Il profumo di brioche appena sfornate la mattina presto, il canto di un artista di strada accompagnato dalla filarmonica e il sole che tramonta dietro alla Torre Eiffel, sono solo alcuni dei tratti distintivi di Parigi che ti fanno innamorare della città e ti innescano l’idea di andarci a vivere. Ma prima di andare a vivere in Francia è meglio ragionarci bene.
In questa guida completa su come lavorare in Francia ti spiego quali sono i pro e contro di vivere in questo paese, quali sono le lingue ufficiali parlate, quali sono i permessi e i documenti necessari per lavorare, quali sono le professioni più ricercate, dunque quali sono i siti internet sui quali candidarti alle posizioni aperte.
Conviene vivere
Come l’Italia, la Francia sta vivendo un periodo di crisi economica da cui stenta a uscire. Tuttavia mantiene ancora la nomea di di Paese culturale, di eccellenza, di stato sociale.
Ci sono infatti tanti italiani che vivono già con la famiglia o decidono di emigrare in Francia per rifarsi una vita, perché nonostante la crisi, le possibilità non mancano.Per sapere se questo è davvero il Paese che fa al tuo caso, devi conoscerne i vantaggi e gli svantaggi.
Pro
- Lo standard di vita. In Francia la legge stabilisce il salario minimo, che ammonta a circa 10 euro orari. Considerando che i contratti sono spesso di 35 ore, significa che gli stipendi minimi sono di 1.500 euro al mese (stiamo parlando delle professioni meno qualificate, che appunto prendono il minimo);
- Arte e cultura invidiabili. Nell’immaginario collettivo, il fascino francese è intramontabile: i musei, le suggestioni letterarie, lo stile di vita, il cibo, la cultura bohémien, sono fattori invidiati da tutto il mondo;
- L’efficienza pubblica. La Francia vanta una pubblica amministrazione funzionante e attiva, l’area è ben coperta da mezzi pubblici e treni che viaggiano regolarmente;
- La lingua. E’ inutile negarlo: il francese ha parecchie similitudini con l’italiano e quindi non è particolarmente difficile apprendere la lingua.
- L’istruzione. In Francia ci sono molte scuole e università di primo livello, a prezzi più che accessibili rispetto a quelle di altre nazioni;
- Gli stage. In Francia gli stage non sono l’ennesimo escamotage per sfruttare giovani alle prime esperienze: dopo due mesi l’azienda deve riconoscergli un salario (chiamato “gratification”) e spesso gli stage si trasformano in contratti di lavoro.
Contro
- Gli stipendi non sono altissimi. La legge stabilisce il salario minimo (circa 1.500 euro al mese), che è comunque più basso rispetto ad altri Paesi del Nord Europa;
- Il costo della vita è più alto che in Italia, ma comunque abbastanza rapportato a quanto si guadagna (tranne che a Parigi, una delle città più care al mondo);
- Vivere a Parigi è carissimo. Anzi, quasi proibitivo, ma ci sono tante altre città ugualmente interessanti e più economiche, come Bourdeaux, Marsiglia, Lione, Nizza. Nella Francia del Sud la vita è leggermente meno costosa rispetto al Nord;
- Il tasso di disoccupazione è più alto rispetto ad altre nazioni Europee. In Italia è pari al 35%, in Francia arriva quasi al 10%. E’ molto più basso rispetto all’Italia, ma non scende al 5% di altri Paesi come Germania e Inghilterra (dove è pari solo al 5%);
- L’inglese non è sufficiente. Mentre nella maggior parte delle nazioni europee, conoscere l’inglese è sufficiente per entrare nel mondo del lavoro, i francesi amano estremamente la propria cultura e difficilmente accettano di lavorare con persone che non parlano la lingua;
- Le assicurazioni obbligatorie. In Francia ci sono due assicurazioni che dovrai stipulare: quella sugli incendi (per la casa) e quella sanitaria, perchè lo Stato non copre tutte le spese. Alcuni datori di lavoro ne stipulano una per i propri dipendenti, ma non è obbligatorio e quindi non avviene sempre. Un’assicurazione sanitaria costa sui 700 euro l’anno.
Conclusioni
Forse non ci sono forti e particolari motivi per trasferirsi e vivere definitivamente in Francia, soprattutto sapendo che altre nazioni offrono di più sotto il profilo economico e lavorativo.
Emigrare in Francia però, potrebbe essere più una scelta sentimentale: la relativa vicinanza all’Italia, la somiglianza dell’italiano al francese, il fascino intramontabile della sua cultura, sono le motivazioni che potrebbero convincerti a fare quest’esperienza, definitiva o temporanea.
Quali lingue si parlano
I francesi sono molto legati alla propria storia, cultura e lingua. Molto difficilmente accettano di lavorare con persone che non parlano un buon francese. Trasferirsi e lavorare in Francia senza parlare la lingua, è quindi praticamente impossibile. Neanche la perfetta conoscenza dell’inglese è considerata un valore se non parli anche inglese.
Il governo francese e il sistema scolastico, nel tempo hanno perfino scoraggiato l’uso delle varie lingue locali (come ad esempio il fiammingo, oppure il francoprovenzale) e sebbene in alcune scuole siano ancora insegnate (insieme alle lingue straniere), il francese è l’unica lingua ufficiale e le minoranza linguistiche sono accettate con riluttanza.
Permesso
Italiano o cittadino UE
Non hai bisogno né del visto né del permesso di soggiorno. Basta portare con te la tua carta di identità o il passaporto. Se hai intenzione di rimanere a lungo o trasferirti definitivamente, l’unica cosa che devi fare è registrare la tua residenza presso il Comune francese in cui vivi. Nulla di più semplice.
Cittadino Extra UE
Se sei un cittadino extracomunitario e hai il permesso di soggiorno italiano, puoi recarti in Francia senza chiedere ulteriori documenti, solo se intendi rimanere per un massimo di tre mesi. Se superi questa soglia temporale, allora occorre distinguere due casi:
- Il tuo permesso di soggiorno riporta la dicitura “Soggiornante di lungo periodo”, una volta arrivato in Francia devi chiedere il permesso di soggiorno in Prefettura (carte de séjour);
- Il tuo permesso di soggiorno non riporta la dicitura “Soggiornante di lungo periodo”. In questo caso, prima di partire per la Francia devi presentarti al consolato francese in Italia e chiedere il visto. Una volta arrivato in Francia devi chiedere il permesso di soggiorno (carte de séjour) in Prefettura (Préfecture de Police).
Documenti
Se sei italiano o cittadino Europeo, per andare in Francia, per breve o lungo periodo, hai bisogno solo del tuo documento di identità o del passaporto.
Se sei cittadino extracomunitario, hai bisogno di:
- Permesso di soggiorno, se possiedi una carta di soggiorno italiana di lungo periodo;
- Visto e permesso di soggiorno, se la tua tua di soggiorno italiana non è di lungo periodo.
Il permesso di soggiorno va chiesto alla Préfecture de Police o Sous Préfecture, a cui devi presentare i seguenti documenti necessari:
- Copia del passaporto e del permesso di soggiorno italiano;
- Documenti che attestino la tua capacità di mantenerti economicamente (contratto di lavoro, pensione, ecc.);
- Contratto di assicurazione sanitaria;
- Certificato medico. Non basta un certificato qualunque: devi chiederlo all’OMI (office des migrations internationales) o all’Ambasciata Francese;
- Se sei uno studente devi presentare l’attestato di iscrizione a una scuola, corso o Università francese.
Attenzione
I documenti devono essere in francese. Se non lo sono, devi consegnare una traduzione certificata degli stessi (puoi rivolgerti ai traduttori certificati del Tribunale).
Mestieri
La disoccupazione in Francia è molto più bassa rispetto all’Italia (10% contro il 35% italiano), non è difficile trovare lavoro. Le professioni più richieste sono le seguenti:
- Ingegnere informatico. Non è una novità. Sviluppatori web e ingegneri informatici sono richiestissimi persino in Italia. Ma è all’estero che questi professionisti riescono a sbarcare il lunario. In Francia un informatico con esperienza ha un forte potere contrattuale e spesso ottiene subito un contratto a tempo indeterminato. Gli stipendi partono da 1.900 euro al mese per arrivare anche a 2.800 per i profili più specializzati;
- Ingegnere meccanico. La Francia è anche la patria di case automobilistiche di successo e gli ingegneri meccanici sono molto richiesti e ben pagati. Lo stipendio parte dai 1.00 fino a 3.000 euro al mese;
- Artista. La Francia è una nazione dove l’arte è il perno della cultura. Ogni anno migliaia e migliaia di turisti visitano teatri, cinema, opere e sono molto richiesti ballerini, coreografi, musicisti di talento. In questo caso gli stipendi dipendono molto dal talento e dalla notorietà dell’artista: si può partire da 2.000 euro al mese fino ad arrivare a migliaia di euro per gli artisti più conosciuti;
- Infermiere. Ma anche radiologi, tecnici di laboratorio. Lo stipendio parte da 1.600 euro al mese, ma aumenta con i turni extra;
- Figure commerciali. Dal manager all’addetto vendita, è un settore molto proficuo in Francia. Maggiore è l’esperienza, maggiori sono le possibilità di avere incarichi di responsabilità e uno stipendio maggiore;
- Cuoco. La Francia, come l’Italia, vanta una tradizione culinaria di alto livello. Non per niente la cucina francese è riconosciuta come alta, raffinata, elegante. Da veri intenditori, i francesi apprezzano molto la cucina italiana e sono quindi molto richiesti chef e cuochi;
- Cameriere. La grande presenza di ristoranti in Francia., fa sì che il mestiere del cameriere sia sempre richiesto. Lo stipendio parte da 1.500 euro al mese (il minimo salariale), ma si può arrotondare con le mance;
- Badante. Come in molti Paesi europei, aumenta la richiesta di colf, badanti, baby sitter che possono occuparsi non solo di signore e signori anziani, ma anche di famiglie benestanti. La paga parte dai 10 euro all’ora.
Offerte di lavoro
Se vuoi lavorare in Francia, sapere l’italiano può essere un vantaggio, purché parli anche il francese. L’italiano o l’inglese, da soli non bastano. I francesi sono un popolo che custodisce gelosamente la sua cultura, le sue tradizioni e la lingua e molto malvolentieri lavorano con qualcuno che non parli (bene) la loro lingua.
Un esempio eclatante: mentre in Italia molti termini inglesi sono diventati di uso comune, in Francia no, persino “computer” si dice “ordinateur”.
Ecco una lista di siti per trovare lavoro in Francia:
Siti governativi:
Siti non governativi:
Per gli stage, che in Francia rappresentano un’interessante opportunità per entrare nel mondo del lavoro, consulta: