Hai appena acquistato dei componenti online da una fabbrica per realizzare un prodotto da rivendere ma non ti hanno ancora mandato la fattura dell’acquisto? Hai da poco attivato un servizio online che ti aiuta nel tuo lavoro da libero professionista e stai ancora aspettando la fattura per registrarlo come costo? Non preoccuparti, non sei l’unico.

Quando capitano queste situazioni, quello che devi fare è registrare in contabilità delle fatture da ricevere. In questo articolo ti spiego nel dettaglio cosa sono, ti spiego la differenza tra fatture da ricevere e ratei passivi, dunque ti offro degli esempi per registrarle e ti dico se devono essere inserite nello spesometro.

Cosa sono

Le fatture da ricevere, in contabilità, sono quelle fatture relative ad acquisti fatti durante l’anno e che al 31 dicembre non sono ancora state ricevute. Esse vanno registrate contabilmente perché a fine anno, al momento della redazione del bilancio d’esercizio, di solito vanno considerate di competenza dell’anno uscente e non di quello nuovo.

Le fatture da ricevere si riferiscono quindi a compravendite già avvenute in passato ma di cui non si dispone ancora della fattura, per cui anche la manifestazione monetaria (ossia il pagamento), si svilupperà a gennaio dell’anno successivo quando si riceveranno le fatture. Tuttavia queste operazioni devono essere contabilizzate al 31/12 con le cosiddette “scritture di fine esercizio”.

Differenza con ratei passivi

Fatture da ricevere e ratei passivi si riferiscono entrambi a prestazioni che si verificano a cavallo di due anni. Tuttavia c’è un’importante differenza tra le due scritture: le prime sono un debito riferito a un acquisto già completato e concluso per il quale si attende solo la fattura, che si riceverà a gennaio dell’anno seguente.

I ratei passivi si riferiscono anche a un costo di competenza dell’anno uscente ma per un’operazione continuativa, non conclusa, che perdura costantemente dall’anno uscente fino a quello successivo. Tipico esempio é quello relativo alla bolletta elettrica: a fine anno non hai ancora ricevuto la fattura (che arriverà per esempio a gennaio), ma il servizio di energia elettrica viene fornito in maniera continuativa da dicembre a gennaio.

Registrazione ed esempi

La contabilizzazione in partita doppia dei debiti per fatture da ricevere, deve avvenire considerando il costo come competenza dell’anno uscente, ma che sarà sostenuto economicamente nell’anno successivo.

Attenzione

Se la fattura arriva entro il 16 gennaio dell’anno successivo, puoi comunque portare in detrazione l’IVA con la liquidazione di dicembre, quindi nella scrittura contabile puoi riportare anche l’IVA a tuo credito.

Esempio

Merce comprata, ma fattura non ancora ricevuta, arriverà l’anno dopo, il 10 gennaio. Hai acquistato 10.000 euro di merce. Ecco come registrare le fatture da ricevere:

  • Da Merci c/acquisti 10.000
  • Da IVA ns/credito 2.200
  • A Debiti per fatture da ricevere 12.200

Esempio

Merce comprata, fattura non ancora ricevuta, arriverà l’anno dopo, il 20 gennaio. Hai acquistato 10.000 euro di merce. Ecco come registrare le fatture da ricevere:

  • Da Merci c/acquisti 10.000
  • A Debiti per fatture da ricevere 10.000

Esempio

Fattura contabilizzata e pagata, merci spedite (in viaggio). Acquisti 10.000 euro di merce, la fattura arriva entro il 31/12, la paghi e la registri in partita doppia, ma i prodotti che sono stati già spediti (in viaggio) arriveranno solo l’anno successivo, per esempio il 2 gennaio.

 

Con l’assegnazione della merce al vettore la merce risulta giuridicamente già trasferita (salvo particolari clausole), é quindi di proprietà del compratore (nota Ministero delle Finanze 9/2171 del 1977). La fattura già registrata non deve essere cambiata, tuttavia occorre inserire nelle rimanenze di magazzino le merci in viaggio, in quanto appunto sono già di proprietà.

Attenzione

Se in particolari casi la proprietà non é ancora stata trasferita (per esempio la merce deve ancora passare la dogana), il costo va sospeso, quindi la fattura deve rimanere contabilizzata così com’è, ma nulla va aggiunto alle rimanenze.

Esempio

Fattura contabilizzata, merce non ancora spedita: sarà spedita l’anno successivo. In questo caso il passaggio di proprietà non è giuridicamente avvenuto, quindi sebbene la fattura sia già stata registrata, il costo non può considerarsi sostenuto di competenza di quell’anno in scadenza e quindi va stornato.

Spesometro

Per quanto riguarda le fatture da ricevere, esse non devono essere indicate all’interno dello spesometro. Per l’Agenzia delle Entrate é rilevante la data di registrazione della fattura: nel relativo record dello spesometro occorre indicare tale data e solo in assenza dell’obbligo di registrazione, la data di cui all’art. 6 D.P.R. 633/72 (circolare Agenzia delle Entrate 28/2011).

Esempio

Hai registrato nel 2017 una fattura da ricevere. La ricevi e la paghi nel 2018. In questo caso devi dichiarare quell’importo solo nello spesometro 2017 (da inviare nel 2018).