Le spese da sostenere in gravidanza sono tante: bisogna prepararsi per l’accoglienza del bebè, comprargli tutto ciò che occorre e iniziare ad arredare i suoi spazi. A questo si aggiungono le spese mediche, per le quali fortunatamente lo stato offre un aiuto, grazie all’esenzione del ticket sanitario.
In questa guida completa sul codice esenzione gravidanza ti spiego cos’è e come funziona, cosa comprende, cosa non si paga, quali sono le analisi ed esami esenti in gravidanza, se è compresa la curva glicemica, l’ecografia, la visita ginecologica, l’esame urine, la cardiotocografia, i tracciati, l’esame per la toxoplasmosi per esempio. Infine ti indico quali sono i requisiti richiesti, cosa ti spetta in caso di gravidanza a rischio, gravidanza gemellare oppure dopo 35 anni.
Cos’è e come funziona
In gravidanza le spese sono tante: i mesi passano in fretta e bisogna comprare tutto ciò che serve a un bambino, dalla culla alle tutine, ai pannolini, fino alle spese mediche per il monitoraggio della situazione. Lo stato italiano tiene in gran conto un momento così delicato e prevede l’esenzione del ticket per tutte le donne che sono incinta.
Questo non significa che qualsiasi esame è gratis: il Ministero della Salute ha disposto un elenco di esami gratuiti in gravidanza, specifici per ogni settimana/mese/trimestre di gestazione, che poi sono gli esami di routine, per cui se la donna non ha particolari problemi sono sufficienti. In aggiunta, se ci sono particolari rischi per la mamma o per il feto, lo stato prevede l’esenzione del ticket anche per esami più specifici e approfonditi.
Non solo: l’esenzione è prevista anche per una serie di esami preconcezionali, sia per l’uomo che per la donna, perché è importante sottoporsi a determinati controlli, sia singolarmente che in coppia: se durante questi controlli si rilevano dei rischi, questi si possono affrontare tempestivamente e in maniera mirata.
Cosa comprende
Ricapitolando, hai diritto all’esenzione per gli esami:
- Preconcezionali, ossia tutti quegli esami previsti per la donna e per la coppia volti a evidenziare un eventuale rischio;
- Per la gravidanza normale, ossia la gravidanza che procede senza rischi per la mamma e per il nascituro;
- In caso di gravidanza a rischio.
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Dopo 35 anni. Fino a qualche anno fa, il semplice fatto di aver superato i 35 anni costituiva una maggiorazione di alcuni rischi. Infatti, per esempio, l’amniocentesi o la villocentesi erano gratuite. Adesso non più: anche se hai superato i 35 anni, non hai automaticamente diritto all’esenzione per gravidanza a rischio e non sono automaticamente gratuite amniocentesi e villocentesi.
Occorrono altri fattori di rischio, individuati dal medico, dalle analisi o comunque dal test combinato (che è gratuito). Se alcuni risultati sono sospetti, oppure c’è una persona in famiglia affetta da sindrome genetica, allora può essere assegnata in esenzione ticket.
Gravidanza gemellare. La gravidanza gemellare di solito è considerata di per sé a rischio, per cui probabilmente avrai il codice esenzione M50, che individua appunto le gravidanze a rischio e per le quali lo stato prevede esenzioni anche su esami più specifici, necessari per monitorare l’andamento della gravidanza.
Suggerimento
Alcune Regioni hanno aggiunto ulteriori esenzioni rispetto a quelle previste dal Ministero. Consulta il tuo medico o il sito della tua ASL per avere informazioni dettagliate.
A rischio
Se durante una visita, un esame, un’ecografia, un tracciato, oppure durante il colloquio con il tuo medico di base o il ginecologo o altro specialista, si evidenziano dei rischi per te o per il nascituro, allora la tua gravidanza è a rischio. In questo caso lo stato prevede l’esenzione per una serie di esami appositi per il monitoraggio della salute della mamma e del feto. Ecco l’elenco.
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Amniocentesi e villocentesi
Occorre fare una precisazione per l’amniocentesi e la villocentesi. In passato l’ASL la concedeva gratuitamente a tutte le donne che avevano almeno 35 anni compiuti. Adesso non è più così: il fatto di aver compiuto o superato i 35 anni non rappresenta più un rischio di per sé.
Il rischio sorge se l’età avanzata si combina ad altri fattori di rischio. E’ chiaro che una donna incinta di 50 anni, molto probabilmente è a rischio, ma lo stesso non può dirsi per una 35enne o 36enne.
Ecco perché è stato eliminato l’automatismo di amniocentesi o villocentesi gratuito per tutte le over 35. Hai diritto a questi esami gratuiti solo se oltre alla tua età, si evidenziano fattori di pericolo, per esempio il test combinato (che è gratuito per tutte e che sicuramente il tuo medico ti prescriverà) ha rilevato dei rischi, oppure per esempio se nella storia della tua famiglia di sono delle patologie genetiche, ecc.
Requisiti
A chi spetta. L’esenzione ticket per gravidanza spetta a tutte le donne incinta, ma limitatamente all’elenco degli esami esenti previsti dal Ministero della Salute. Ciò significa quindi che non qualsiasi esame è gratuito per la donna incinta, ma solo quelli previsti per la gravidanza fisiologica, oppure in caso di gravidanza a rischio, gli esami previsti per il monitoraggio del rischio e quelli correlati.
In alto puoi scaricare l’elenco degli esami esenti, che il Ministero della salute ha previsto per settimana o trimestre (per esempio per il primo trimestre ci sono specifici esami esenti, per il terzo trimestre ci sono altri esami esenti e così via).
Il codice di esenzione è il codice MXX, dove al posto delle XX c’è il numero delle settimane, ecco alcuni esempi:
- M06 è il codice di esenzione se sei alla sesta settimana;
- M14 è il codice di esenzione se sei alla quattordicesima settimana;
- M20 è il codice di esenzione se sei alla ventesima settimana;
- M33 è il codice di esenzione se sei alla trentatresima settimana:
- E così via.
- M50 è il codice di esenzione che individua la gravidanza a rischio.
Reddito. Il codice di esenzione non ha nulla a che vedere con il reddito, quello che conta è il tuo stato di gravidanza, fisiologica o a rischio. E’ chiaro che chi ha una gravidanza a rischio può usufruire dell’esenzione per altri esami specifici.
Domanda
Se hai scoperto di essere incinta, non devi perdere il tuo tempo a fare la domanda di esenzione in ASL: lo stato te la riconosce automaticamente per il solo fatto di essere incinta, indipendentemente dal tuo reddito o da altri fattori. Se la tua gravidanza è fisiologica, hai diritto a determinate esenzioni per visite ed esami classici; se la tua gravidanza è a rischio, hai diritto all’esenzione anche per altri esami più specifici (in alto al post puoi scaricare gli elenchi degli esami).
Quindi, non devi fare alcuna domanda: quando vai dal tuo medico o ginecologo e ti scrive una ricetta, nella sezione codice di esenzione scrive direttamente M+n. settimane, per esempio M06 se sei alla sesta settimana, M14 se sei alla quattordicesima settimana, M20 se sei alla ventesima settimana, M33 se sei alla trentatresima settimana e così via. In questo modo, hai diritto all’esenzione del ticket per gli esami previsti alla 14esima settimana, alla 30esima, ecc.
Chiaramente, se il tuo medico ritiene utile fare altri esami che non sono previsti come esenti in quella settimana/trimestre, allora dovrai pagare il ticket.
Attenzione
Alcune regioni richiedono che, per ottenere l’esenzione ticket per gravidanza, tu debba fare apposita domanda presso la ASL. Informati presso il tuo medico curante o direttamente in ASL.