Vivi in un paese estero e ti piacerebbe lavorare nel Belpaese? Sei un cittadino che fa parte della Comunità Europea? In qualità di cittadino europeo, hai libertà di ingresso e di occupazione nel nostro paese, senza dover chiedere particolari documenti. Anche se sei extracomunitario puoi trovare lavoro in Italia, seguendo l’iter stabilito dalla legge.

In questa guida completa su come lavorare in Italia ti spiego come fare, quali documenti servono, sia che ti trovi già in Italia, sia che ti trovi ancora nel tuo paese di origine, come chiedere il visto per motivi lavorativi, come chiedere il permesso di soggiorno, infine quando è possibile assumere uno straniero senza permesso di soggiorno o senza residenza in Italia.

Come fare

L’Italia purtroppo ha un problema grave sia per i giovani che per i meno giovani: la crisi del mercato del lavoro. Trovare un’impiego non è più facile come poteva esserlo negli anni 80 (se lo fosse mai stato). Al giorno d’oggi i giovani che hanno delle ambizioni decidono di trasferirsi all’estero, perché l’Italia ha poco o nulla da offrire.

Le misure lanciate dal M5S, tra cui il reddito di cittadinanza e la conseguente ricerca di lavoro attraverso i Centri per l’Impiego, si sta rivelando una chimera: sempre più i fatti di cronaca di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza e poi lavorano in nero. Centri per l’Impiego che non riescono a trovare lavoro, perché lavoro non ce n’è. E quello che c’è è sottopagato.

Ovviamente non stiamo facendo di tutta l’erba un fascio. Ci sono realtà che ancora hanno molto da offrire, come la città di Milano, che mantiene il suo status di centro lavorativo, industriale e tecnologico. La situazione non è rosea dappertutto, sopratutto al sud sono sempre più i giovani che decidono di emigrare al nord o all’estero.

Ciò nonostante, mentre noi italiani fuggiamo all’estero, ci sono stranieri che si trasferiscono in Italia in cerca di lavoro, delle volte per fare quei lavori che gli italiani non vogliono più. Triste verità o situazione temporanea? A questo non sappiamo rispondere, ma possiamo almeno dare tutte le indicazioni agli stranieri che desiderano venire a lavorare qui.

Documenti

Se sei un cittadino europeo, per lavorare in Italia basta la tua carta di identità. In qualità di europeo non hai bisogno di visto o permesso di soggiorno. Puoi stare in Italia quanto vuoi, iniziare a lavorare come dipendente oppure aprire una partita IVA.

Se sei cittadino extracomunitario invece, servono alcuni documenti, la situazione è diversa a seconda che tu sia:

  1. Già in Italia;
  2. All’estero, e hai intenzione di venire a lavorare in Italia.

Sei già in Italia

Se sei già in Italia, per cercare un lavoro e farti assumere, è necessario avere il permesso di soggiorno. Esiste il permesso di soggiorno per vari motivi: per ricongiungerti a un tuo familiare europeo, per motivi familiari, per motivi di lavoro, studio o per motivi umanitari.

Questi sono solo alcuni dei motivi per ottenere il permesso. Tra questi, come hai appena letto, c’è anche la richiesta di permesso di soggiorno per motivi lavorativi: che tu voglia aprire la partita IVA o cercare lavoro come dipendente. Il permesso di soggiorno si chiede in Prefettura, presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione. A questa pagina puoi scoprire tutto ciò che occorre per richiedere la carta di soggiorno.

Attenzione

Se hai un permesso di soggiorno turistico o per brevi periodi, non puoi lavorare.

Una volta in possesso del permesso di soggiorno devi solo esibirlo al tuo datore di lavoro che intende assumerti. Quest’ultimo poi si occuperà di inviare al Centro per l’Impiego competente il modello UNILAV. Ma tu non devi fare nulla, se ne occupa l’azienda che ti assume.

Se sei ancora all’estero

Un datore di lavoro che vuole assumere uno straniero, che sia a tempo determinato, indeterminato o stagionale, deve presentare richiesta di nulla osta presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione presente in ogni Prefettura. Lo sportello effettua le verifiche previste dalla legge e gli rilascia il nulla osta. Contestualmente al rilascio del nulla osta, il datore di lavoro sottoscrive in Prefettura il contratto di soggiorno, ossia un documento firmato in cui si fa garante di un alloggio per l’immigrato e delle spese di rimpatrio se si rendesse necessario.

Entro 6 mesi dal rilascio del nulla osta, lo straniero che si trova ancora al suo paese deve presentarsi al Consolato italiano presso la sua nazione e ritirare il visto di ingresso. A questo punto, avendo il visto, può partire per l’Italia.

Entro 8 giorni dall’arrivo in Italia, deve andare in Prefettura, sempre presso lo Sportello Unico per firmare anch’egli il contratto di soggiorno, ritirare il codice fiscale e fare richiesta di permesso di soggiorno.

Senza permesso di soggiorno

Se sei uno straniero extracomunitario, per poter lavorare in Italia devi avere il permesso di soggiorno. Nessun datore di lavoro può assumerti se sei senza permesso di soggiorno.

In Italia esiste anche il permesso di soggiorno per lavoro stagionale, dedicato alle aziende che svolgono attività a livello stagionale, come nel settore turistico o agricolo. Per ottenere questo tipo di permesso di soggiorno, questa è la procedura:

  1. Il tuo datore di lavoro deve rivolgersi alla Prefettura, allo Sportello Unico Immigrazione e chiedere il nulla osta e sottoscrivere il contratto di soggiorno;
  2. Lo straniero che ancora vive nella sua nazione, si reca quindi al Consolato italiano e ritira il visto. Parte per l’Italia.
  3. Entro 8 gg dall’arrivo in Italia si reca allo Sportello Unico, per firmare anch’egli il contratto di soggiorno, ritirare il suo codice fiscale e italiano e chiedere il permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

Alla successiva stagione in Italia, puoi chiedere allo Sportello la conversione del permesso di lavoro stagionale a permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Il permesso stagionale infatti non è rinnovabile.

Senza residenza

Non hai la residenza in Italia? Se desideri lavorare qui, la tua situazione è diversa a seconda che tu sia un europeo o un extracomunitario:

  1. Se sei un cittadino europeo, per essere assunto in Italia, non c’è bisogno di avere la residenza in un comune italiano. Secondo la legge infatti, i cittadini europei possono muoversi e lavorare liberamente in ogni paese membro e sono considerati come gli italiani. Se stai in Italia per più di mesi, dovrai poi registrarti come residente, quindi andare in Comune e chiedere di formalizzare la tua residenza.
  2. Se sei un cittadino extracomunitario, per essere assunto in Italia devi avere nulla osta richiesto dal datore di lavoro, contratto di soggiorno e permesso di soggiorno (come spiegato nei paragrafi precedenti).