Durante l’emergenza COVID 19, lo stato ha cercato di venire incontro alle necessità di famiglie e imprese, con misure volte ad alleviare le conseguenze causate dalla crisi. La chiusura e le limitazioni subite da aziende e professionisti, ha infatti causato un calo fortissimo del fatturato.

In questa guida completa sul fondo di garanzia PMI ti spiego cos’è e come funziona, cosa prevede il decreto cura Italia, quali sono i vantaggi di questa operazione, infine ti fornisco il modulo richiesta 25000 euro da compilare e consegnare alla banca per accedere al prestito garantito.

Cos’è

Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è una garanzia prestata dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) che facilita l’accesso al credito alle piccole e medie imprese, che come sappiamo costituiscono la spina dorsale dell’economica italiana.

Si tratta quindi di uno strumento messo a disposizione dello stato e che ha lo scopo di aiutare quelle imprese a cui una banca difficilmente concederebbe un prestito: vuoi perché si tratta di un’attività aperta da poco, oppure che ha attraversato momenti di difficoltà, per esempio.

Come funziona

Il funzionamento, in teoria, è abbastanza semplice. Supponiamo che tu abbia una partita IVA, quindi da ditta individuale, da libero professionista, oppure da società e che nessuna banca voglia concederti un prestito, di cui hai bisogno proprio per far partire o rilanciare la tua attività.

Grazie al fondo di garanzia, lo stato si fa garante del prestito per te. La banca quindi ora ha un garante che ha sottoscritto per te: niente di meno che lo stato! Con una garanzia del genere è molto più probabile che una banca ti conceda un finanziamento.

Attenzione

Prestito garantito non significa prestito regalato. Se un domani tu dovessi avere problemi a rimborsare le rate, è la banca a essere tutelata, tu di meno. Infatti lo stato rimborsa la banca, ma tu poi diventi debitore verso lo stato e questo debito devi comunque restituirlo.

Decreto cura Italia

Allo scopo di aiutare le imprese toccate dall’emergenza coronavirus, il decreto cura Italia (D.L. n. 18/2020) ha introdotto delle misure speciali, quindi in deroga alle regole vigenti, per permettere alle PMI un accesso facilitato al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Cosa cambia

Ecco le facilitazioni concesse dall’articolo 49 del decreto cura Italia:

  1. La concessione della garanzia statale è gratis, diversamente da prima, che era a pagamento;
  2. Fino a 1,5 mln di euro, l’impresa ha una garanzia che sale fino all’80% del prestito (e arriva al 90% in presenza di Confidi);
  3. L’importo massimo che il fondo garantito sale da 2,5 a 5 mln di euro;
  4. La valutazione della solvibilità aziendale è meno stringente. Per esempio, la banca controlla solo gli ultimi due bilanci d’esercizio approvati. Inoltre la banca non va a verificare la presenza del debitore nell’elenco Centrale dei rischi;
  5. Ditte individuali o liberi professionisti che chiedono un prestito fino a 3000 euro e con un massimo di 18 rate di rimborso, accedono alla garanzia senza alcuna valutazione;
  6. L’importo massimo dei microcrediti sale da 25000 a 40000 euro.

Il decreto cura Italia ha quindi “ammorbidito” i criteri per accedere alla garanzia del fondo. Se fino a ieri esistevano determinate regole per accedervi, oggi, a causa della crisi conseguente al COVID 19, l’accesso è reso più facile, come appena elencato.

Modulo richiesta 25000 euro

Per aiutare le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, lo stato ha pensato a un prestito garantito, a cui possono accedere imprese e liberi professionisti la cui attività è stata colpita dalla crisi. Per accedere al prestito fino a 25000 euro (qui trovi tutte le info a riguardo), devi innanzitutto individuare una banca che aderisca al piano. Dopodiché devi consegnare alla bancai seguenti documenti per la richiesta del finanziamento:

  • Modulo di domanda;
  • Fotocopia fronte retro di un tuo documento di identità.

Puoi consegnare questi documenti di persona oppure tramite email (anche non PEC).

Da qui puoi scaricare il modulo richiesta 25000 euro:

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD per accedere al prestito garantito (allegato 4 bis).

Se preferisci il formato PDF, eccolo qui:

Scarica subito il modulo fac simile PDF per accedere al prestito garantito (allegato 4 bis).

Vantaggi

Avere la garanzia statale ha degli indubbi vantaggi. È vero che il prestito devi sempre e comunque restituirlo. Nel senso che se non paghi la banca, interviene lo stato e paga al posto tuo, ma tu a quel punto diventi debitore non più verso la banca ma verso lo stato. Quindi il prestito devi sempre rimborsarlo. È un prestito, non un contributo a fondo perduto.

Assodato ciò, veniamo ora a quelli che sono i vantaggi di questa operazione. Grazie al fondo di garanzia per PMI, lo stato affianca le aziende nella richiesta di finanziamenti, prestiti che probabilmente nessuna banca concederebbe. Le banche infatti, prima di concedere un prestito a qualcuno, che sia una persona fisica, una ditta individuale, un libero professionista, ci pensa non una ma dieci volte.

E non solo ci pensa, ma vuole determinate garanzie: conoscere i tuoi requisiti economici e patrimoniali, capire se sei una persona solvibile, se in passato non hai pagato alcuni debiti e quindi risulti iscritto alla Centrale dei rischi.

Se quindi un’impresa non gode di particolari garanzie, quella del prestito garantito dallo stato è un’opportunità che può essere interessante. Il fondo di garanzia PMI garantisce:

  • Micro, piccole e medie imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio;
  • Liberi professionisti.