Molte volte prima di stipulare un contratto, le parti decidono di redigere una lettera di intenti, ossia un documento, firmato dalle controparti, allo scopo di creare sin da subito un legame e individuare gli aspetti principali del contratto da stipulare in futuro.

In questa guida completa sulla lettera di intenti ti spiego cos’è e come funziona, come redigere una lettera di intenti per assunzione a tempo indeterminato o determinato, per una collaborazione professionale o commerciale, ti fornisco i vari modelli fac simile in formato editabile o pdf e infine come fare la dichiarazione di intenti all’Agenzia delle Entrate se sei un esportatore abituale.

Cos’è e come funziona

La lettera di intenti è un documento con cui due soggetti metto per iscritto la loro intenzione di concludere successivamente un contratto. Con la lettera di intento fissano già le condizioni più importanti, ma lasciano un certo margine per il contratto futuro. Tale documento quindi rappresenta un impegno a concludere il contratto in futuro.

Cosa succede se le parti poi non stipulano il contratto finale

Se le parti sono d’accordo a non procedere con le trattative e giungono a un accordo, allora non succede nulla. Se invece una delle due non vuole concludere la trattativa, non vuole stipulare il contratto definitivo, l’altra parte può ottenere il risarcimento per interruzione immotivata delle trattative. Risarcimento di solito limitato ai costi spesi per le trattative stesse, quindi non comprende i danni derivanti dalla mancata stipula del contratto finale.

Attenzione a… non andare troppo oltre!

La lettera di intenti è quindi un documento preparatorio al contratto finale, che contiene i punti chiave del futuro accordo. Se però non si limita a ciò. ma contiene un vero e proprio regolamento completo della trattativa, degli impegni vincolanti, allora rappresenta un contratto definitivo. Quindi, non è più una lettera di intenti, ma diventa un contratto a tutti gli effetti, con le conseguenze e le obbligazioni che ne derivano (Cass. civ. Sez. I, n. 2720/2009).

Modello

Una lettera di intenti può riguardare vari accordi, ad esempio una futura assunzione, una collaborazione lavorativa, un investimento, una cessione di ramo d’azienda e così via. Sono tutte situazioni completamente diverse, quindi ogni lettera di intenti deve rispecchiare la sua natura. Tuttavia, ci sono delle parti comuni a tutte queste situazioni, degli standard di riferimento che permettono alla lettera di avere un effettivo valore.

Ecco gli elementi essenziali e poi un modello fac simile.

La lettera di intenti deve contenere:

  • Titolo formale;
  • Data e indirizzo del destinatario (in alto a destra);
  • Paragrafo introduttivo. Qui occorre inserire il nome delle parti, fare una descrizione generale dell’attività, indicare scopi e interessi comuni che condurranno all’accordo finale;
  • Eventuali clausole di riservatezza;
  • Trattative di accettazione. Nell’ultima parte si dichiara la volontà a proseguire nella trattativa, le condizioni, tempi e scadenze del contratto finale;
  • Invito alla controparte a contattare te o il tuo studio amministrativo per ogni chiarimento.

Di seguito trovi un modello fac simile generico lettera di intenti, in formato pdf o doc editabile.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della lettera di intenti generica.

Scarica subito il modulo fac simile PDF della lettera di intenti generica.

Suggerimento

Dopo aver riletto attentamente la lettera e corretto eventuali errori, sarebbe opportuno farla leggere anche a un legale, in modo che verifichi la correttezza formale del documento, che rispetti determinati standard e quindi abbia un valore effettivo.

Assunzione

La lettera di intenti assunzione (a tempo indeterminato o determinato), rappresenta un contratto preliminare nel quale azienda e futuro dipendente si accordano per la futura assunzione. L’azienda elenca tempi e condizioni di assunzione e si impegna a rispettarli, la controparte invece si impegna a garantire la propria disponibilità. La lettera di intenti per assunzione ha valore legale ed è vincolante nel momento in cui firmano entrambi: azienda e futuro lavoratore.

Se infatti firma soltanto l’azienda, allora il lavoratore non è obbligato ad accettare le condizioni proposte: la lettera rimane una proposta. Se invece firma anche il dipendente, allora si impegna a mettersi a disposizione a partire dalla data indicata. In tal caso (firma di entrambi), la lettera di intenti ha valore legale ed è vincolante per le due parti. Se non è rispettata dal lavoratore, l’azienda può chiedere un rimborso.

Esempio fac simile

Una lettera di intenti per assunzione a tempo indeterminato o determinato, contiene i seguenti elementi:

  • Data di inizio del rapporto di lavoro (e data di fine se si tratta di lavoro a tempo determinato);
  • Mansioni del dipendente, CCNL applicato e qualifica e inquadramento;
  • Luogo di lavoro e orario;
  • Periodo di prova, durata precisa;
  • Retribuzione lorda annua;
  • Eventuale impegno alla riservatezza;
  • Consenso al trattamento dati per le finalità dell’accordo;
  • Clausola risolutiva in caso di inadempienza.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della lettera di intenti finalizzata all’assunzione.

Scarica subito il modulo PDF della lettera di intenti finalizzata all’assunzione.

Collaborazione

È consuetudine di molte aziende, redigere una lettera di intenti per collaborazione professionale o commerciale. Il contenuto di questa lettera di intento è diversa da quello dell’assunzione, perché con quest’ultima si instaura un rapporto di lavoro subordinato, invece con la collaborazione si instaura solo un rapporto di tipo professionale o commerciale, tra due entità diverse che non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della lettera di intenti per collaborazione professionale o commerciale.

Scarica subito il modulo fac simile PDF della lettera di intenti per collaborazione professionale o commerciale.

IVA

Il D.L. n. 34/2019, ha ridotto la procedura per gli esportatori abituali che esportano beni e nella fattura di acquisto non pagano l’IVA. Vediamo cosa dice la nuova normativa.

Se sei un esportatore e progetti di fare acquisti o importazioni senza IVA, per ottenere lo status di esportatore abituale e dunque ricevere fatture di acquisto senza IVA, devi inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di intento. L’Agenzia, ricevuta la dichiarazione, ti rilascia una ricevuta telematica (non cartacea) indicante il protocollo di ricezione. In passato tale ricevuta dovevi consegnarla al fornitore.

A partire dal 2020, non hai più l’obbligo di consegnare questa ricevuta al fornitore, in quanto quest’ultimo, per emettere la fattura senza IVA, può verificarne la trasmissione direttamente in modo telematico. Da web infatti può conoscere gli estremi del protocollo della ricevuta e indicarli nella fattura che emette.

Suggerimento

Per agevolare il fornitore, consegnali comunque una copia della ricevuta telematica, in modo che possa reperire subito i dati e fare la verifica.

Il fornitore infine, non ha più i seguenti obblighi:

  • Di indicare nella sua dichiarazione annuale IVA, i riferimenti delle dichiarazioni d’intento che i clienti hanno consegnato;
  • Di numerare le lettere d’intento ed entro 15 gg contabilizzarle in un apposito registro.

Tutto quindi diventa più semplice.

La dichiarazione di intento puoi presentarla tu stessa attraverso Fiscotel o Entratel, i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite il tuo commercialista. A questa pagina dell’Agenzia delle Entrate trovi il modello per la dichiarazione di intento e le istruzioni di compilazione. Infine, la dichiarazione di intento non solo può riguardare una singola operazione, ma anche più operazioni.