Lavorare in un sindacato significa essere a disposizione e prestare servizio per la tutela della categoria rappresentata. Sono dunque necessari fermi principi etici, nonché spiccate doti relazionali e di negoziazione.

In questa guida completa su come lavorare in un sindacato ti spiego cosa fa un’organizzazione sindacale, qual è il ruolo del sindacalista e come diventarlo, quali sono le altre figure professionali che operano all’interno dell’ente, lo stipendio previsto, il titolo di studio richiesto, i corsi di formazione e infine quali sono le opportunità per chi è senza laurea.

Cosa si fa

Il sindacato è un’organizzazione che rappresenta una determinata categoria e ne tutela gli interessi. Tutti conosciamo ad esempio i sindacati dei lavoratori, ma esistono anche i sindacati dei datori di lavoro, che appunto tutelano gli interessi degli imprenditori (anch’essi sono lavoratori a tutti gli effetti). In genere ogni categoria ha un sindacato che la tutela.

In merito alla tutela dei lavoratori dipendenti, il sindacato opera:

  1. All’interno della stessa azienda, tramite i rappresentanti sindacali aziendali (denominati RSA o RSU);
  2. All’estero dell’azienda, tramite i “sindacati extra-aziendali”.

I soggetti sindacali che lavorano per la tutela dei dipendenti, sono dunque soprattutto due: i rappresentanti aziendali e i sindacati extra aziendali.

Quando c’è una questione da risolvere, per esempio i lavoratori chiedono maggiori diritti, si incontrano tutte le parti sociali: sindacati dei lavoratori, sindacati dei datori di lavoro, anche le stesse aziende qualora possibile. Le parti iniziano la discussione degli argomenti ordine del giorno, allo scopo di arrivare a un accordo.

Se non si arriva a nessun accordo, in genere i sindacati organizzano uno sciopero, a cui i lavoratori interessati possono partecipare. Più o meno è questo, a gradi linee, il lavoro di un sindacato: è portatore degli interessi della categoria.

Cosa fa un sindacalista

Il sindacalista è una figura di mediazione tra lavoratori e azienda che interviene in tre campi:

  1. Contrattazione collettiva;
  2. Tutela dei dipendenti;
  3. Assistenza.

Il sindacalista agisce sia a livello collettivo che individuale. Quindi se l’intera categoria di dipendenti chiede maggiori diritti al datore di lavoro, il sindacalista cerca di contrattare con quest’ultimo. Ma presta la sua assistenza anche al singolo lavoratore.

Esempio

Supponiamo che Tizio chieda un periodo di aspettativa per una questione familiare abbastanza grave e l’azienda non gliela conceda. Tizio ritiene di essere discriminato, in quanto un suo collega l’anno prima aveva chiesto aspettativa per lo stesso motivo e l’azienda l’aveva concessa. In questo caso Tizio può rivolgersi al sindacato, per trovare supporto: il sindacalista analizzerà la sua situazione e, se ci sono margini di trattativa, cercherà un accordo con il datore di lavoro.

Come diventare sindacalista

Se desideri diventare sindacalista, la prima cosa da fare è iscriverti a un sindacato. Sicuramente, prima di poter avanzare la richiesta di lavorare per il sindacato, bisogna frequentarlo, comprenderne gli ideali, le modalità di lavoro, l’imprinting.

Una volta entrato in questo mondo, partecipato agli incontri, puoi chiedere di parlare con un delegato o un responsabile del settore e proporti come sindacalista. In alcune realtà sindacali, per ricoprire questa posizione è prevista la votazione da parte degli iscritti.

Attenzione

Per entrare in un sindacato non devi superare concorsi pubblici: il sindacato infatti non è un ente pubblico.

Altre opportunità lavorative in un sindacato

Se non ci sono posti vacanti come sindacalista, potrebbero esserci altre opportunità, per esempio come operatore di patronato (è la persona che si occupa di presentare il 730, registrare contratti di affitto, ecc.). I patronati infatti sono spesso legati ai sindacati: lavorare in un CAF significa lavorare per il sindacato ad esso collegato.

In un sindacato infatti, non lavora solo il sindacalista. Ecco alcune delle figure che vi operano:

  • Operatore di patronato;
  • Funzionario sindacale neoassunto;
  • Funzionario sindacale senior;
  • Coordinatore di zona;
  • Direttore di patronato;
  • Segretario generale.

A volte chi inizia una carriera in un sindacato non lascia il suo lavoro principale: tipico esempio è quello dei rappresentanti sindacali interni alle aziende. RSA e RSU iniziano dedicando al sindacato il tempo libero. Se a un certo punto l’attività sindacale richiede più tempo, finiscono per dedicarsi solo ad essa.

Suggerimento

Se al momento non ci sono opportunità come sindacalista, valuta anche la possibilità di iniziare con un lavoro diverso, sempre all’interno del sindacato. E’ un modo per inserirti, capire al meglio le dinamiche dell’ente e magari avere maggiori possibilità quando cercheranno la figura che ti interessa.

Stipendio

Per quanto riguarda lo stipendio di chi lavora in un sindacato, non si parla di retribuzioni stratosferiche: gli stipendi sono abbastanza allineati con le altre categorie di lavoratori dipendenti.

A titolo di esempio, la CGIL ha pubblicato un post in cui elenca le retribuzioni previste nella sua organizzazione: si parte dai 1.100 euro netti per l’operatore di patronato che ha appena intrapreso la carriera, e si arriva ai 2.100 euro netti circa di un segretario generale. A questa pagina trovi gli stipendi CGIL, giusto per farti un’idea.

Titolo di studio

Per quanto riguarda il titolo di studio, è di fondamentale importanza avere delle buoni basi di:

  • Diritto del lavoro;
  • Fiscalità;
  • Legislazione nazionale e comunitaria.

Dunque particolarmente indicate sono le lauree in economia, in giurisprudenza, in scienze politiche. Ciò non toglie che anche un laureato in altra materia possa lavorare presso un patronato, se comunque ha buone conoscenze delle materie sopra elencate.

Senza laurea

Per entrare a lavorare in un sindacato, soprattutto per i ruoli più impegnativi sotto il profilo legale e fiscale, avere una laurea rappresenta un indubbio vantaggio.

Tuttavia, anche il diploma di scuola superiore, soprattutto se legato a temi come la fiscalità e il diritto, possono rappresentare valido titolo di studio per intraprendere una carriera all’interno di un ente sindacale.

Suggerimento

Volendo puoi aumentare le tue competenze con un corso ad hoc, dedicato alla formazione di figure professionali che lavorano nei sindacati.

Corso

Sempre più spesso sono gli stessi sindacati, oppure le università, a organizzare corsi di formazione atti a forgiare le figure professionali operanti nei sindacati.

Questi corsi formano figure in grado di:

  1. Lavorare con motivazioni etiche e storiche;
  2. Adeguarsi ai cambiamenti;
  3. Interpretare situazioni e criticità in termini economici e sociali;
  4. Operare in vari contesti, grazie a spiccate competenze relazionali e di negoziazione.

Suggerimento

Consulta i siti dei sindacati che ti interessano, per sapere se ci sono corsi in atto.