Domicilio, abitazione e residenza sono la stessa cosa? Spesso possono coincidere, ossia avere lo stesso indirizzo, ma altre volte possono indicare indirizzi differenti. Tipico è il caso, come ti spiegherò più avanti, di imprenditori, liberi professionisti, ma anche studenti universitari.
In questa guida completa ti spiego se e quando il domicilio deve essere dichiarato, quindi se va dichiarato o no e in quali occasioni, come si sposta, dunque come effettuare il cambio in caso di necessità, ti fornisco un’autocertificazione di domicilio da usare in più occasioni e infine cosa è previsto per il rientro al proprio domicilio in caso di emergenza, come durante la crisi da coronavirus.
Indice
Domicilio abitazione o residenza
Chiariamo subito una cosa: l’unico obbligo di legge che hai (dettato dalla Legge n. 1228/1954) , è quello di dichiarare la tua residenza. Per quanto riguarda domicilio e dimora, non ci sono degli obblighi burocratici da porre.
Chiariamo subito la differenza tra residenza, domicilio e dimora.
L’articolo 43 del codice civile, al comma 2, offre la definizione di residenza: è il luogo dove dimori abitualmente. Non dice nulla di più. Quindi bisogna interpretare nella maniera corretta questa frase. Possiamo semplicemente dire che la tua residenza è il luogo dove vivi di solito. Dove hai dimora abituale e dove intendi stabilirti per lunga durata.
L’articolo 43 del codice civile, al comma 1, offre la definizione di domicilio: è il luogo dove hai stabilito i tuoi affari e interessi. Per esempio, puoi avere la residenza in un certo luogo, ma avere domicilio in un altro luogo, per esempio nel tuo ufficio.
Quando vai in Comune, devi solo dichiarare la tua residenza, ossia il luogo dove vivi, dove dormi abitualmente. Quella è la tua residenza e va dichiarata al Comune nel momento in cui ti insedi presso un’immobile.
Spesso domicilio e residenza coincidono: la tua residenza è anche il tuo domicilio. Non hai un altro posto dove hai interessi e affari, quindi per te sono entrambi la stessa cosa. Diverso è il discorso per esempio di un imprenditore, o di un medico, che ha la residenza al suo appartamento, compra un oggetto online e se lo fa spedire non alla sua residenza, ma al suo domicilio, per esempio alla sede della sua attività o studio medico.
Per interessi e affari non si intendono solo quelli economici. Facciamo un altro esempio: un ragazzo universitario mantiene la residenza a casa dei suoi genitori, però vive in un’altra città. Quindi il suo domicilio è nella nuova città, ma ha mantenuto la residenza a casa dei genitori. Non c’è nulla che lo vieti e non ci sono carte o documenti da compilare per dichiarare il nuovo domicilio. A meno che desideri il medico di famiglia e quindi deve andare a dichiarare il domicilio all’ASL.
Ora passiamo alla definizione di dimora. Il codice civile non da alcuna definizione del termine dimora. Ma possiamo facilmente dedurlo: è il luogo dove ti trovi per un periodo limitato di tempo. L’aspetto importante della dimora è la temporaneità. La tua dimora può essere per esempio l’albergo quando ti trovi in vacanza, oppure la casa di parenti che sei andato a trovare per una settimana.
Anche per la dimora non devi fare alcun adempimento. Non ci sono procedure burocratiche che devi compiere per far riconoscere la dimora. Così come per il domicilio. L’unico obbligo di legge è quello di dichiarare la residenza al Comune in cui vivi. Per domicilio e dimora non hai obblighi.
Come probabilmente hai già capito, molte volte residenza, domicilio e dimora coincidono, ossia sono allo stesso indirizzo.
Come si sposta il domicilio
Le autorità quindi, solitamente conoscono solo la tua residenza. In quanto solo per la residenza hai l’obbligo di dichiararla al tuo Comune, mentre per il domicilio non si cono formalità da espletare. Ci sono però dei casi in cui hai l’obbligo di eleggere domicilio.
Supponiamo ad esempio che tu stia affrontando un processo: devi indicare al Tribunale il luogo dove intendi ricevere le comunicazioni. Può essere la tua residenza, oppure puoi eleggere domicilio presso lo studio del legale che ti assiste.
In generale quindi, al di là di questi casi specifici, per il tuo domicilio non hai alcuna formalità da espletare, infatti non esiste neanche un certificato di domicilio, al contrario invece del certificato di residenza (che puoi chiedere in comune).
Autocertificazione
In caso di necessità, puoi comunque attestare il tuo domicilio con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: si tratta di un’autodichiarazione in cui attesti, sotto la tua responsabilità, di avere domicilio presso uno specifico indirizzo. Di seguito puoi scaricare un’autocertificazione domicilio – dichiarazione domicilio.
Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD per dichiarare il tuo domicilio.
Rientro presso proprio domicilio
Si parla di domicilio soprattutto a causa dell’emergenza coronavirus. Il DPCM del 26 aprile 2020 prevede che chiunque possa spostarsi per rientrare al proprio domicilio. Se quindi ti trovi in una città diversa, che sia italiana o estera, puoi partire anche subito e tornare alla tua abitazione.
Purtroppo però è facile a dirsi ma difficile a farsi: le compagnie aeree hanno cancellato tantissimi voli e potrebbero esserci difficoltà a partire. Se invece parti con la tua auto, non ci sono problemi. Non c’è alcuna legge che ti vieta di partire: chiunque ha il diritto di tornare a casa propria.
Purtroppo l’emergenza coronavirus ha stravolto le vite di tutti gli italiani e non solo. L’epidemia, da essere circoscritta alla Cina, in pochissimi mesi si è diffusa in tutto il mondo e l’Italia è stata una delle nazioni più toccate. Il governo ha dovuto prendere decisioni molto importanti e in un certo senso drastiche, come chiudere le scuole, limitare gli spostamenti, chiudere i negozi.
Alla fase 1, seguono la fase 2, la fase 3, ossia periodi di tempo in cui le restrizioni iniziano ad allentarsi. Periodi in cui purtroppo continua la convivenza con il virus, ma insieme a una serie di norme e comportamenti da mettere in atto, volti a ridurre al massimo le occasioni di contagio: uso di mascherine, guanti e altri dispositivi di protezione individuale laddove necessari.