Può succedere a chiunque di star male per un giorno. Febbre, malessere, stress, una leggere influenza, un’indisposizione qualunque può essere così fastidiosa da costringerti a letto, almeno per una giornata.
In questa guida completa ti spiego cosa fare in caso di malattia di un giorno, come funziona a livello burocratico, se e quando viene pagato, come chiedere il certificato medico, infine cosa succede in caso di singolo giorno di malattia senza certificato medico, quali sono le alternative per coprire la giornata, per giustificare la tua assenza.
Come funziona
Quando stai male, la prima cosa da fare è avvisare il tuo datore di lavoro. Dopodiché, devi procurarti il certificato di malattia. In caso di assenza per malattia infatti, il certificato medico è obbligatorio, anche per un solo giorno.
Devi quindi contattare il tuo medico di base per prenotare una visita. Il medico quindi, dopo averti visitato, decide se è il caso che tu stia a casa a risposare e per quanti giorni. Se ti occorre più di un giorno, è il medico stesso a comunicartelo.
Dopo la visita, il medico emette il certificato tramite il suo pc e lo invia direttamente all’INPS. Il certificato lo riceve anche il tuo datore di lavoro, in modo da sapere che sei giustificato e per quanti giorni, chiaramente senza poter vedere la diagnosi. La diagnosi è oscurata: il tuo medico curante non saprà mai il motivo per cui ti assenti, a meno che ovviamente sia tu a dirglielo.
Il medico ti rilascia il codice ID del tuo certificato (solitamente ti stampa una ricevuta dove appare l’ID). Il codice devi girarlo al tuo datore di lavoro, per esempio inviandogli un’email. Fatto questo, puoi finalmente riposare, per un giorno o per il numero di giorni indicati dal medico.
Viene pagato o no
I primi tre giorni di malattia non sono coperti dall’INPS. Tuttavia, la maggior parte dei CCNL di riferimento prevede che sia il datore di lavoro a coprire la malattia, quando per esempio dura un solo giorno. Il CCNL può prevedere che l’azienda paghi il 100% della retribuzione, l’80%, il 50% o altra percentuale.
Inoltre, sempre il CCNL può prevedere altri limiti, per esempio che il datore di lavoro possa pagarti fino a 3 giorni di assenza (di singoli giorni) all’anno. Superati questi 3 giorni, se fai un quarto giorno singolo di malattia non ti spetta retribuzione. Oppure può prevedere una pagamento del 100% della retribuzione per i primi due giorni e del 50% per i giorni successivi.
Suggerimento
Se il CCNL non prevede nulla, può essere anche il contratto aziendale a prevedere determinate clausole. La prima cosa da fare quindi, è consultare il tuo CCNL per sapere quali sono i tuoi diritti. Consulta anche il tuo contratto di lavoro oppure contatta l’ufficio amministrativo aziendale e chiedi come funziona in caso di malattia di un giorno.
Senza certificato
Il contratto di lavoro potrebbe prevedere anche che, per un solo giorno di malattia, non occorra il certificato medico. Ma appunto, lo deve prevedere espressamente il contratto di lavoro o il CCNL di riferimento. In caso contrario, il datore di lavoro può pretendere il certificato anche per un giorno di malattia.
Licenziamento
Il licenziamento in caso di assenza ingiustificata di un solo giorno non è possibile. L’assenza ingiustificata è sicuramente un illecito disciplinare, ma la sanzione deve essere commisurata all’illecito e non si può certo licenziare un dipendente per un solo giorno di assenza, se questo non costituisce un fatto che si reitera.
Questo, chiaramente, non giustifica il lavoratore ad assentarsi quando vuole e senza avvisare il datore di lavoro. Rispetto e buon senso devono essere alla base di ogni rapporto, soprattutto lavorativo. Così come non è sensato un licenziamento per un’assenza ingiustificata di poche ore, non è giustificato neanche che il dipendente se ne approfitti e reiteri questo comportamento. Assenze ingiustificate reiterate infatti, sono sanzionabili con il licenziamento.
Autocertificazione
Durante il 2017, è stato presentato un disegno di legge che contemplava la possibilità, per il dipendente, di produrre un’autocertificazione di assenza dal lavoro, in caso di indisposizione di un giorno. Questo allo scopo anche di alleggerire i medici di famiglia, costretti a dover visitare i pazienti anche in caso di malanni passeggeri, allo scopo di emettere il certificato giustificativo per il datore di lavoro.
Questo disegno di oggi però, è rimasto tale, non è diventato legge, quindi al momento non è possibile giustificarsi a lavoro producendo un’autocertificazione: occorre sempre il certificato medico.