Durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, può succedere che tu subisca un incidente: la prima cosa da fare é recarti al più presto da un medico e avvisare il tuo datore di lavoro. In questo modo puoi attivare l’iter per usufruire della copertura INAIL sugli infortuni sul lavoro.
In questa guida sull’infortunio sul lavoro, ti spiego come funziona, come ottenere il risarcimento del danno biologico e del danno differenziale, come calcolarlo in base alle tabelle di menomazione riconosciute dall’INAIL, su chi grava l’onere della prova ed infine cosa aspettarti in caso di visita fiscale.
Cos’è e come funziona
L’infortunio sul lavoro, per definizione, é un evento traumatico accaduto in una di queste situazioni:
- Sul posto di lavoro;
- Durante lo svolgimento del lavoro;
- In itinere, ossia durante il tragitto domicilio – azienda, azienda – domicilio.
Attenzione
Si considera infortunio sul lavoro solo se ne consegue l’impossibilità lavorativa per almeno quattro giorni e ne deriva quindi un danno fisico che non permette al dipendente di svolgere il suo lavoro.
Inail: chi paga
Affinchè il lavoratore sia coperto sotto il punto di vista economico, la legge italiana obbliga il datore di lavoro a iscrivere i propri dipendenti all’INAIL e pagare il relativo contributo, che funziona da copertura assicurativa. In caso di evento traumatico quindi, é l’INAIL a a pagare l’indennizzo al lavoratore.
Risarcimento
Di solito, il datore di lavoro non deve pagare nulla, poiché ha coperto il lavoratore con l’assicurazione INAIL, che quindi si occupa di risarcire il danno, detto danno biologico, causato dall’infortunio.
Danno biologico
Il danno biologico é la il pregiudizio dell’integrità fisica e/o psicologica della persona (art. 13 D.Lgs 38/200) causato da:
- Infortunio sul lavoro o in occasione di lavoro;
- Viaggio in itinere;
- Malattia professionale.
Danno differenziale
Il dipendente può chiedere il risarcimento anche al datore di lavoro, se sussistono entrambe queste condizioni:
- Il danno subìto é stato causato da diretta colpa dell’azienda, per non aver rispettato gli obblighi di sicurezza previsti dalla legge (art. 2087 codice civile); se quindi l’azienda avesse messo in atto le misure di sicurezza previste, l’infortunio si sarebbe potuto evitare;
- L’entità del danno é maggiore rispetto a quanto risarcito dall’INAL, quindi non é coperto dall’assicurazione.
Onere della prova
Il risarcimento da parte del datore di lavoro non é automatico. Per ottenerlo il lavoratore deve provare:
- Che l’azienda ha vìolato le norme e gli obblighi di sicurezza;
- Che il danno non é coperto da assicurazione INAIL;
- Il nesso di causalità tra le mancanze dell’azienda e il danno subìto. Il danno deve essere una diretta conseguenza dell’infortunio.
Il datore di lavoro, dal suo canto, evita di pagare solo se prova di:
- Aver rispettato le norme di sicurezza e aver posto in essere tutte le accortezze per evitare il danno;
- Oppure, che l’incidente é accaduto per colpa del lavoratore medesimo, che non ha usando diligenza e attenzione necessaria.
Per il calcolo del danno differenziale, si tiene conto di quanto già corrisposto dall’INPS.
Esempio
Hai subìto un danno per un ammontare che il giudica dichiara pari a 50.000 euro. L’INAIL te ne riconosce solo 40.000. L’azienda ti paga un differenziale pari a 10.000.
Cosa fare
Se sei coinvolto in un infortunio sul lavoro (o in itinere), segui sempre questa procedura, a prescindere che il danno sia lieve o grave (art. 52, D.P.R.1124/1965):
- Avvisa subito il tuo datore di lavoro (per email o telefono). Se tu sei impossibilitato, chiedi a qualcuno di avvisarlo. Provvedi quindi a farti visitare dal medico dell’azienda (se presente), oppure dal pronto soccorso oppure dal tuo medico curante.
- Spiega al medico le dinamiche dell’incidente e sottolinea che si tratta di infortunio sul lavoro. Il dottore redige il certificato medico con diagnosi e giorni di risposo, lo invia telematicamente all’INAIL e te ne consegna una copia. Appena ricevuta la tua copia, comunica al tuo datore di lavoro (via email o per telefono) il codice ID, data di rilascio e giorni di prognosi.
A questo punto il datore di lavoro invia all’INAIL i dati (codice ID, data di rilascio e giorni di prognosi).
Suggerimento
Se l’azienda non provvede a inviare la comunicazione all’INAIL, puoi farlo tu recandoti presso gli uffici INAIL di competenza, con la copia del certificato medico.
Calcolo
Tabelle INAIL
L’indennizzo a cui hai diritto, dipende dalla menomazione che hai subìto a causa dell’infortunio, dalla percentuale di menomazione, dalla tua fascia d’età, dal sesso. Ai sensi del D.L. 38/2000, l’INAL ha inserito tutte queste variabili in quattro specifiche tabelle per il calcolo del danno biologico:
- Tabella delle menomazioni; comprende circa 400 problemi psicofisici;
- Tabella indennizzo in capitale (che comprende due ulteriori tabelle, una per maschi e una per femmine);
- Tabella indennizzo in rendita;
- Tabella coefficienti (da usare solo quando la menomazione é maggiore del 16%).
Hai diritto ai seguenti indennizzi:
- Menomazione compresa tra il 6% e il 15%: indennizzo in capitale + indennizzo per pregiudizi patrimoniali;
- Menomazione a partire dal 16%: indennizzo in capitale + indennizzo per pregiudizi patrimoniali + indennizzo in rendita + quota aggiuntiva di rendita per pregiudizi patrimoniali (calcolata con la tabella dei coefficienti).
Attenzione
Non hai diritto ad alcun indennizzo se riporti menomazioni inferiori al 6%. In tal caso hai diritto solo all’indennità giornaliera sostitutiva della retribuzione (in pratica una sorta di “indennità di malattia” per i giorni di prognosi, sostitutiva della retribuzione).
Visita fiscale
Se hai avuto un infortunio sul lavoro e il tuo medico ti ha riconosciuto dei giorni di prognosi da passare a casa, non sei obbligato a rispettare le fasce di reperibilità. L’esonero dagli orari di reperibilità é infatti previsto nei seguenti casi:
- Severa patologia che necessita di cure di vitale importanza;
- Infortunio sul lavoro;
- Patologia a causa di servizio prestato;
- Patologia connessa a stato di invalidità conclamata.
In caso di infortunio sul lavoro, quindi, i controlli fiscali sono esclusi a priori.
Attenzione
L’esonero é valido sia per i dipendenti privati che pubblici.
Denuncia
Quando farla
Quando subisci un infortunio sul lavoro, devi:
- Farti immediatamente visitare da un medico o recarti al pronto soccorso. Il medico invia il certificato all’INAIL e ti comunica il numero ID del certificato stesso (puoi leggero sulla ricevuta che ti consegna).
- Inviare il codice ID all’azienda per cui lavori (anche tramite semplice email).
- Anche il datore di lavoro, entro quarantotto ore dalla tua email, deve inviare la denuncia/comunicazione all’INAIL.
Se il tuo datore di lavoro non vi provvede, puoi inviare tu stesso tale denuncia all’INAIL. Devi recarti presso gli uffici INAIL competenti della tua zona e consegnare quindi il certificato medico.