Il Decreto Sostegni prevede un contributo a fondo perduto per le partite IVA che hanno sofferto per la crisi da coronavirus. Purtroppo gli imprenditori che hanno dovuto far fronte a chiusure e riduzione dei ricavi sono moltissimi.

In questa guida completa sul contributo fondo perduto Decreto Sostegni ti spiego in cosa consiste questo aiuto, a chi spetta, i requisiti per averne diritto, come calcolare l’importo che ti spetta, ti fornisco anche un esempio di calcolo, come optare per il credito di imposta, come fare domanda e infine la tassazione prevista.

A chi spetta

Il contributo a fondo perduto spetta a chi produce reddito:

  • Da lavoro autonomo;
  • Agrario;
  • Impresa;
  • Ente non commerciale.

Se quindi hai una partita IVA, hai diritto al contributo. Come vedremo più avanti, puoi scegliere tra contributo bonificato direttamente sul conto corrente oppure credito di imposta da scaricare sulle tasse da pagare.

Per avere diritto al contributo:

  1. Il tuo fatturato 2019 non deve superare i 10 milioni di euro;
  2. L’attività deve avere sede in Italia;
  3. Hai aperto partita IVA prima dell’entrata in vigore del Decreto Sostegno.

Essendo un contributo a fondo perduto, non devi restituirlo.

Requisiti

Il contributo non spetta a tutte le partite IVA indistintamente, non importa il codice ATECO. Oltre ai requisiti di cui sopra, c’è un altro requisito da rispettare: il tuo fatturato medio mensile del 2020 è minore di almeno il 30% del fatturato medio mensile 2019.

Questo perché il governo ha deciso di destinare il contributo alle partite IVA che hanno avuto una brusca e importante riduzione dei ricavi (attestata ad almeno il 30%). Se i tuoi ricavi non sono diminuiti così tanto, allora non ne hai diritto.

Attenzione

Se hai aperto partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, hai diritto al contributo a fondo perduto senza dover calcolare questo requisito (ossia media ricavi 2020 minore della media ricavi 2019). Puoi aver avuto qualsiasi media dei ricavi, il contributo ti spetta sempre, se permangono gli altri requisiti.

Calcolo requisito

Vediamo come calcolare se hai diritto al contributo. Allora, come detto, nel 2020 devi aver registrato una perdita media di almeno il 30% rispetto al 2019.

Supponiamo che nel 2019 tu abbia avuto un fatturato di 40 mila euro. Hai diritto al contributo a fondo perduto solo se nel 2020 hai subito una perdita di almeno il 30% rispetto al 2019.

Ossia, il 30% di 40 mila euro è pari a 12 mila euro. Quindi, hai diritto al contributo a fondo perduto solo se nel 2020 hai registrato un fatturato di 28 mila euro (40.000 – 12.000) o inferiore.

Calcolo

L’importo a cui hai diritto si calcola in percentuale alla differenza tra fatturato medio mensile 2020 e fatturato medio mensile 2019:

% di (media mensile fatture 2019 – media mensile fatture 2020)

La percentuale varia in base al tuo fatturato:

  • 60% se hai un fatturato che non supera i 100 mila euro annui;
  • 50% se hai un fatturato maggiore di 100 mila euro e fino a un massimo di 400 mila euro;
  • 40% se hai un fatturato maggiore di 400 mila euro e fino a un massimo di 1 milione di euro;
  • 30% se hai un fatturato maggiore 1 milione di euro e fino a un massimo di 5 milione di euro;
  • 20% se hai un fatturato maggiore di 5 milioni di euro e fino a un massimo di 10 milione di euro.

Il concetto di base è che chi ha guadagni più bassi, ha diritto a un contributo più alto. Chi ha guadagni più alti, ha diritto lo stesso al contributo, ma di percentuale più bassa.

Vediamo nel concreto un esempio di calcolo.

Calcolo esempio

Supponiamo che il tuo fatturato sia inferiore 100 mila euro, dunque per calcolare il tuo contributo a fondo perduto devi usare questa formula:

60 % di (media mensile fatture 2019 – media mensile fatture 2020)

(60% è la percentuale dedicata a chi fattura meno di 100 mila euro).

Per prima cosa sommi tutte le fatture che hai emesso nel 2019. Supponiamo che, sommando tutti gli importi di ogni singola fattura, arrivi a 80 mila euro. Per conoscere la media mensile 2019, devi semplicemente fare 80.000/12 = 6.666,66 euro é la media mensile di fatturato che hai registrato nel 2019.

Ora somma tutte le fatture che hai emesso nel 2020. Supponiamo che, sommando tutti gli importi di ogni singola fattura, arrivi a 30 mila euro (purtroppo a causa dell’emergenza COVID hai avuto un brusco calo di fatturato). Per conoscere la media mensile 2020, devi semplicemente fare 30.000/12 = 2.500 euro é la media mensile di fatturato che hai registrato nel 2020.

Ora calcola la differenza tra fatturato medio 2019 e 2020:

6.666,67 – 2.500 = 4.166,67 euro

Infine, a questo importo applica la percentuale di contributo che ti spetta, che come ti abbiamo detto è 60%, visto che i tuoi ricavi sono inferiori a 100 mila euro annui:

60% di 4.166,67 euro = 2.500 euro è il contributo a fondo perduto che ti spetta.

Importo

Il Decreto Sostegno prevede un importo minimo pari a:

  • 1.000 euro per le persone fisiche. Dunque se hai una ditta individuale, se dal calcolo che ti ho mostrato sopra esce meno di 1.000 euro, per esempio 700 euro, hai comunque diritto a 1.000 euro.
  • 2.000 euro per i soggetti diversi persone fisiche. Dunque se si tratta di una società (che sia una snc, una sas, ecc.) o una cooperativa, se dal calcolo che ti ho mostrato sopra esce meno di 2.000 euro, per esempio 700 euro, la società ha comunque diritto a 2.000 euro.

Limite massimo: il contributo a fondo perduto massimo è di 150 mila euro. Dunque dal calcolo che ti ho mostrato sopra, esce più di 150.000 euro, per esempio 200 mila euro, avete diritto solo a 150 mila euro di contributo a fondo perduto, non di più.

Credito di imposta

Come spiegato finora, se hai diritto al contributo, puoi riceverlo direttamente sul tuo IBAN, indicato in fase di domanda. Hai comunque un’alternativa: usarlo come credito di imposta.

Supponiamo che tu abbia diritto a un contributo a fondo perduto di 2.000 euro. Hai due possibilità: fartelo bonificare così com’è, sul tuo IBAN aziendale, oppure semplicemente usarlo come credito per compensare altre tasse che hai da pagare.

Per la compensazione devi usare il modello F24.

Come fare domanda

Puoi chiedere il contributo a fondo perduto in due modi:

  1. Presentando domanda direttamente tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate;
  2. Oppure tramite il tuo commercialista.

Tassazione

Questo contributo a fondo perduto non fa reddito: non devi quindi pagarci le tasse. L’importo lo percepisci così, come dal calcolo che ti ho mostrato sopra.

Non concorre neanche alla formazione della base imponibile IRAP. Si tratta quindi di un contributo esentasse, allo scopo di aiutare le imprese in difficoltà.

Lavoratori autonomi

Questa volta il governo non ha voluto lasciar da parte:

  1. I liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali private (per esempio avvocati, ecc.);
  2. I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS.

Se appartieni a una di queste categorie dunque, il contributo a fondo perduto decreto sostegno spetta anche a te.