La scuola deve garantire pari opportunità a tutti gli alunni e laddove sussistano particolari esigenze, fornire un insegnante di sostegno, capace di guidare il bambino o il ragazzo in un percorso educativo efficace.

In questa guida completa sulle graduatorie incrociate per sostegno ti spiego che significa, cosa sono e come funzionano, come inserirsi in questo tipo di graduatorie, cosa aspettarsi, infine cosa fare se hai deciso di prendere il titolo di specializzazione al sostegno, in modo da avere maggiori possibilità di lavoro.

Per sostegno

Ogni anno la scuola deve far fronte alle esigenze degli alunni ed effettua i vari conteggi. Per esempio, per gli studenti che hanno particolari necessità occorrono gli insegnanti di sostegno e purtroppo il numero di tali insegnanti molte volte è inferiore rispetto a quanti ne servono realmente.

Per fare l’insegnante di sostegno occorre non solo una certa predisposizione a rapportarsi con alunni in difficoltà, ma sono necessari anche specifici titoli e il superamento di un concorso.

Che significa

Quando il numero degli insegnanti è inferiore all’effettiva necessità, i dirigenti in qualche modo devono ovviare al problema. E la soluzione al problema si chiama proprio “graduatoria incrociata“, ossia una graduatorie che nasce quando si esauriscono i candidati in possesso di specializzazione del sostegno.

I dirigenti infatti, quando sorge la necessità di reperire un insegnante di sostegno, cercano tra gli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento oppure tra gli iscritti nelle tre fasce di istituto (graduatoria prima, seconda e terza fascia), laddove appunto sono presenti candidati in possesso di titolo di specializzazione.

A questo punto, se il dirigente non trova alcun candidato, è costretto a ricorrere all’incrocio di tutte le graduatorie (da qui il termine “graduatorie incrociate” e dunque redigere una graduatoria prendendo candidati un po’ dappertutto, indipendentemente dalle classi di concorso.

In queste graduatorie incrociate, l’unico fattore che si considera è il punteggio che i vari candidati. hanno nelle categorie di appartenenza.

Esempio

Appartieni alla graduatoria “docente di laboratorio” e in questa graduatoria hai punteggio 120. Andrai nella graduatoria incrociata sempre con punteggio 120. Non devi fare nuovi esami o nuovi concorsi, il dirigente ti inserisce in base al punteggio in cui hai già nella graduatoria di provenienza.

Se per esempio sei presente in più graduatorie, allora sarai considerato secondo la graduatoria dove hai il punteggio più alto.

Come funzionano

Ecco come funziona, in parole semplici: il dirigente non trova nessun insegnante di sostegno disponibile nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle di I, II e III fascia. A questo punto va a controllare tutte le altre graduatorie, comprese quelle degli insegnanti tecnico pratici (ITP) e dei docenti di laboratorio, qualunque sia la classe di concorso.

Da lì, stila una graduatoria unica (graduatoria incrociata appunto) in base al punteggio dei candidati e inizia a chiamare in base alle necessità. La graduatoria unica è di tipo provinciale e vi confluiscono tutti gli insegnanti, qualunque sia la classe di concorso, sia gli insegnanti teorici che pratici.

Di solito il dirigente scolastico contatta il candidato via email, per chiedergli se ha disponibilità. Hai tempo per rispondere entro tot giorni, dopodiché il tuo silenzio si considera come rifiuto.

Consultazione

Le graduatorie sono di tipo provinciale, quindi la provincia decide su quale piattaforma pubblicarle. Solitamente le trovi sul sito della regione o provincia oppure sul sito del MIUR nella sezione provinciale/regionale.

Come diventare insegnante di sostegno

Finora abbiamo visto come accedere all’insegnamento di sostegno pur non avendo i titoli. Non che sia un iter ordinario: si tratta più che altro di una graduatoria a carattere di urgenza da cui attingono i dirigenti scolastici, quando non c’è disponibilità di insegnanti di sostegno con titolo.

Se dopo un’esperienza di sostegno, decidi di intraprendere questa strada, ecco il percorso da seguire.

Per diventare insegnante di sostegno devi seguire un apposito corso di specializzazione post laurea. Di solito sono le stesse università ad attivare questi corsi, di durata annuale. Per accedere al corso devi superare una serie di prove, che dipendono dal grado di scuola presso cui vuoi prestare sostegno (primaria, medie, ecc.).

Solitamente la prova consiste in un test preliminare, una prova scritta e infine una orale. Gli argomenti variano appunto in base alla specializzazione al sostegno che desideri prendere (per la scuola dell’infanzia, per la primaria, per le scuole medie, ecc.).

Test preliminare: è composto da 60 domande con risposta multipla (cinque risposte tra cui scegliere l’unica esatta). Il test riguarda le competenze linguistiche e la lingua italiana.

Prova scritta e orale: le restanti prove mirano a verificare le competenze pedagogiche e didattiche in base al grado di scuole ove desideri insegnare.

Una volta superate le prove si inizia il corso di specializzazione, che comprende attività teoriche, pratiche, laboratori, tirocini. Il percorso si chiude con un esame finale. A questo punto, essendo finalmente in possesso del titolo per il sostegno, puoi chiedere l’inserimento nelle graduatorie oppure inviare alle scuola la MAD (messa a disposizione).

La MAD è una domanda in carta semplice, che puoi inviare a tutte le scuole che desideri (di qualsiasi provincia e regione), per dichiarare la tua disponibilità alla docenza di sostegno. Il tutto senza dover passare per graduatorie o concorsi.

I dirigenti scolastici accedono alle MAD quando non riescono a trovare candidati in graduatoria. Se non riescono a trovare nessuno disponibile, allora iniziano a contattare tra i docenti che hanno inviato la lettera MAD.

Avendo la specializzazione, infine, puoi anche partecipare ai concorsi per ottenere il posto di ruolo come docente di sostegno.