Lo sfruttamento dei minori é una piaga che colpisce ancora oggi, ragazzi e bambini in svariate parti del mondo. Allo scopo di arginare questo fenomeno, negli anni 40, quando dopo la guerra fu redatta la Costituzione, fu sancito che l’età minima per accedere al mondo del lavoro fosse stabilita dalla legge.

A tal proposito, l’art. 3 della L. n. 977/1967 e successive modifiche, ha stabilito che l’età minima per lavorare é fissata al momento in cui il ragazzo ha finito la scuola dell’obbligo e non può essere inferiore a 15 anni. Si può quindi iniziare a lavorare anche a 16 anni. Il lavoratore 16enne, che decide di lavorare, così come l’azienda che lo assume, devono attenersi a determinate regole. Vediamo quali.

Ragazzo

Contratto di lavoro: il rapporto deve essere regolato con un contratto, nel quale siano chiariti i compiti, il compenso, durata del lavoro. Siccome si tratta di un contratto con un minorenne, esso deve essere controfirmato anche dai genitori. Diffida assolutamente da coloro che ti propongono lavori senza contratto, magari promettendo guadagni facili e veloci!

Orario di lavoro: puoi lavorare fino alle 22 di sera. Puoi quindi anche lavorare per alberghi, bar o ristoranti, purchè venga rispettato tale orario. Anche durante l’estate, se decidi di lavorare, l’orario che il contratto deve rispettare è sempre alle 22.

L’orario di lavoro inoltre, non può superare quello degli altri collaboratori dell’azienda e non può comunque superare le 9 ore al giorno. In generale, il lavoro notturno e domenicale è vietato ai minorenni, ma sono previste delle eccezioni, per le quali puoi informarti presso il tuo sindacato o l’ispettorato del lavoro ella tua zona.

Alcuni lavori sono vietati ai minori di anni 18: per esempio i lavori da fare con macchine, attrezzi o sostanze pericolosi o dannosi.