I titolari di partita IVA hanno l’obbligo di inviare una comunicazione periodica all’Agenzia delle Entrate, nella quale indicare l’importo IVA a credito o a debito. Questa comunicazione prende il nome di “Liquidazione IVA” e va fatta telematicamente, ogni mese o ogni tre mesi, a seconda del regime di appartenenza.
In questa guida completa alla liquidazione IVA ti spiego cos’è e come funziona, come calcolarla, qual è il limite del volume d’affari per la scelta tra mensile e trimestrale, quali sono le scadenze da rispettare, come fare il versamento ed infine alcune regole specifiche per il regime speciale agricoltura.
Indice
Cos’è e come funziona
Cosa vuol dire
Per liquidazione IVA si intende il calcolo dell’IVA da versare all’Agenzia delle Entrate,. Quando vendi qualcosa infatti, emette delle fatture con IVA e devi versare quell’IVA allo Stato. Quando compri qualcosa, ricevi delle fatture e paghi l’IVA, con la dichiarazione potrai portare quest’IVA in detrazione, quindi per diminuire l’importo dovuto.
Quindi devi fare il calcolo in funzione delle fatture di acquisto e di vendita detenute, considerando che:
- Nelle fatture di vendita, emesse da te, l’IVA è a debito -> è IVA da versare al fisco;
- Nelle fatture di acquisto, l’IVA è a credito -> è il fisco ad essere creditore con te.
Se dalla sottrazione IVA a credito – IVA a debito, l’importo è positivo, allora hai un credito con il fisco, altrimenti hai un debito e devi versare la differenza.
Calcolo
Ecco alcuni esempi di calcolo, per capire se sei a credito o a debito IVA con l’Agenzia delle Entrate:
Esempio a debito IVA
Per l’esercizio 2019 hai emesso fatture per 50.000 euro, con un’IVA a debito pari a 12.000 euro. Le fatture di acquisto ammontano invece a 30.000 euro, con un’IVA a credito pari a 10.000 euro. È maggiore l’IVA a debito che l’IVA a credito, quindi devi versare all’Agenzia delle Entrate 2.000 euro (12.000 – 10.000).
Esempio a credito IVA
Per l’esercizio 2019 hai emesso fatture per 70.000 euro, con un’IVA a debito pari a 20.000 euro. Le fatture di acquisto ammontano invece a 80.000 euro, con un’IVA a credito pari a 25.000 euro. È maggiore l’IVA a credito che l’IVA a debito, quindi hai un credito con l’Agenzia delle Entrate pari a 5.000 euro (25.000 – 20.000).
La liquidazione si fa in autocalcolo: devi fare tu stesso il calcolo e poi, trasmettere il risultato all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente per via telematica. Puoi farlo tu oppure il tuo commercialista.
Non sempre il calcolo è semplice come quello fatto sopra: a volte infatti un imprenditore non può fare semplicemente la somma delle fatture e scorporare l’IVA, perché ha fatture con aliquote IVA diverse. In questo caso quindi, occorre procedere così:
- Sommare le fatture con la stessa aliquota IVA e quindi estrarre l’IVA in base a questi gruppi;
- Sommare l’IVA a debito;
- Sommare l’IVA a credito;
- Confrontare IVA a credito e a debito per giungere alle conclusioni.
Limite volume d’affari
In base al regime fiscale della tua partita IVA, devi trasmettere una comunicazione IVA:
- Mensile, se sei in regime ordinario;
- Trimestrale, se sei in regime semplificato. Puoi aderire al regime semplificato solo se hai un fatturato annuale minore di 400.000 euro (per vendita di servizi) o minore di 700.000 euro (per vendita di beni o altre attività).
In funzione dei ricavi, puoi effettuare il passaggio da mensile a trimestrale o viceversa.
Comunicazione trimestrale telematica
La comunicazione deve essere trasmessa telematicamente dal soggetto IVA (imprenditore o libero professionista) oppure da un suo intermediario (per esempio il commercialista) tramite il sito Fatture e Corrispettivi (servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate) alle seguenti scadenze:
Scadenze
Trimestre | Scadenza |
---|---|
I Trimestre | 16 maggio |
II Trimestre | 16 agosto |
III Trimestre | 16 novembre |
IV Trimestre | 16 marzo dell’anno dopo (da presentare con la dichiarazione annuale del IV Trimestre) |
Per inviarla devi innanzitutto preparare un file xml che contenga i seguenti dati:
- Dati del contribuente;
- Dati di liquidazione IVA;
- Dati dell’eventuale commercialista.
Puoi creare il file xml con un tuo software, oppure con gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate -> Software di compilazione liquidazioni periodiche IVA (il download del software è gratuito).
Dopo aver creato il file, devi procedere con la firma elettronica. Puoi usare tre metodi alternativi per apporre la firma:
- Un certificato di firma qualificata o digitale;
- Il servizio di firma elettronica disponibile sui siti Desktop Telematico o Entratel Multifile;
- La funzione Sigilla direttamente presente in Fatture e Corrispettivi (che è il sito attraverso cui devi inviare la comunicazione IVA).
Puoi firmare e trasmettere un singolo file xml oppure trasmetterne più di uno, inserendolo in una cartella compressa zip. In quest’ultimo caso puoi firmare ogni singolo file oppure solo la cartella compressa contenente tutti i file.
Suggerimento
Per controllare che il file sia formalmente corretto, usa il software di controllo dell’Agenzia delle Entrate, lo trovi direttamente sul sito Fatture e Corrispettivi.
Una volta pronto il file, puoi inviarlo all’Agenzia tramite il sito Fatture e Corrispettivi. Al termine della trasmissione, il sito ti rilascia una ricevuta di esito trasmissione, che puoi stampare. Non è disponibile subito, ma dopo qualche ora nella sezione Monitoraggio Flussi. In caso di esito negativo, le istruzioni ti diranno i motivi e come rimediare.
Attenzione
Devi fare la comunicazione periodica sempre: se sei a credito, se sei a debito, ma anche se sei a zero (ossia IVA a debito = a IVA a credito)!
Versamento
Se è risultato un debito, allora devi procedere a pagare l’IVA tramite modello F24, inserendo i seguenti codici tributo:
- Liquidazione mensile: codici tributo 6001 per gennaio, 6002 per febbraio, 6003 per marzo, fino a 6012 per dicembre;
- Per quella trimestrale i codici tributo sono i seguenti:
Trimestre | Codice tributo |
---|---|
I Trimestre | 6031 |
II Trimestre | 6032 |
III Trimestre | 6033 |
IV Trimestre | 6034 |
Infine si usa il codice 6035 per indicare l’acconto IVA come anticipo dell’IVA dovuta a fine anno.
Regime speciale agricoltura
Se appartieni al regime speciale agricoltura (anche se possiedi un agriturismo), nel modello di liquidazione IVA devi inserire l’imposta risultante del calcolo:
- Nel rigo VP4 l’IVA a debito;
- Nel rigo VP5 l’IVA detratta.
Inoltre considera che il regime speciale IVA per l’agricoltura (denominato “forfettario”) calcola la detrazione IVA in base alle percentuali di compensazione individuale riferite alle fatture che hai emesso. Se non ci sono fatture emesse nel trimestre quindi, puoi anche omettere la liquidazione periodica trimestrale.