Quando si fa un acquisto, sovente si trovano varie diciture sui cartelli di vendita: IVA compresa, + IVA, IVA esclusa o inclusa, IVA esposta. Il problema del calcolo delle tasse nasce dal fatto che mentre alcune diciture sono chiarissime, altre lo sono meno.

In questa guida completa sull’IVA esposta ti spiego cos’è e cosa vuol dire, se si intende che è compresa nel prezzo o no, come effettuare la registrazione di fatture intracomunitarie con IVA esposta, quando è detraibile ed infine come acquistare un’auto con IVA ridotta grazie alla Legge 104.

Cos’è e e cosa vuol dire

Significato

Il termine IVA esposta si trova non di rado negli annunci di vendita online, ma non tutti sono a conoscenza del significato di questi termini, anche perché tocca soprattutto coloro che hanno una partita IVA, come imprenditori o liberi professionisti.

Se quindi hai trovato un bene con la scritta a fianco al prezzo che indica IVA esposta, questa è un’informazione che aiuterà sopratutto chi ha una partita IVA. Ma questo non significa che tu non possa comprare quel bene, assolutamente puoi comprarlo!

Al giorno d’oggi risparmiare è d’obbligo e proprio per questo motivo molti scelgono di acquistare dei beni usati, che si tratti di appartamenti, auto, mobili, elettrodomestici. Internet poi aiuta molto in tal senso, visto che ormai gli e-commerce sono tantissimi e vendono le più disparate merci.

Supponiamo che tu abbia deciso di acquistare un’auto usata e che il prezzo di vendita sia “12.200 euro IVA esposta”. Il significato è molto semplice: significa che nei 12.200 euro l’IVA è già compresa nel prezzo, quindi paghi 10.000 euro di auto usata e 2.200 euro di IVA.

Questa dicitura è molto importante per chi ha una partita IVA, perché conoscendo il prezzo con IVA e senza IVA può fare bene i suoi calcoli poiché come sappiamo, ha la possibilità di scaricare l’IVA. Questo non significa che se non hai partita IVA tu non possa comprare quell’auto: a meno che l’annuncio non indichi chiaramente che può essere venduta solo a chi ha la partita IVA, tu puoi benissimo comprarla.

Legge 104

Ai sensi della Legge 104/92, le persone disabili che acquistano un’auto hanno diritto alle seguenti agevolazioni:

  • Detrazione IRPEF del 19% da fare valere in fase di dichiarazione dei redditi. Se quindi per esempio compri un’auto e la paghi 10.000 euro, con la dichiarazione dei redditi hai diritto al 19% di rimborso, ossia 1.900 euro;
  • Esenzione del bollo auto, non sei quindi tenuto a pagare la tassa di circolazione;
  • Esenzione della tassa di trascrizione quando ti intesti l’auto;
  • IVA ridotta al 4%.

Supponiamo quindi che ti rechi in un concessionario e trovi un’auto che ti piace. Il prezzo di vendita è di 12.200 euro IVA esposta, quindi significa che l’IVA è già compresa nel prezzo: 10.000 euro è il costo dell’auto e 2.200 euro è l’IVA, chiaramente ordinaria e al 22%. Essendo tu disabile, hai diritto di pagare l’IVA ridotta al 4%, per cui per te il prezzo sarà di 10.400 euro (10.000 prezzo dell’auto + 4% di 10.000).

Fatture intracomunitarie

Registrazione

Il regime del reverse charge prevede che, in caso di acquisti e vendite tra soggetti IVA residenti nei Paesi Comunitari, il venditore deve redigere la fattura senza IVA. È poi il compratore stesso che, una volta ricevuta la fattura, la integra con l’aliquota IVA prevista nel proprio Paese e quindi la versa direttamente al fisco. Quindi, se sei titolare di partita IVA e compri un bene o un servizio all’estero, il fornitore deve consegnarti una fattura senza IVA, sarai poi tu a integrarla.

Esempio

Se compri un’auto da un’azienda tedesca o spagnola, deve essere senza IVA. Poi integrerai tu la fattura con l’IVA italiana.

A volte succede per errore o per un disallineamento tra leggi nazionali, che il fornitore ti consegni una fattura con IVA esposta, quindi indicando l’IVA, cosa che non avrebbe dovuto fare perché la fattura avrebbe dovuto essere senza IVA. A quel punto le cose da fare sono due:

  1. Avvisi immediatamente il fornitore e fai emettere una nuova fattura o una nota di credito;
  2. Ti rassegni, perché magari ti risulta complicato o impossibile contattare il venditore. A questo punto devi comunque integrare la fattura con l’IVA italiana (Circolare Agenzia delle Entrate n. 28/2011, § 1.4).

Sul lordo o sul netto

A questo punto bisogna cercare di capire se calcolare l’IVA sul lordo (quindi su costo + IVA) oppure solo sull’imponibile. La risposta è una sola: dipende dalla tua scelta o meno di chiedere il rimborso al fisco estero per l’IVA che il fornitore ti ha applicato in fattura:

  1. Se decidi di chiedere al fisco estero il rimborso dell’IVA addebitata in fattura, allora devi calcolare l’IVA italiana solo sull’imponibile;
  2. Se decidi di non chiedere al fisco estero il rimborso dell’IVA addebitata in fattura, allora devi calcolare l’IVA italiana sul totale, quindi su imponibile + IVA estera (Agenzia delle Entrate, circolare n. 25/2010).

La scelta è abbastanza ovvia: chiunque tenterebbe di chiedere il rimborso al fisco estero. Tuttavia bisogna considera che non è sempre facile comunicare con le autorità estere, specialmente se non si conosce la lingua, i moduli da compilare per il rimborso e le altre procedure burocratiche.

Suggerimento

In caso di grandi importi, non ti conviene rinunciare al recupero dell’IVA pagata, per cui rivolgiti a un tributarista esperto in fisco internazionale.

Compresa nel prezzo

Se stai comprando un bene, un’auto nuova o usata e nel cartellino del prezzo è indicato IVA esposta, in italiano vuol dire che l’IVA è esposta nel prezzo, quindi già compresa nel prezzo, per cui non vanno aggiunti altri costi fiscali: il prezzo è già comprensivo di IVA.

Purtroppo però, a quanto pare a volte l’italiano è un’opinione e quindi capita che qualche concessionario dica che IVA esposta significa che l’IVA va aggiunta a parte. Quindi, il consiglio è sempre quello di chiedere al venditore se si intende che l’IVA è già compresa nel prezzo oppure no.

Puoi trovare la dicitura IVA esposta su qualsiasi tipo di auto:

  1. Nuova;
  2. Usata;
  3. Aziendale;
  4. A km 0.

Detraibile

IVA esposta significa che essa è detraibile. Si tratta di un argomento che interessa solo il compratore che è titolare id partita IVA, perché può “scaricare” l’IVA pagata.

Esempio

Compri un’auto di 12.200, di cui 2.200 di IVA. Siccome sei titolare di partita IVA, questi 2.200 euro puoi usarli per compensare l’IVA a debito, quindi in realtà questi 2.200 euro li ottieni indietro. In conclusione, è come se la macchina la pagassi 10.000 euro.