L’inquadramento contrattuale è il ruolo attribuito al dipendente, ossia l’indicazione chiara delle mansioni che svolge, dei compiti e del ruolo all’interno dell’azienda, nonché la retribuzione che gli spetta: a ogni ruolo e responsabilità spetta un trattamento economico differente.

In questa guida completa sull’inquadramento contrattuale ti spiego cos’è e come funziona, per i dipendenti e peri i quadro, quale CCNL scegliere, quale livello applicare, se e quando l’azienda può applicare due CCNL diversi, quando può procedere al cambio CCNL e come comunicarlo ai dipendenti ed infine cosa fare in caso di CCNL errato, se ritieni di svolgere di livello superiore a quello di inquadramento.

Cos’è e come funziona

Per tutelare i lavoratori, la legge prevede che ogni settore (industria, alimentare, turismo, ristorazione, ecc.) abbia un CCNL di riferimento, ossia un Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Questo contratto è un vero e proprio regolamento che disciplina i rapporti intercorrenti tra lavoratore e datore di lavoro e indica con precisione tutti i diritti e i doveri, dell’uno e dell’altro.

Il CCNL prevede anche i livelli contrattuali, ossia una classifica che indica ruolo e categoria del dipendente in azienda e il relativo stipendio. Questo perché, chiaramente, a ogni ruolo deve corrispondere un certo stipendio, in base alla complessità della mansione. L’inquadramento contrattuale è proprio questo: la categoria e il livello con cui l’azienda ti assume. A quella categoria e livello corrisponderà una certa retribuzione minima, fissata dal CCNL di riferimento (CCNL industria, CCNL alimentare, CCNL commercio, ecc.).

Per esempio, il CCNL Commercio prevede i seguenti livelli contrattuali:

  • 1° livello;
  • 2° livello;
  • 3° livello;
  • 4° livello;
  • 5° livello;
  • 6° livello;
  • 7° livello.

Più alto è il livello, maggiori sono le responsabilità che hai in azienda e maggiore è lo stipendio.

Quadro

Il livello più alto dei dipendenti, per tutti i CCNL, si chiama Quadro e sarebbe il livello con cui l’azienda assume i responsabili con ruolo strategico nell’impresa. Un quadro è sempre un dipendente, ma che svolge un ruolo di grande importanza all’intero dell’azienda: ha ampia facoltà di iniziativa, potere decisionale attribuito tramite specifiche deleghe speciali. Possiamo dire che il quadro è una figura superiore a tutti i livelli contrattuali, ma inferiore ai Dirigenti. Ha quindi uno stipendio superiore a tutti gli altri dipendenti, ma inferiore a quello dei dirigenti.

I livelli contrattuali dei dipendenti aziendali dunque, sono questi:

  1. Dirigenti;
  2. Quadri;
  3. Impiegati;
  4. Operai.

Il quadro è quindi una figura professionale che:

  • È sottoposto ai dirigenti;
  • Ha responsabilità di un budget;
  • Gode di autonomia gestionale nella sua aerea.

Quale CCNL scegliere

Al momento dell’assunzione di un dipendente, come stabilire quale CCNL applicare? Se l’azienda ha aderito a una specifica associazione dei datori di lavoro, allora ha anche aderito a uno specifico CCNL, quindi è obbligata ad applicare quello. Se invece non ha aderito a nessuna associazione, la scelta del CCNL da applicare in fase di inquadramento contrattuale assume cruciale importanza. Come scegliere il CCNL da applicare?

Individuazione del CCNL da applicare

Si parte logicamente da un’analisi dell’attività effettivamente svolta dall’impresa. È consigliabile che l’azienda si rivolga a un consulente del lavoro, il quale farà una chiacchierata con i titolari o i rappresentanti, in modo da capire bene il settore in cui opera.

Il consulente potrà chiedere di analizzare alcuni documenti, il codice ATECO, ossia il codice identificativo dell’attività dell’impresa (è quello che attribuisce l’Agenzia delle Entrate al momento dell’apertura partita IVA).

Un’approfondita analisi di tutti questi elementi porta a una corretta individuazione del CCNL da applicare. È chiaro che ci sono attività per cui è abbastanza semplice individuare il CCNL da applicare, per esempio si pensi a un ristorante o un bar, ce ne sono altre invece per cui occorre fa un’analisi più approfondita, per esempio una software house oppure una società di consulenza strategica digitale.

Attenzione

Il datore di lavoro, non può decidere a caso quale CCNL applicare. La scelta è il frutto di un’approfondita analisi dell’attività dell’impresa e del lavoro che svolgeranno i dipendenti!

Applicazione di due CCNL nella stessa azienda

Si possono applicare più CCNL nella stessa azienda? Se l’azienda esercita due attività, ognuna delle quali ha carattere autonomo, allora per ogni attività deve applicare il CCNL di riferimento. Se invece esercita due attività, ma non sono autonome, allora deve applicare il CCNL dell’attività predominante (art. 2070 codice civile).

CCNL applicato dove lo trovo

Come faccio a sapere a quale CCNL appartengo? Probabilmente ti stai facendo questa legittima domanda. Nella lettera di assunzione c’è scritto, solitamente all’inizio, il CCNL di assunzione. Se non c’è scritto all’inizio, alla fine del contratto trovi un articolo con scritto la seguente frase “per quanto non espressamente indicato in questo contratto si fa riferimento al CCNL XXX”. Se non c’è, puoi provare a vedere se è scritto sulla busta paga. Altrimenti puoi chiedere all’ufficio risorse umane dell’azienda: loro sapranno sicuramente risponderti.

Quale livello applicare

La legge italiana non obbliga le aziende a iscriversi a un’organizzazione sindacale dei datori di lavoro, né la obbliga ad applicare il CCNL del settore in cui opera. L’unico obbligo è quello di pagare ai dipendenti uno stipendio non inferiore alle retribuzioni previste dal CCNL, sempre, anche se non è firmatario di alcun CCNL (art. 36 Costit.).

In conclusione, l’azienda che vuole sottrarsi a un CCNL, può farlo, semplicemente basta che non si affili a quell’associazione sindacale. Deve però rispettare le retribuzioni minime previste dal CCNL in cui opera.

Cambio contratto applicato

L’azienda può decidere di cambiare il CCNL di un dipendente, attraverso uno di questi procedimenti:

  1. Accordo di armonizzazione. Ossia attraverso un accordo tra le parti sindacali.
  2. Modifica unilaterale CCNL applicato. In tal caso, l’azienda se l’azienda è affiliata a un’associazione sindacale, deve dare a quest’ultima la disdetta: in questo modo si svincola da quel CCNL; dopo aver dato disdetta deve inviare ai lavoratori una comunicazione di cambio CCNL. Chiaramente, se l’azienda non è affiliata a nessun CCNL ma finora lo aveva applicato di sua spontanea scelta, se decide di cambiarlo non deve dare alcune disdetta visto che non è affiliato a nessuna associazione sindacale: in tal caso invierà solo la comunicazione di cambio ai dipendenti.

Errato

Non di rado succede che un dipendente inquadrato in uno specifico livello contrattuale, svolga mansioni che sono specifiche di un livello superiore. Praticamente svolgi determinate mansioni, ma hai un livello contrattuale inferiore e dunque anche una retribuzione inferiore. Come ottenere le differenze retributive causate da un errato inquadramento contrattuale?

Per ottenere l’inquadramento contrattuale superiore, devi verificare la presenza dei seguenti requisiti (art. 2130 c.c. come modificato dal Jobs Act):

  • Sei addetto alle mansioni di livello più elevato da almeno 6 mesi;
  • L’assegnazione delle mansioni è continuativa, quindi non per brevi periodi frammentati;
  • Svolgi le mansioni di livello più elevato per la maggiore parte del tempo di lavoro.

La prima cosa da fare, per ottenere ciò che ti spetta, è parlarne con il tuo datore di lavoro. Dopodiché puoi inviargli una contestazione scritta, anche per mezzo del tuo legale. In caso di esito negativo, si tenta la conciliazione dinanzi alla DTL (Direzione Territoriale del Lavoro). In caso di fallimento anche di quest’ultimo tentativo, si deve procedere con una causa vera e propria in tribunale.

Suggerimento

In tali casi l’assistenza di un legale di fiducia, è fondamentale, il quale potrà darti la giusta consulenza, anche in merito ai termini di prescrizione, ossia i tempi entro cui puoi far valere i tuoi diritti, nel tuo specifico caso.