La sordità (ipoacusia) è una condizione di minore efficienza del sistema uditivo. Se ne soffri, lo stato ti riconosce alcuni aiuti economici erogati dall’INPS. Per ottenerli devi presentare apposita domanda.

In questa guida completa sull’indennità di comunicazione per sordi ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta l’accredito, i requisiti per ottenerla, come richiederla all’INPS, qual è l’importo spettante, quali sono le incompatibilità, cosa succede se prendi anche l’indennità di frequenza o l’accompagnamento, infine il conteggio degli arretrati.

Cos’è e come funziona

L’indennità di disoccupazione è un aiuto economico erogato dall’INPS, dedicato alle persone che hanno una sordità:

  1. Dalla nascita;
  2. Sopraggiunta, per qualsiasi motivo durante l’esistenza, ma sempre entro i 12 anni di età.

A chi spetta

L’indennità di comunicazione spetta alle persone affette da sordità che rispondono ai seguenti requisiti:

  1. Cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria. Se sei cittadino comunitario, è sufficiente la tua stabile residenza in Italia; se sei extracomunitario, oltre alla stabile residenza devi anche avere il permesso di soggiorno senza scadenza (di lungo periodo);
  2. Determinati livelli di ipoacusia (sordità) che vedremo nel prossimo paragrafo. I parametri sono diversi a seconda dell’età.

Requisiti

L’indennità di comunicazione ti spetta se soffri dei seguenti livelli di ipoacusia:

  1. Fino a 12 anni, se l’ipoacusia è uguale o va oltre i 60 decibel nell’orecchio migliore. Se il bambino è già titolare di indennità di frequenza, non ha diritto a quella di comunicazione, le due indennità infatti sono incompatibili. Può tuttavia scegliere tra i due: scegliere il trattamento di maggiore favore, o l’una o l’altra a sua scelta.
  2. Età oltre 12 anni, spetta con sordità uguale o maggiore di 75 decibel nell’orecchio migliore. Occorre inoltre provare di avere acquisito l’ipoacusia prima dei 12 anni. Se l’hai acquisita dopo tale età, allora non ti spetta l’indennità di comunicazione.

Per sordi

L’indennità spetta quindi a persone che hanno problemi di sordità sviluppati prima dei 12 anni. Puoi chiedere l’indennità anche se hai un’età maggiore, ma devi comunque provare di aver sofferto di ipoacusia prima dei 12 anni.

Non c’è limite di reddito. L’indennità ti spetta indipendentemente dal tuo reddito e quello della tua famiglia: non ci sono requisiti reddituali, inoltre l’importo spetta sempre al 100%, senza riduzioni.

Importo

L’indennità di comunicazione è pari a 154,39 euro al mese, per 12 mesi. Ciò significa che non ti spetta tredicesima, in nessun caso. Così come non spetta quattordicesima.

Se percepisci l’indennità, puoi anche lavorare, non c’è alcun limite in tal senso: non c’è incompatibilità con l’attività lavorativa. Inoltre, anche se lavori, l’indennità ti spetta al 100%, non c’è alcuna riduzione, anche se il tuo reddito è alto. Ti spetta l’intero importo anche se sei ricoverato presso una struttura sanitaria.

Accompagnamento

Se percepisci l’indennità di comunicazione, hai diritto all’accompagnamento solo se, oltre la sordità, hai altre minorazioni (art. 2, Legge n. 429/1991). Se soffri solo di ipoacusia, allora non hai diritto all’accompagnamento, se soffri di altre menomazioni, le due indennità sono assolutamente cumulabili, senza riduzioni.

Nello specifico, in caso di più minorazioni, l’indennità di comunicazione è cumulabile con:

  • Indennità di accompagnamento;
  • Pensione di invalidità per invalidi al 100%;
  • Assegno di assistenza per gli invalidi al di sotto del 100%;
  • Pensione per non vedenti.

Indennità di frequenza

L’indennità di frequenza, è una misura economica pagata dall’INPS ai giovani disabili fino alla maggiore età, per sostenere l’inclusione nel contesto scolastico ed educativo. Per averne diritto occorre frequentare la scuola (di qualsiasi ordine e grado) e specifici centri per la riabilitazione e/o recupero.

Indennità di frequenza e indennità di comunicazione sono incompatibili: se il bambino è già titolare di indennità di frequenza, non ha diritto a quella di comunicazione, ma le famiglie possono scegliere l’una o l’altra. In pratica i genitori possono scegliere il trattamento di maggiore favore, senza alcuna restrizione.

Incompatibilità

L’indennità di comunicazione è incompatibile con:

  • Indennità per invalidità causate da conflitti militati, oppure in concomitanza di lavoro o servizio. Tuttavia, in questa situazione puoi scegliere tra i. di comunicazione e invalidità, a tua completa scelta puoi optare per la misura di maggior favore;
  • Indennità di frequenza per i bambini e ragazzi. Anche in questo caso puoi scegliere l’indennità di maggior favore, ossia tra i. di frequenza e i. di comunicazione: puoi scegliere quello che ti conviene, che ha un importo maggiore per esempio.

Come richiedere

Procedura per avere l’indennità di comunicazione. Devi innanzitutto andare dal tuo medico di famiglia e spiegare che desideri chiedere l’indennità. Il dottore, dopo averti visitato, ti consegna la ricevuta di certificato medico introduttivo.

Si tratta di un certificato che contiene innanzitutto i tuoi dati anagrafici, la descrizione della tua patologia e quindi la relativa diagnosi. Tale certificato è telematico, quindi il medico lo trasmette direttamente all’INPS e a te rilascia soltanto una ricevuta cartacea contenente il codice ID della tua pratica.

Con questo certificato puoi finalmente fare richiesta dell’indennità, attraverso uno di questi metodi:

  1. Online, sul sito INPS, accedendo con il tuo PIN e cliccando su Servizi on line> Servizi per il cittadino> Invalidità civile: richiesta riconoscimento dei requisiti sanitari;
  2. Recandoti presso un patronato, che ti presterà tutta l’assistenza necessaria.

Una volta inviata la domanda, dopo un mesetto circa ricevi a casa una comunicazione con cui l’INPS ti invita a fare una visita medica presso l’ASL della tua zona. Se non puoi deambulare, devi presentare sul sito INPS (oppure tramite patronato) un certificato medico di richiesta visita a domicilio (lo può fare il tuo medico di famiglia).

Dopo la visita, i medici redigono il verbale, lo ricevi a casa solitamente entro un mesetto. Il verbale contiene il giudizio finale e da qui finalmente hai diritto alla tua indennità, se i medici hanno riscontrato i requisiti.

Arretrati

Dopo il verbale di accettazione, inizi a percepire la tua indennità. Con il primo accredito ricevi anche gli arretrati, questo perché l’indennità ti spetta non da quando i medici la approvano, ma dal mese successivo a quello in cui fai domanda.

Quindi se per esempio ti approvano l’indennità a settembre, ma tu avevi presentato domanda a giugno, allora ti spettano sia i mesi di luglio che di agosto, dunque con il primo accredito ricevi anche questi eventuali mesi arretrati.