Il lavoratore dipendente ogni mese riceve la sua busta paga: essa comprende un elenco di voci che sommate tra loro formano la retribuzione lorda. A questa poi, il datore di lavoro sottrae le tasse da versare al fisco e i contributi previdenziali INPS, in questo modo si arriva alla retribuzione netta.

In questa guida completa sull’indennità di contingenza ti spiego cos’è e come funziona, come si calcola la retribuzione lorda e quella netta considerando le varie voci della busta paga, quali sono le tabelle con le relative contingenze per ogni mansione e livello ed infine ti spiego perché e da quanto la contingenza è stata “congelata”.

Cos’è e come funziona

Definizione

L’indennità di contingenza detta anche scala mobile è un elemento della retribuzione lorda, precisamente una voce della busta paga per aggiornare lo stipendio all’aumento dell’inflazione. È un elemento della retribuzione introdotto in Italia negli anni ’50 grazie alla contrattazione collettiva che diede vita ai CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro).

Periodicamente, l’ISTAT calcola il costo della vita prendendo in considerazione i prezzi di determinati prodotti (per esempio pane, latte, pasta, quaderni, lavatrice, ecc.). Se i prezzi di questi prodotti sono aumentati, significa che il costo della vita è aumentato.

C’è però da dire che questo meccanismo di adattamento dello stipendio al costo della vita, tramite appunto all’indennità di contingenza, ad oggi non è più attivo: l’indennità di contingenza è stata calcolata fino al 1992 e da allora non ha più subìto alcun aumento, come stabilito dal Protocollo di intesa del 31 luglio 1992 a cui hanno partecipato le parti sociali (associazioni di categoria dei lavoratori, delle imprese e Governo).

Da quel momento quindi, la contingenza non è più aumentata, non ha subìto più alcun aumento o diminuzione, al punto che alcuni CCNL non esiste neanche più, o meglio, è stata direttamente sommata alla paga base. Ecco perché spesso si parla di ex contingenza.

Tabelle

Ecco le indennità di contingenza previste per i seguenti CCNL.

Commercio

CCNL Commercio
LivelloContingenza
Quadroeuro 540,37
I Livelloeuro 537,53
II Livelloeuro 532,54
III Livelloeuro 527,90
IV Livelloeuro 524,22
V Livelloeuro 521,94
VI Livelloeuro 519,76
VII Livelloeuro 517,51

Metalmeccanici

Il CCNL per i lavoratori addetti all’industria metalmeccanica e all’installazione di impianti, ha unito la contingenza alla paga base, dunque non ci sono più le due voci separate: la voce “minimi contrattuali” comprende già sia la paga base che la contingenza:

CCNL Metalmeccanici
CategoriaPaga base (minimo contrattuale)
1aeuro 1.297,81
2aeuro 1.432,58
3aeuro 1.588,63
3a Supereuro 1.622,96
4aeuro 1.657,28
5aeuro 1.774,89
5a Supereuro 1.902,42
6aeuro 2.040,98
7aeuro 2.278,56
8a Quadrieuro 2.333,17

Studi professionali

Anche il CCNL studi professionali ha accorpato l’indennità di contingenza alla paga base, che quindi risulta la seguente:

CCNL Studi professionali
CategoriaPaga base (minimo contrattuale)
QUADRIeuro 2.133,31
Ieuro 1.887,84
IIeuro 1.644,37
III Supereuro 1.525,23
IIIeuro 1.511,37
IV Supereuro 1.465,61
IVeuro 1.413,11
Veuro 1.315,12

Attenzione

Ogni anno oppure ogni tot anni, in virtù dei nuovi contratti nazionali, gli importi possono subire delle modifiche (cosiddetti rinnovi).

Calcolo

I lavoratori dipendenti hanno nella busta paga varie voci: a cominciare dalla retribuzione lorda, per finire alla retribuzione netta una volta sottratte tasse e oneri. Gli elementi importanti per il calcolo dello stipendio netto sono:

  1. Paga base: è la paga minima prevista per quella mansione; ciò significa che l’impresa può prevedere per il dipendente una paga superiore, ma mai inferiore; la paga base è lorda quindi, è un importo lordo non netto;
  2. Indennità di contingenza o scala mobile: è un’altra parte che si aggiunge alla paga base, per allineare lo stipendio al costo della vita. La contingenza non è più stata aggiornata, per alcun CCNL, a partire dal 1992. Alcuni CCNL, per esempio quello metalmeccanici e quello per gli studi professionali, hanno unito le due voci: la contingenza è stata inglobata direttamente nella paga base;
  3. E.D.R.: è un altro elemento fisso che si somma alla paga base ed è pari, per tutti, a 10,33 euro (non è previsto per i dirigenti). In alcuni CCNL (per esempio nel commercio), l’E.D.R. è stata inglobato nella paga base;
  4. Terzo elemento: è una voce presente nelle buste paga del CCNL terziario; l’importo varia tra regioni e province.

Tutte queste voci, sommate, rappresentano lo stipendio lordo. A questo bisogna poi sottrarre:

  1. IRPEF;
  2. Addizionali regionali e comunali IRPEF;
  3. Contributi INPS.

In questo modo si arriva allo stipendio netto.

Congelata

Come detto poc’anzi, l’indennità di contingenza rappresentava una voce che andava a sommarsi alla paga base per arrivare allo stipendio lordo. Era la voce che serviva per allineare lo stipendio al costo della vita e veniva aggiornata costantemente: quando l’ISTAT decretava un aumento del livello generale dei prezzi, allora si provvedeva anche ad aumentare l’indennità di contingenza.

A partire dal 1992, la contingenza non è più stata adeguata, ciò significa che è sempre la stessa, al punto che vari CCNL l’hanno inglobata direttamente alla paga base e dunque tale voce non compare neanche in busta paga.

Questo non significa che gli stipendi non vengono più adeguati al costo della vita. Ogni tot anni infatti, i CCNL vengono rinnovati, grazie a degli incontri tra i sindacati delle imprese e i sindacati dei lavoratori e se è il caso, ci sono delle rimodulazioni anche degli stipendi minimi.