Hai ricevuto un mandato di pagamento a tuo favore ma non sai come funziona? Vanti un credito nei confronti della Pubblica amministrazione ma non sai come riscuoterlo? Devi ottenere un pagamento di rimborso dalla scuola elementare frequentata da tuo figlio? Non ti preoccupare, ora ti spiego come fare.

In questa guida completa al mandato di pagamento ti spiego come funziona, quali sono in genere i tempi di accredito, ti fornisco un modello fac simile da presentare alla Pubblica amministrazione, ti spiego quando il pagamento è irrevocabile e come comportarti con il pagamento elettronico.

Cos’è e come funziona

Per definizione, un mandato di pagamento è un documento (cartaceo o elettronico) con cui un ente della Pubblica Amministrazione (scuola, Comune, INPS…) ordina a una banca di pagare una specifica somma a un soggetto.

La banca, appena riceve l’ordine, invia una comunicazione scritta al domicilio del beneficiario, per invitarlo a recarsi in sede a riscuotere, oppure, se il pagamento è tramite bonifico a verificare il suo saldo nei giorni seguenti.

Scadenza

L’art. 35 del R.D. 1736/1933 (legge sull’assegno) sancisce che la banca debba mantenere disponibili le somme, fino alla scadenza (8 o 15 giorni a seconda che l’assegno sia su piazza o fuori piazza).

L’ordinante quindi, non può revocare il mandato di pagamento prima: nel momento in cui parte l’ordine, le somme devono rimanere in banca. Se ciò non avviene, il creditore non trova il denaro disponibile e può legittimamente elevare protesto.

Bollo

L’articolo 13 del D.P.R. 642/1972 impone di apporre il bollo:

  • Sui documenti dove la somma da pagare è maggiore di euro 77,47;
  • Sui documenti recanti il pagamento a più creditori. Se il documento è unica per più creditori, allora occorrono tanti bolli quanti sono i creditore le cui somme superano gli euro 77,47;

Attenzione

Se all’importo si applica già l’IVA, allora non va apposta la marca da bollo (principio di alternatività delle imposte).

Tempi di accredito

I tempi di accredito di solito sono abbastanza brevi: quando un ente pubblico (per esempio INPS, Comune, scuola) ordina un pagamento a una banca, di solito trascorrono circa 5/7 affinché il denaro sia disponibile sul conto del beneficiario. Se sono trascorsi già dieci giorni, allora è necessario rivolgersi alla banca per chiedere spiegazioni e risolvere il problema.

Fac simile richiesta emissione

Se hai svolto un lavoro per il Comune o altro ente pubblico e hai diritto a un pagamento, devi consegnare all’ufficio Tesoreria i seguenti documenti:

  • Fattura o rendiconto o ricevuta o notula;
  • Documenti attestanti la spesa;
  • Istanza di richiesta di pagamento.

Di solito gli enti stessi hanno già il proprio modello di richiesta di pagamento, che puoi ritirare direttamente presso il loro ufficio. In caso contrario, ecco un fac simile, sia in formato Word compilabile al pc, che in formato pdf:

Scarica subito il modello fac simile compilabile PDF della richiesta di pagamento.

Scarica subito il modello fac simile compilabile WORD della richiesta di pagamento.

Irrevocabile

L’articolo 35 del Regio Decreto 1736/1933 rappresenta ancora oggi la legge valida sugli assegni. Nel momento in cui un soggetto emette un assegno, esso è irrevocabile fino alla scadenza. La scadenza dipende dalla tipologia di assegno:

  • Assegno su piazza, ossia pagabile nello stesso Comune di emissione. La scadenza è pari a 8 giorni. Solo trascorsi 8 giorni dall’emissione, l’ordinante può chiedere alla banca la revoca. Di conseguenza, se il beneficiario si presenta, non troverà più la somma e non potrà neanche protestare l’assegno.

Esempio

Il luogo riportato nell’assegno è Roma. Il beneficiario può recarsi a riscuoterlo in una banca di Roma. L’assegno è su piazza e quindi ha 8 giorni di tempo per riscuoterlo.

  • Assegno fuori piazza, ossia pagabile in un Comune diverso da quello di emissione. La scadenza è pari a 15 giorni. Solo trascorsi 15 giorni dall’emissione, l’ordinante può chiedere alla banca la revoca. Di conseguenza, se il beneficiario si presenta, non troverà più la somma e non potrà neanche protestare l’assegno.

Esempio

Il luogo riportato nell’assegno è Roma. Il beneficiario non può riscuoterlo a Roma ma in altro Comune (per vari motivi: perché abita altrove, perché ha una banca in altra città, ecc.). L’assegno è fuori piazza e quindi ha 15 giorni di tempo per riscuoterlo.

Attenzione

La revocabilità oltre la scadenza non è automatica, è una facoltà del soggetto emittente. Alla scadenza può benissimo decidere di lasciare l’assegno ancora pagabile, oppure revocarlo. Chi si presenta al pagamento dopo la scadenza, se lo trova revocato, non potrà protestarlo.

Elettronico

Il DPR 367/1994, la Legge 221/2012 e la successiva circolare 5/2016 dell’Agenzia per l’Italia Digitale, hanno dettato le regole in tema di uso dei siti web e servizi informatici per la Pubblica Amministrazione. Il mandato informatico è un documento elettronico, valido sotto il profilo amministrativo e contabile, usato al posto del mandato di pagamento cartaceo.

Il mandato di pagamento elettronico, acquista la sua validità nel momento in cui viene sottoposto a firma digitale, che serve a confermare il sottoscrittore e la veridicità del documento. Tramite mezzo informatico, il funzionario preposto può:

  • Individuare i mandati di pagamento elettronici;
  • Visualizzare il dettaglio di ogni singolo mandato;
  • Decidere quali mandati di pagamento confermare e quali bloccare o sospendere.