Le strutture ricettive, hanno l’obbligo di applicare ai propri turisti che pernottano, l’imposta di soggiorno. L’importo della tassa è determinato dai regolamenti comunali (nel limite massimo di 5 euro a notte), così come sono determinati dai regolamenti comunali, anche le modalità e i tempi di versamento.

Il titolare della struttura ricettiva, per essere a posto con il fisco, deve effettuare delle precise comunicazioni al Comune, registrare contabilmente l’imposta e, ovviamente, versarla nei modi e nei tempi stabiliti dal Comune.

Tassazione

Contabilità

Per il titolare della struttura ricettiva, l’incasso dell’imposta rappresenta solo una “partita di giro”. Egli infatti incassa l’imposta, che poi si occuperà di versare al Comune. Non rappresenta quindi un ricavo dell’attività.

Al momento dell’emissione della ricevuta/fattura, è opportuno indicare, separatamente, il prezzo pagato per la struttura e quello pagato a titolo di imposta di soggiorno, ricordando che quest’ultima è esente da IVA.

E’ inoltre opportuno che, nel registro dei corrispettivi, una colonna sia dedicata all’imposta di registro.

Per quanto riguarda invece le registrazioni contabili, occorre registrare l’incasso così. Supponiamo un prezzo di 100 euro per 2 persone e 10 euro di tassa di soggiorno (5 euro a notte ognuno).

Da Cassa 110
A ricavi per pernottamenti 100
A debiti vs il Comune (imp. di sogg.) 10

Al momento del versamento dell’imposta al Comune, si effettueranno le seguenti registrazioni. Supponiamo che il totale delle imposte da versare al Comune per il periodo di riferimento (di solito mensile o trimestrale), sia di 400 euro:

Da debiti Vs il Comune (imp. di sogg.) 400
A Cassa (o Banca) 400

Deduzione

Ora passiamo dall’altra parte: per quanto riguarda il cliente che ha pagato l’imposta di registro, può dedurla ai fini del reddito? Per il titolare di partita IVA, la tassa può essere dedotta?

Supponiamo che il cliente sia titolare di impresa o un libero professionista. Se quel pernottamento è inerente alla propria attività, allora il costo del pernottamento è deducibile e sono deducibili ai fini IRPEF anche i costi correlati, per cui anche la tassa di soggiorno.