiti alla tua ASL di competenza per far annullare l’esonero.

Casi particolari

Ci sono alcune categorie di persone che non rientrano in automatico nella lista degli esenti, per cui devono presentare apposita domanda per ottenere l’esenzione:

  • Percettori di pensione minima;
  • Pensionati sociali;
  • Disoccupati.

In tutti questi casi devi recarti presso la tua ASL di competenza e presentare un modulo di autocertificazione in cui dichiari a quanto ammonta il tuo reddito familiare. L’ASL a quel punto ti rilascia un attestato che devi portare al tuo medico curante, in modo che possa inserire l’esenzione nel suo pc.

Modulo

Come spiegato poc’anzi, in caso di reddito basso, ogni anno ad aprile l’Agenzia delle Entrate comunica al tuo medico se hai diritto all’esenzione. Tu non devi far nulla. Se però ne hai diritto perché possiedi i requisiti previsti, allora recati in ASL per chiedere spiegazioni. Dovrai compilare un modulo di autocertificazione.

Se invece sei titolare di pensione minima, pensione sociale, oppure sei disoccupato (iscritto presso il Centro per l’Impiego), allora l’Agenzia delle Entrate non comunica nulla al tuo medico: devi essere tu a recarti presso la tua ASL di competenza e presentare l’autocertificazione in cui dichiari il tuo reddito. Puoi ritirare il modulo direttamente presso la tua ASL oppure scaricarla dal sito internet della stessa: i moduli infatti sono diversi da Regione a Regione, non sono uguali per tutti.

Scadenza

L’esenzione ha una durata annuale: ogni anno, ad aprile, l’Agenzia delle Entrate ricalcola il tuo reddito sulla base dei dati presenti nei suoi archivi e invia ai medici di famiglia l’elenco delle persone esenti. Il ricalcolo avviene ogni anno, ciò significa che, se la tua situazione reddituale cambia, per esempio il reddito familiare aumenta e superi il limite previsto, devi essere tu ad avvisare la ASL.

Se il tuo reddito familiare aumenta, recati presso la tua ASL e comunica la variazione. Ti faranno compilare un nuovo modulo e ti rilasceranno un documento di annullamento esenzione, che dovrai portare al tuo medico curante. L’anno successivo, ad aprile, ci sarà un nuovo calcolo e sulla base dei dati presenti, potrai ottenere o meno di nuovo l’esenzione.

Rinnovo

L’esenzione ticket sanitario dura un anno. Ad aprile, l’Agenzia delle Entrate considera di nuovo il tuo reddito e, se rientri nei limiti previsti, comunica la tua esenzione direttamente al tuo medico curante, automaticamente, senza che tu faccia alcuna richiesta. La domanda di esenzione devi farla solo se sei titolare di pensione minima, di assegno sociale o se sei disoccupato: in questi casi infatti l’Agenzia delle Entrate non effettua alcuna comunicazione.

Per il rinnovo quindi, devi recarti nuovamente in ASL solo in questi tre casi: titolare di pensione, di assegno sociale o disoccupato e autocertificare il tuo reddito familiare (i moduli sono direttamente in ASL). Negli altri casi invece, il rinnovo avviene in automatico.