Quanti sono i malati di diabete in Italia?Secondo l’ultimo rapporto ISTAT disponibile, nel 2011 sono arrivati a quota quasi 3 milioni le persone affette da diabete. Circa il 4,9% della popolazione italiana quindi, soffre di questa disfunzione. In moti si chiedono anche se esiste una pensione per i diabetici e quali sono, più in generale, le agevolazioni a cui ha diritto chi è affetto da questa malattia.
Il sistema sanitario nazionale e la normativa italiana, prevedono infatti una serie di agevolazioni per gli affetti da diabete 1,2 e 3, soprattutto nel caso in cui il soggetto sia insulino dipendente. In questa guida faremo una rassegna generale di tutte le agevolazioni a cui si ha diritto.
Una volta ottenuta la diagnosi di diabete, il paziente può chiedere:
1. l’esenzione del ticket per tutte le cure e le analisi/visite riguardanti la sua malattia e quelle correlate.
2. L’inserimento nelle categorie protette, al fine di agevolare il suo inserimento nel mondo del lavoro.
3. Un assegno mensile di invalidità civile.
1. Esenzione ticket
Una volta ottenuta la diagnosi di diabete (ottenuta in una struttura pubblica), occorre recarsi presso la propria ASL di riferimento per ottenere l’esenzione ticket. La ASL rilascia un certificato che va portato al medico curante. Quest’ultimo inserirà il certificato sul proprio database e, da quel momento, quando prescriverà farmaci, visite, cure al paziente, sulla ricetta medica comparirà “esente”.
2. Inserimento nelle categorie protette (Legge 68/99)
Hanno diritto a essere inseriti nelle categorie protette, i soggetti con una percentuale di inabilità al lavoro superiore al 45% (quindi occorre almeno il 46%). Per esempio il diabete mellito di tipo 1, nella scala delle invalidità, ha una percentuale tra il 42 e il 50%. Non é quindi detto che tutti coloro che fanno richiesta ottengano l’inserimento nelle categorie protette. Tutto dipende dal grado di inabilità, stabilito dalla commissione medica INPS. Le richieste di inserimento nelle categorie protette, possono essere fatte tramite i patronati, che prestano assistenza a tutti i contribuenti.
3. Pensione di invalidità civile
Anche qui non c’è nulla di certo. Non esiste infatti una pensione specifica per i malati di diabete. Esiste la “pensione di invalidità civile” (istituita con il Decreto Legislativo 23/11/1988, n. 509 – art. 9, la quale viene riconosciuta solo con una percentuale di invalidità dal 74% al 99%; Raramente quindi a un diabetico viene assegnata questa percentuale di invalidità, poichè spesso i diabetici sono grado, con le dovute cure e supporti, di condurre una vita normale.
Diabete grave
Diverso é il caso di soggetti affetti da diabete mellito a cui è seguita una grave nefropatia e/o retinopatia ed altre patologie correlate, nel quale caso la percentuale di invalidità può variare dal 91 al 100%. In questi casi il malato ha diritto alla pensione di invalidità civile. La richiesta può essere fatta tramite il medico curante e i patronati.