Hai un piccolo gruzzoletto che non vuoi tenere lì, morto sul tuo conto corrente. Il mercato finanziario offre tante possibilità di investimento: non ci sono soltanto le solite azioni e obbligazioni. Oggi ti parlerò degli ETF, dei prodotti finanziari molto interessanti sotto diversi profili.

In questa guida completa sugli ETF ti spiego cosa sono dopo averti dato la definizione, quanto rendono, come comprare ETF in Borsa, come seguire le quotazioni in tempo reale, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo prodotto e perché non sono esposti al rischio fallimentare dell’emittente.

Cosa sono e definizione

Gli ETF (Exchange Traded Funds, traduzione letterale Fondi negoziati in Borsa) sono dei fondi comuni di investimento a gestione passiva. Ti spiego meglio in cosa consistono.

Cosa sono i fondi comuni di investimento. Significa che consegni il tuo denaro a una società in grado di gestirlo. Questa società si occuperà di investire il tuo denaro, sommato a quello di altri investitori come te. Ecco perché si parla di fondo comune di investimento: perché i tuoi risparmi e quelli degli altri vanno in un unico “calderone”. Il gestore del fondo poi, li investe in vari prodotti finanziari, in modo da far fruttare questo denaro.

Cos’è la gestione passiva. Significa che la società che gestisce l’ETF non ha discrezionalità nel gestire/investire il denaro, ma si attiene precisamente a un mercato o un indice.

Gli ETF sono negoziati in Borsa, al pari di un’azione qualsiasi. Quindi hanno un loro prezzo, una quotazione e possono subire aumenti e riduzioni della quotazione stessa, proprio come avviene per le azioni.

Quanto rendono

Il guadagno che ottieni dall’investire in ETF è dato dalla somma dei guadagni sui singoli investimenti effettuati dalla società che gestisce il fondo.

Esempio

Supponiamo che il gestore dell’ETF investa in azione X, azione Y e azione Z. L’azione X ha generato un guadagno di 100, l’azione Y ha generato un guadagno di 50, mentre l’azione Y ha generato una perdita di 90. Dunque, il guadagno è pari a: 100 + 50 – 90 = 60. Questo è in parole molto semplici come funziona il rendimento di un ETF.

Non ci sono complicate formule matematiche per calcolare il rendimento di un investimento, ecco come si fa: supponiamo che tu abbia comprato un ETF a 100 euro. Tale ETF ti paga 10 euro dopo un anno. Ciò significa che hai guadagnato 10 euro in un anno, ossia 10/100 = 0,1 x 100 0 10% di rendimento.

La formula per il rendimento semplice è quindi:
Provento periodico / prezzo di acquisto x 100
In questo modo ottieni la percentuale che hai guadagnato investendo nell’ETF.

Attenzione

Nell’esempio non abbiamo considerato l’ipotesi di reinvestimento: per esempio se quei 10 euro guadagnati li reinvesti. Si tratta di una formula semplice per il calcolo percentuale del rendimento, che comunque è molto indicativa.

Da dove derivano i guadagni

La risposta è molto semplice: quando compri un ETF, la società di gestione lo investe in vari prodotti finanziari. I dividenti che pagano questi prodotti finanziari vanno quindi al gestore del fondo, il quale li gira ai suoi investitori, chiaramente trattenendo delle commissioni. L’investitore dunque incassa dei proventi periodici.

Commissioni che sono piuttosto basse rispetto ad altri tipi di investimento. Come ti ho detto all’inizio del post infatti, gli ETF sono investimenti a gestione passiva: il gestore del fondo non ha discrezionalità di investimento, deve investire su determinati prodotti e basta, stop, quindi essendoci meno gestione e impegno, e commissioni sono più basse rispetto ai fondi a gestione passiva, dove la società deve scervellarsi ogni giorno su cosa, come, dove e quando investire.

Suggerimento

Nella maggior parte dei casi gli ETF pagano proventi periodici, altri funzionano diversamente, per esempio non pagano subito il rendimento e lo reinvestono. Informati quindi bene sul funzionamento dell’ETF che ti interessa prima di comprarlo.

Come comprare

Un ETF si compra, vende, si scambia esattamente con una classica azione: in Borsa. Chiaramente non puoi recarti in Borsa come se fosse al mercato, ma puoi comprare gli ETF comodamente tramite uno di questi metodi:

  • Recandoti presso la tua banca, indicando al consulente l’ETF che vuoi comprare. Modalità sconsigliata, perché il consulente inizierà a farti mille domande, ti sconsiglierà l’acquisto per proporti i prodotti della banca.
  • Tramite l’e-banking della tua banca. Non dovrai parlare con nessun promotore finanziario, potrai fare tutto da casa tua in santa pace. Devi accertarti che il tuo sistema e-banking preveda la possibilità di acquistare prodotti finanziari e quindi avere un portafoglio titoli. Semplicissimo: verificalo tu stesso tramite il tuo e-banking oppure recati in banca e chiedilo. Se non lo hai, te lo attivano subito, senza se e senza ma.

Orari di compravendita. Gli ETF sono venduti in Borsa, la quale non è aperta 24 ore su 24. Puoi comprare ETF dalle 9 alle 17:25. Solitamente ricevi l’ETF sul Monte Titoli del tuo e-banking entro 3 giorni.

Investimento minimo. Per iniziare a investire negli ETF puoi comprarne una sola quota/azione. Ci sono anche ETF da poco più di 10 euro, puoi iniziare con quelli per capire come funzionano.

Commissioni

Un ETF, essendo a gestione passiva, ha basse commissioni annue (TER). Te le trattiene ogni giorno direttamente il gestore del’ETF, quindi tu non devi fare alcun versamento. Anche nel momento in cui acquisti o vendi un ETF, il prezzo è già al netto delle commissioni. Tutto molto semplice! Devi solo considerare le commissioni applicare dalla tua banca, visto che operi tramite e-banking.

Quotazioni

Per conoscere il prezzo in tempo reale (quotazione) di un ETF, basta che ti colleghi a questa pagina di Borsa Italiana. Trovi il prezzo, l’andamento in percentuale e l’ora precisa di calcolo dell’ultimo prezzo.

Da questa pagina di Borsa Italiana invece, puoi scaricare il Net Asset Value (NAV) giornaliero e quello mensile. Il NAV in parole semplici sarebbe il valore, del giorno oppure degli ultimi 30 giorni, di ogni ETF quotato in Borsa.

Rischio fallimento emittente

Gli ETF sono solitamente dei Fondi Comuni di Investimento, oppure delle SICAV (Società di investimento a capitale variabili). Questi due tipi di società hanno un patrimonio societario del tutto separato rispetto al patrimonio dei risparmiatori che raccolgono. Se quindi risultano insolventi, comunque i creditori non possono aggredire il patrimonio che sta nel fondo.

Gli ETF quindi non hanno alcun rischio di insolvenza ma, come tutti gli altri prodotti finanziari di questo tipo, hanno il rischio di perdita del valore: una volta che versi soldi nel fondo infatti, il gestore li investe in azioni e altri strumenti finanziari e chiaramente se questi prodotti finanziari perdono valore, anche il tuo ETF perde valore.

Se poi investi in ETF esteri, espressi in valuta diversa dall’euro, c’è anche un rischio di cambio. La cosa migliore da fare per iniziare, quindi, è investire in ETF europei in valuta euro.

Vantaggi e svantaggi

I vantaggi di un investimento in ETF:

  1. Sono liquidi. Comprare, rivendere un ETF è molto semplice, sono rivendibili subito.
  2. Sono accessibili. Ci sono ETF che costano 10/20 euro e quindi sono accessibili anche a chi non ha grossi capitali da investire.
  3. Rappresentano un investimento diversificato. Quando metti i tuoi soldi in un ETF infatti, stai investendo in un fondo comune di investimento, che comprerà non un solo prodotto finanziario, ma svariati, ciò permette di diminuire il rischio di perdita.
  4. Hanno bassi costi. Come ti ho spiegato a inizio post, l’ETF è gestito in maniera passiva, quindi i costi di gestioni sono piuttosto irrisori.
  5. Non sono esposti a fallimento. Come ti ho spiegato in alto, il patrimonio dei risparmiatori è separato rispetto a quello della società, quindi non sono esposti al rischio fallimento societario.

Gli svantaggi

Sono strumenti rischiosi. È vero che non sono esposti al rischio fallimento societario, ma è anche vero che sono strumenti finanziari e, come tali, sono esposti al rischio di perdita valore. Se infatti il valore delle azioni (o altri prodotti) di cui è composto l’ETF cala, allora cala anche il suo valore.

Dunque, se oggi lo hai comprato a 100 euro, domani potrebbe valere 90 e quindi ci perdi 10 euro, se lo vendi. Chiaramente venderlo sarebbe una tua scelta, non sei obbligato a venderlo, puoi aspettare che riprenda valore, oppure semplicemente continuare a tenerlo in portafoglio per incassare i proventi periodici.