La residenza fiscale è un tema molto discusso perché è di importanza fondamentale per determinare dove un soggetto deve pagare le tasse. I cittadini italiani che risiedono all’estero, in Europa o nel resto del mondo, sono iscritti a un apposito registro in cui è segnata la nuova residenza oltre i confini italiani.

In questa guida completa sull’iscrizione AIRE ti spiego cos’è e come funziona, come fare per presentare richiesta online o recandoti di persona in consolato, come verificare l’avvenuta iscrizione, se è retroattiva, se è obbligatoria, le sanzioni previste ed infine ti indico i vantaggi e gli svantaggi della tua residenza all’estero.

Cos’è e come funziona

AIRE significa Anagrafe Italiani Residenti all’Estero ed è un registro contenente il nome di tutti i cittadini italiani che hanno la residenza all’estero, in Europa oppure in paesi extracomunitari, per un arco di tempo maggiore di 12 mesi. Il registro è stato introdotto nel 1990, con la Legge n. 470/1988 e il successivo D.P.R. n. 323/1989.

L’iscrizione è attiva per qualsiasi Paese: Regno Unito, Londra, Germania, Francia, Polonia, Svizzera, Spagna, Malta, USA, Asia, Africa, quindi in qualunque nazione estera tu risieda.

Non devi iscriverti all’AIRE se:

  • Risiederai all’estero per meno di un anno;
  • Sei un lavoratore stagionale e quindi sarai all’estero per meno di un anno;
  • Sei un dipendente pubblico in servizio all’estero;
  • Sei un docente, dirigente o altro personale scolastico inviato all’estero per motivi di lavoro;
  • Sei un militare impegnato presso una sede NATO estera.

Tasse

Doppia tassazione: come evitarla

Hai percepito dei redditi all’estero e ti stai chiedendo se devi pagare le tasse lì nel Paese dove risiedi, oppure devi fare la dichiarazione dei redditi in Italia, oppure in entrambi.

Il posto in cui devi pagare le tasse dipende dalla tua residenza:

  1. Se hai la residenza in Italia: devi pagare le tasse in Italia.
  2. Se hai la residenza all’estero: prima di essere sicuro che non devi pagare le tasse in Italia, occorre chiarire alcuni aspetti.

Residenza fiscale all’estero

Se hai la residenza fiscale nel Paese estero e produci reddito all’estero, non devi versare tasse in Italia. Essendo residente fiscale nel Paese estero, è lì che rispondi fiscalmente, non in Italia.

Sei considerato residente fiscalmente all’estero se vi risiedi per più della metà dell’anno (precisamente per più di 182 giorni) e lì si trovano i tuoi interessi principali, ossia famiglia e lavoro. In questa situazione sei fiscalmente residente all’estero e in Italia non sei chiamato a pagare le tasse sui tuoi redditi prodotti all’estero.

Come fare

Per avvisare l’Italia che sei residente all’estero, devi iscriverti all’AIRE, attraverso uno di questi metodi:

  1. Recandoti presso un consolato italiano presente in quel Paese;
  2. Inviando un apposito modulo al consolato italiano presente in quel Paese, tramite posta ordinaria;
  3. Inviare il modulo tramite PEC;
  4. Online, tramite il servizio gestito dal Ministero degli Esteri. Dal sito puoi scaricare e compilare il modulo di iscrizione.

Qui trovi l’indirizzo di tutti gli uffici consolari italiani nel mondo, con relativi recapiti (email e numero di telefono).

Hai un’altra possibilità: prima di espatriare, puoi andare presso il tuo Comune di residenza e dichiarare che stai per trasferirti all’estero. In questo caso però, quando arrivi nel tuo Paese estero, entro tre mesi devi andare in Comune e chiedere la nuova residenza lì.

Iscrivendoti all’AIRE, hai dichiarato di essere fiscalmente residente all’estero e in effetti lo sei, perché vi risiedi per almeno 183 giorni l’anno e hai lì il centro dei tuoi interessi.

Attenzione

Non pensare di fare il furbo iscrivendoti all’AIRE per non pagare le tasse in Italia. Anche se ti iscrivi all’AIRE, ma poi non è vero che per almeno 183 giorni annui sei fuori, allora la tua residenza fiscale è italiana e quindi il fisco italiano può pretendere le dovute tasse!

Riassumendo

Non basta la sola iscrizione AIRE a stabilire la tua residenza fiscale, quello che stabilisce la tua residenza fiscale effettiva è proprio la realtà dei fatti: la tua presenza all’estero per almeno 183 giorni all’anno e il fulcro dei tuoi interessi all’estero.

Obbligatoria

Come stabilito dalla Legge 470/1988, l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria. Facciamo però un esempio.

Esempio

Vivi all’estero ma non ti sei iscritto all’AIRE. Se la tua residenza fiscale è all’estero (ossia ci vivi per più di 183 giorni all’anno e hai la sede principale dei tuoi interessi) e in Italia non hai più nulla, lo stato italiano non può pretendere le tasse per redditi da te prodotti all’estero, perché appunto la tua residenza fiscale non è più in Italia.

Ma siccome non hai comunicato nulla all’AIRE, lo stato italiano potrebbe contattarti e chiederti informazioni: a questo punto sarai tu a dover fornire prove che risiedi all’estero, per esempio mostrando le bollette delle utenze della casa dove vivi, l’iscrizione a scuola dei tuoi figli, il tuo contratto di lavoro ecc. In quel caso lo stato italiano riconoscerà che effettivamente sei fiscalmente residente all’estero e ti iscriverà automaticamente all’AIRE, visto che tu non lo hai fatto prima.

Sanzioni

La mancata iscrizione all’AIRE non comporta di per sé alcuna sanzione. Se non ti iscrivi all’AIRE, ma lo stato italiano in un modo o nell’altro viene a sapere che sei all’estero e dove, ti iscrive automaticamente nel registro AIRE, anche senza una tua precisa comunicazione.

Tuttavia, la mancata iscrizione all’AIRE potrebbe portati dei grattacapi, come ti spiegato sopra: potresti essere chiamato a provare la tua residenza estera, con fatti e documenti idonei.

Retroattiva

Decorrenza

La data di decorrenza dell’iscrizione in Aire è quella del momento in cui ne hai fatto richiesta di iscrizione. Ciò significa che l’iscrizione all’AIRE non è retroattiva (art. 7 D.P.R.  323/1989).

Esempio

Vivi da 5 anni a Londra ma solo oggi hai presentato richiesta di iscrizione all’AIRE. La data di iscrizione all’AIRE parte da oggi e non da 5 anni prima. Anche se, all’ufficio consolare sei comunque tenuto a dichiarare da quanti anni risiedi lì.

Come controllare

Verifica

Hai fatto richiesta di iscrizione all’AIRE, per sapere se sei stato iscritto all’AIRE non c’è, al momento, un sito internet o un modulo unico di consultazione. Ogni Comune infatti tiene il registro AIRE: quando tu fai la richiesta di iscrizione, il consolato la spedisce al Comune di tua ultima residenza in Italia.

Il Comune, quando espleta la pratica, ti invia un’email di avvenuta iscrizione all’AIRE. Se non hai ancora ricevuto la mail di conferma, per fare le opportune verifiche devi contattare il tuo comune di ultima residenza in Italia.

Vantaggi e svantaggi

Cosa comporta

Se ti iscrivi all’AIRE:

  1. L’ufficio consolare sa che ci sei e può aiutarti, per qualsiasi cosa, come per esempio per chiedere la carta di identità, per rinnovare il passaporto o per altri documenti;
  2. Puoi votare tramite posta, sia in caso di elezioni che di referendum;
  3. Puoi celebrare il tuo matrimonio;
  4. Puoi chiedere la trascrizione di atti di stato civile.

Svantaggi

Se ti iscrivi all’AIRE, ci sono i seguenti contro:

  1. Perdi il diritto al medico di base e all’assistenza ospedaliera. Non perdi comunque il diritto all’assistenza o ricovero urgente;
  2. Se possiedi un auto italiana, dopo sei mesi devi immatricolarla nello stato estero di residenza;
  3. Se ti scade la patente, devi rinnovarla nel Paese estero.