Così come le persone fisiche pagano l’IRPEF, anche le società sono tenute al pagamento dell’imposta sul reddito prodotto. Tale imposta prende il nome di IRES e si versa all’Agenzia delle Entrate secondo precise scadenze, tramite modello F24.
In questa guida completa sull’IRES ti spiego cos’è, il significato dell’acronimo, a quanto ammonta l’aliquota e i soggetti passivi tenuti a pagarla, il codice tributo da usare sul modello F24, ti fornisco un esempio di calcolo della base imponibile e dell’imposta dovuta, infine ti spiego come usufruire della deduzione IRAP, delle agevolazioni su erogazioni liberarli e come compensare il credito per pagare altre imposte.
Indice
Cos’è e significato
IRES è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle Società ed è quindi il tributo che devono pagare tutte le società sul reddito prodotto. Attualmente l’aliquota IRES è pari al 24%, fino al 2017 la percentuale era del 27,5% ma poi la Legge di Stabilità ha previsto questa riduzione.
SI tratta quindi di un’imposta che non dipende dal reddito prodotto, non sono previsti scaglioni. Tutte le società pagano la stessa aliquota di IRES indipendentemente dal fatto che il reddito prodotto sia pari a 10 mila euro o un milione di euro.
Codice tributo
Il pagamento dell’IRES prevede un meccanismo di acconto e di saldo, entrambi da versare tramite modello F24. Per il pagamento devi usare i seguenti codici tributo:
- I rata dell’acconto: codice tributo 2001;
- II rata dell’acconto: codice tributo 2002;
- Saldo: codice tributo 2003.
Puoi rateizzare l’acconto solo se ha un valore maggiore di 258 euro. In caso di importo inferiore, devi pagarlo in un’unica soluzione, sempre con modello F24 con codice tributo 2002.
Inoltre, se l’IRES dovuta è minore di 52 euro, non devi neanche pagare l’acconto: verserai solo il saldo direttamente l’anno prossimo.
Aliquota
Al contrario di quello che si possa pensare, l’IRES nel tempo ha subìto degli abbassamenti. Ad oggi infatti l’IRES è pari alla percentuale del 24%, ma in passato è arrivata addirittura al 37%. Ecco la serie storica delle aliquote IRES dal 2000 ad oggi:
Anno | Percentuale |
---|---|
2000 | 37% |
2001-2002 | 36% |
2003 | 34% |
Dal 2004 al 2007 | 33% |
Dal 2008 al 2016 | 27,5% |
Dal 2017 | 24% |
Base imponibile
Calcolo
La base imponibile per il calcolo dell’IRES non è semplicemente data dalla differenza tra ricavi e costi. Il calcolo è più complesso, considerando che alcuni costi non sono deducibili al 100% dal reddito, ma in misura minore. Basti pensare alle spese del carburante, che sono deducibili solo per il 20% del loro importo.
Determinazione
La base imponibile IRES è ricavata dal bilancio di esercizio e precisamente data da:
Reddito ante imposte (utile lordo -> Conto economico)
+ Variazioni in aumento;
– Variazioni in diminuzione;
– Perdite pregresse (risultati da bilancio dell’anno prima)
= Utile lordo => Base imponibile IRES
Calcolo
Una volta trovata la base imponibile, il calcolo è semplicissimo: è il 24%.
Utile lordo 10.000 euro = IRES dovuta pari a 2.400 euro.
Questo importo va quindi aggiunto nella voce E) del conto economico.
Dopo aver calcolato l’IRES, essa va versata in due importi: una in acconto e una in saldo. L’acconto IRES è uguale all’IRES dovuta per l’anno precedente.
Nel 2019 hai pagato 10.000 euro di IRES. Nel 2020 quindi, l’acconto IRES che devi versare è pari a 10.000 euro.
Suggerimento
Trovi l’IRES pagata l’anno scorso e quindi l’importo di acconto da pagare quest’anno, al rigo RN17 del modello Unico.
A fine anno poi, una volta redatto il bilancio di esercizio, saprai se l’IRES effettivamente dovuta è maggiore o minore di 10.000 euro e quindi potrai procedere con il pagamento del saldo. Se ne hai pagata di più del dovuto, potrai chiedere all’Agenzia delle Entrate un rimborso, oppure usare il credito per gli esercizi futuri.
Se l’acconto IRES é maggiore di 258 euro (e in questo caso lo è, visto che sono 10.000 euro) puoi pagare l’acconto in due rate:
- I rata entro il 30 giugno, pari al 40% dell’importo; nell’esempio quindi pari a 4.000 euro;
- II rata entro il 30 novembre; pari al 60% dell’importo; nell’esempio quindi pari a 6.000 euro.
L’anno successivo pagherai il saldo.
Soggetti
Sono soggetti passivi e quindi tenuti al pagamento dell’IRES:
- Le società di capitali, quindi le srl, le srls, le srl con socio unico, le spa, le sapa);
- Le società europee;
- Gli enti pubblici e privati, commerciali e non commerciali;
- Le cooperative;
- Enti e società non residenti in Italia (in tal caso pagano l’IRES anche le società di persone, se sono non residenti);
- I trust.
Soggetti esclusi
Non pagano l’IRES:
- Gli organi statali;
- I comuni;
- Le province e le regioni;
- I consorzi tra enti locali;
- Le associazioni che gestiscono proprietà pubblica;
- Le associazioni di volontari del sangue;
- Le associazioni che lavorano a progetti di interesse storico, culturale o artistico specificati da apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Deduzione IRAP
Se oltre all’IRAP paghi anche l’IRES, nel momento in cui paghi quest’ultima puoi usufruire di una deduzione pari a:
- Il 10% dell’IRAP pagata, se nel bilancio vi sono interessi passivi (art. 6 del D.L. 185/2008);
- Una deduzione analitica se il costo del lavoro è superiore al 90% del valore della produzione.
Esempio di calcolo con deduzione IRAP 10%
Nell’esercizio 2019 hai pagato 1.000 euro di IRAP, quindi puoi portare in deduzione 100 euro (10% di 1.000). La base imponibile IRES che hai calcolato dal bilancio di esercizio è pari a 5.000 euro. Quindi, prima di calcolare l’IRES devi sottrarre 100 euro da 5.000.
Dovrai infine calcolare l’IRES su 4.900 euro (5.000 – 100)
= 24% di 4.900 euro = IRES dovuta
Erogazioni liberali
L’articolo 100 del TUIR prevede per l’impresa la possibilità di dedurre ai fini IRES, le erogazioni liberali a favore di persone giuridiche che operano in ambito:
- Educazione;
- Istruzione, quindi Università e scuole;
- Assistenza sociale e medica;
- Ricreativo;
- Religioso e di culto.
Tale soggetto beneficiario può anche svolgere attività commerciale, purché sia residuale rispetto all’attività principale a scopo sociale (Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 386/E/2008).
Compensazione credito
Se al momento del calcolo del saldo IRES, verifichi di averne pagata più di quanto dovuto, significa che sei a credito IRES. A questo punto puoi:
- Chiedere un rimborso all’Agenzia delle Entrate;
- Compensare il credito IRES con un altro debito fiscale.
Il codice tributo da usare nel modello F24 per indicare il credito a compensazione è lo stesso usato nel pagamento del saldo IRES, quindi il codice tributo 2003.
È ammessa la compensazione:
- Verticale, ossia puoi pagare un debito IRES con un credito IRES, per esempio quello dell’anno precedente;
- Orizzontale, ossia con un credito IRES puoi compensare anche imposte diverse, come per esempio l’IVA (Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 68/E/2017).