L’art. 38 della Costituzione sancisce il diritto di ogni lavoratore ad avere un’adeguata copertura assicurativa per particolari eventi della propria vita. Ci sono alcune categorie professionali che hanno un ente previdenziale diverso rispetto all’INPS: per esempio gli avvocati hanno la cassa forense, i medici hanno l’ENPAM, i giornalisti hanno l’INPGI.
In questa guida completa sull’INPGI ti spiego cos’è e come funziona, come iscriversi alla gestione separata o a quella ordinaria, quali sono i contributi minimi da pagare quest’anno, come presentare la dichiarazione reddituale, come ottenere l’indennità di disoccupazione e la durata del sussidio.
Indice
Cos’è e come funziona
Cosa significa. INPGI è l’acronimo di Istituto Nazionale di Previdenza Giornalisti Italiani ed è l’ente che assicura agli iscritti, giornalisti, la tutela di tipo previdenziale, quale indennità di malattia, di gravidanza, di disoccupazione, pensione, reversibilità; insomma è il corrispettivo dell’INPS, ma dedicato ai giornalisti.
I giornalisti iscritti quindi, per ogni tipo di forma previdenziale, si rivolgono all’INPGI, quale ente di tutela garante un’assicurazione che copra la malattia e tutti gli altri particolari eventi della vita.
Sei sei un giornalista, iscritto all’albo dei professionisti o dei pubblicisti, oppure dei praticanti, e hai un lavoro di tipo giornalistico, devi iscriverti all’INPGI. Significa quindi che, se per esempio sei un giornalista pubblicista, ma non svolgi un lavoro in ambito giornalistico, allora non hai alcun obbligo, anche se sei iscritto all’ODG (Ordine dei Giornalisti).
L’iscrizione all’Ordine infatti non ti obbliga immediatamente a iscriverti all’INPGI, l’obbligo scatta solo nel momento in cui inizi a svolgere attività giornalistica, di tipo dipendente oppure autonomo, come libero professionista.
Gestione separata
Se svolgi attività giornalistica in forma autonoma ossia come:
- Libero professionista;
- Lavoratore occasionale;
- Cessione diritti d’autore.
In tutti questi casi devi iscriverti all’INPGI e pagare i contributi dovuti.
Attenzione
Se svolgi esclusivamente attività giornalistica con un contratto Co.Co.Co. (collaborazione coordinata e continuativa), allora tu non devi pagare nulla: di calcolo e versamento se ne occupa il committente). Tu hai solo l’obbligo di comunicare all’INPGI come svolgi la tua professione, attraverso questo modulo.
Contributi minimi
Se sei un giornalista dipendente, il tuo datore di lavoro si occupa di calcolo e versamento dei contributi, tu non devi fare nulla. Se sei un libero professionista, collaboratore occasionale giornalistico oppure svolgi attività giornalistica remunerata con cessione diritti d’autore, devi provvedere tu al calcolo e al versamento dei contributi all’INPGI.
Ogni anno l’INPGI, con una circolare, comunica l’ammontare dei contributi minimi che devi versare in qualità di libero professionista. Per il 2019, l’importo del contributo è pari a:
- 287,96 euro (contributo ordinario);
- 159,89 euro se sei iscritto all’Ordine da meno di 5 anni (quindi ti sei iscritto all’Ordine in data successiva al 30 settembre 2019);
- 181,31 euro, sei ricevi già una pensione INPGI.
L’INPGI quindi, per il 2019, prevede un contributo ordinario minimo di 287,96 euro, e riconosce un bello sconto ai neo iscritti (meno di 5 anni di iscrizione all’ODG) e ai già pensionati.
Attenzione
Come ti ho detto, l’INPGI conteggia i 5 anni di anzianità a partire dal giorno dell’iscrizione all’ODG e non all’INPGI. Quindi se per esempio sei iscritto all’albo dei giornalisti da 6 anni e all’INPGI ti iscrivi ora, paghi il contributo ordinario, pari a 287,96 euro.
Scadenze e versamento
Ecco le scadenze da rispettare:
- Entro l’ultimo giorno di luglio, devi inviare all’INPGI la comunicazione reddituale, in cui appunto indichi il reddito che hai incassato l’anno precedente, chiaramente riferito al reddito derivante da lavoro giornalistico;
- Entro l’ultimo giorno di settembre, devi versare un acconto pari ai contributi minimi (ossia 287,96 euro oppure le somme ridotte come sopra);
- Entro l’ultimo giorno di ottobre, il resto dei contributi dovuti, calcolati sul reddito dell’anno precedente.
Se lo desideri, il versamento del 31 ottobre puoi pagarlo tutto a ottobre oppure in tre rate: una entro il 31 ottobre, una entro il 30 novembre e una entro il 30 dicembre.
Attenzione
Se paghi a rate, devi applicare un interesse pari al 5%.
Puoi pagare i contributi tramite il modulo F24 accise:
Scarica subito il modulo F24 accise per il versamento dei contributi INPGI e le relative istruzioni di compilazione.
Deducibili
Essendo tu iscritto alla Gestione Separata INPGI, dei pagare un contributo che si compone di tre parti:
- Contributo soggettivo, pari al 10% del tuo reddito netto (ossia reddito – tassa IRPEF pagata);
- Contributo oggettivo, pari al 2% del reddito lordo (quindi prima del calcolo IRPEF, deduzioni, detrazioni, ecc.;
- Contributo maternità, quota fissa.
Quando presenti la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, dal reddito puoi dedurre solo il contributo soggettivo e quello di maternità. Quello soggettivo non puoi dedurlo, perché essendo a carico del committente, non lo paghi tu e quindi non puoi scaricarlo tu.
Iscrizione
Sei obbligato a iscriverti all’INPGI quando ci sono entrambe queste condizioni:
- Sei iscritto all’Ordine dei giornalisti;
- Svolgi attività giornalistica.
Se sei lavoratore dipendente, devi iscriverti all’INPGI Gestione Ordinaria; se sei un lavoratore autonomo devi iscriverti all’INPGI Gestione Separata.
INPGI Gestione Ordinaria
devi iscriverti all’INPGI Gestione Ordinaria (gestione dipendenti) solo se sei un dipendente, quindi assunto con contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato.
Come fare: procedura
Per iscriverti all’INPGI nella gestione ordinaria devi consegnare questi documenti all’ufficio INPGI della tua zona:
1. Certificato rilasciato dall’ODG che attesta la tua iscrizione all’albo;
2. Dichiarazione dell’editore che dichiara di averti assunto a tempo determinato o indeterminato;
3. Certificato contestuale di nascita, residenza, stato di famiglia;
4. Fotocopia documento di identità e codice fiscale:
5. Indirizzo email a cui intendi ricevere tutte le comunicazioni INPGI.
Per semplificare il tutto, l’INPGI ti permette di sostituire tutti questi documenti con un’autocertificazione che puoi scaricare da qui:
Scarica subito il modulo autocertificazione nascita, residenza, stato famiglia, iscrizione ODG, assunzione come dipendente.
Gestione separata
Se svolgi lavoro autonomo, come libero professionista con partita IVA, tramite collaborazione occasionale oppure tramite cessione diritti d’autore, allora devi iscriverti alla Gestione Separata INPGI, consegnando all’ufficio INPGI della tua zona la seguente domanda di iscrizione:
Comunicazione reddituale
Devi presentare la comunicazione reddituale all’INPGI se sei un giornalista:
- Libero professionista con partita IVA;
- Lavoratore autonomo con ritenuta d’acconto (prestazione occasionale o con cessione diritti d’autore).
Attenzione
Se oltre all’attività professionale hai svolto anche attività con contratto Co.Co.Co., devi dichiarare solo il reddito da attività professionale).
Attenzione
Se hai svolto solo attività con Co.Co.Co. non devi fare la comunicazione reddituale, ma devi ricordarti di comunicare all’INPGI come svolgi la tua professione, tramite questo modulo.
La comunicazione reddituale va fatta online attraverso il sito denuncia INPGI. Qui trovi le istruzioni di compilazione.
Disoccupazione
Se hai perso il lavoro involontariamente, quindi per licenziamento, dimissioni per giusta causa oppure per dimissioni durante la maternità, hai diritto all’indennità di disoccupazione. Non hai diritto a questo sussidio in caso di dimissioni volontarie.
Il modulo di domanda di disoccupazione va compilato online sul sito INPGI, entro 60 giorni dal giorno della cessazione del rapporto di lavoro. Trovi le istruzioni di compilazione (in formato video) a questa pagina. Mentre trovi le istruzioni in formato pdf a questa pagina.
Durata
L’indennità di disoccupazione INPGI dura:
- 360 giorni se vanti almeno 52 settimane di contributi;
- Un periodo pari ai giorni lavorati se hai meno di 52 settimane di contributi.
Sussidio straordinario
Se hai almeno 52 settimane di contributi e al termine dei 360 giorni sei ancora disoccupato, in particolari casi puoi chiedere all’INPGI un sussidio straordinario per ulteriori 360 giorni. L’INPGI lo concede qualora ti trovi in condizioni particolarmente critiche. Qui le regole di erogazione.