Se ti mancano pochi anni alla pensione, ma ti senti stanco, non ce la fai più ad andare a a lavorare, vorresti dedicarti pienamente alla famiglia, alle tue passioni e i tuoi hobby, allora puoi chiedere alla tua azienda di andare in isopensione, fino a 7 anni prima della data prevista per la pensione classica.

In questa guida sull’isopensione ti spiego cos’è e come funziona, quali sono i requisiti necessari affinché tu possa averne diritto, come si calcola l’importo a cui hai diritto mensilmente, come fare domanda ed infine alcune considerazioni sulla convenienza (o meno) di questa opportunità.

Cos’è e come funziona

L’isopensione (detta anche assegno di esodo) è un istituto introdotto dalla Legge Fornero, che ti permette di andare in pensione 7 anni prima, se si raggiunge il consenso tra:

  • Lavoratore;
  • Azienda datrice di lavoro;
  • Sindacato.

Puoi aderire a questo istituto se ti mancano 7 anni alla pensione di vecchiaia, ma anche alla pensione anticipata. Chiaramente, i 7 anni sono un limite: puoi chiedere l’isopensione anche se te ne mancano 6, 5, 4 e così via.

Requisiti

Puoi chiedere l’isopensione solo se sussistono contemporaneamente queste condizioni:

  • Sei dipendente a tempo indeterminato, dipendente del settore privato o dipendente pubblico;
  • Mancano non più di 7 anni al maturamento dei requisiti contributivi e anagrafici per ottenere la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata;
  • L’azienda per cui lavori ha più di 15 dipendenti.

Esempio 1

Nel 2019, teoricamente puoi aderire alla pensione se hai 60 anni e 6 mesi di età, perché matureresti la pensione di vecchiaia nel 2016 a 67 anni e 6 mesi di età.

Esempio 2

Nel 2019, puoi aderivi anche se hai 39 anni e 9 mesi di contributi, poiché nel 2026 matureresti 43 anni e 9 mesi di contributi idonei per andare in pensione anticipata.

Dunque, per X anni percepirai l’isopensione, dopodiché passerai alla classica pensione di vecchiaia o anticipata. Il passaggio da isopensione a pensione di vecchiaia (o anticipata) non è automatico! Quindi in tempo utile poi, dovrai occuparti di fare domanda di pensione all’INPS.

Calcolo

Come si calcola l’isopensione

Il valore spettante è uguale all’importo della pensione che ti spetta al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Questo non significa che l’isopensione è esattamente uguale alla pensione che prenderai fra X anni. Assolutamente no: il valore dell’isopensione infatti, è un po’ più basso. Questo perché il calcolo viene fatto sulla base dei contributi versati nel momento in cui vai in isopensione. Ecco un esempio per capire come si calcola.

Esempio

Ti mancano 5 anni per avere la pensione di vecchiaia. Al momento hai 32 anni di contributi e decidi di chiedere l’isopensione. Ebbene, l’assegno di isopensione a cui hai diritto, viene calcolato sui 32 anni di contributi, quindi sugli anni che hai effettivamente svolto fino ad ora.

La nota positiva però, è che dopo 5 anni, quando la tua isopensione si trasformerà in pensione di vecchiaia, avrai diritto a una pensione calcolata non più su 32 anni di contributi, ma su ben 37 (ossia 32 di contributi reali + 5 di contributi maturati durante l’isopensione).

Durante gli anni in cui percepisci l’isopensione infatti, continui a maturare i contributi e, al momento della pensione di vecchiaia (o anticipata), l’importo aumenta.

In conclusione, al momento dell’isopensione avrai un assegno leggermente più basso rispetto a quello che percepirai al momento della pensione classica.

Durante l’isopensione, hai diritto anche alla tredicesima, ma non alla quattordicesima.

Conviene

A questo punto sorge spontanea la domanda: quanto conviene andare in isopensione, considerando che l’importo è più basso rispetto alla pensione che spetterà tra x anni?

Prima di giungere a conclusioni affrettate, bisogna fare alcune considerazioni. È vero che l’importo dell’isopensione è inferiore, ma non di molto, considerando che si tratta di pochi anni che mancano alla pensione vera e propria. La decurtazione poi, sarà più piccola se mancano meno anni.

L’assegno sarà quasi identico alla pensione, se ti manca solo un anno; sarà magari un po’ più basso se ti mancano 2, 3, 4, 7 anni alla pensione. A questo punto quindi, il calcolo da fare è un altro: considerando che l’importo è solo di poco inferiore alla pensione normale, tu potrai finalmente dedicare il tuo tempo agli hobby, alla famiglia, alle amicizie in maniera completa.

Altro vantaggio è che quell’importo ridotto non sarà per sempre: nel momento in cui la tua isopensione diventa pensione classica, l’importo dell’assegno aumenta e quindi non ci perdi nulla.

Come fare domanda

Prima di tutto devi parlare con il tuo datore di lavoro. Dopo che siete giunti a un accordo, il datore di lavoro deve:

  • Inviare all’INPS apposita domanda, tramite il modulo SC77;
  • Presentare, sempre all’INPS, apposita fideiussione bancaria a garanzia dei suoi impegni verso il lavoratore e verso l’INPS stessa.

Dunque, è l’azienda presso cui lavori che si occupa di presentare domanda e portare a termine tutto l’iter.