A volte l’intervento di una terza persona può essere provvidenziale al fine di ristabilire il rispetto e una comunicazione efficiente. Il ruolo del mediatore familiare é proprio questo: allentare la disputa tra i coniugi e condurli vivere costruttivamente la conflittualità, al fine di trovare un accordo comune.

In questa guida sulla mediazione familiare ti spiego cos’é e come funziona, quanto costa, cosa sancisce la legge sull’intervento del mediatore, la durata prevista degli incontri, le varie fasi della mediazione ed infine quale percorso intraprendere se desideri diventare mediatore familiare.

Cos’è e come funziona

La mediazione familiare é un processo in cui tra due coniugi che hanno deciso di separarsi, si inserisce una terza persona (appunto il mediatore), per far sì che le due parti litiganti raggiungano un accordo. I vantaggi della mediazione familiare sono:

  • Riduzione dei tempi. Una causa giudiziale sarebbe molto più lunga;
  • Riduzione dei costi. La causa giudiziale in sé non é costosa, ma lo sono le parcelle degli avvocati;
  • Decisioni comuni. Seppur grazie all’intervento del mediatore, le decisioni vengono prese insieme e non imposte da un giudice;
  • Nuovo metodo di comunicazione. La famiglia (che rimane tale, soprattutto quando ci sono dei bambini) apprende un nuovo metodo di comunicazione basato sul rispetto e la pazienza;
  • Conclusione dell’accordo, evitando il più possibile inutili litigi e recriminazioni, per arrivare a un divorzio consensuale e non giudiziale.

Legge

La legge riconosce i diritti della famiglia e il matrimonio come comunione fondata sulla parità morale e giuridica delle parti (art. 29 Costituzione); entrambi i genitori sono chiamati ad educare i figli e a provvedere al loro mantenimento (art. 30 Costituzione).

I due coniugi quindi sono invitati a trovare un accordo, tramite l’intervento di un mediatore, ma questa pratica non é obbligatoria.

Il decreto legislativo n.28 del 4 marzo 2010 ha infatti sancito l’obbligatorietà della mediazione civile e commerciale, ma non quella familiare. Ciò significa che i coniugi possono facoltativamente rivolgersi a un mediatore familiare, anche su invito del giudice, ma non possono essere obbligati.

Costi

Ogni seduta familiare costa dai 70 ai 100 euro a seduta. Considerando che di solito occorrono circa 10 sedute (in totale e non per coniuge, quindi circa 5 ciascuno), l’intervento del mediatore ha un costo totale di 1.000 euro. Chiaramente, nulla toglie che le controversie possano risolversi prima e che quindi sia sufficiente un numero inferiore di sedute. Spesso la prima seduta é gratuita.

Quanto tempo dura

Considerando circa 10 sedute, di solito l’accordo tra le parti si conclude entro tre o al massimo sei mesi. Sicuramente un tempo notevolmente inferiore rispetto a quello previsto da una causa giudiziale.

Fasi

Il percorso della mediazione familiare, ha delle fasi tipiche che lo caratterizzano:

1. Ricerca del mediatore

È una fase cruciale: i due coniugi infatti hanno un unico ma non sempre facile aspetto su cui accordarsi: scegliere un mediatore che vada bene per entrambi e non quello che faccia i propri interessi. Una figura che cerchi di ottenere non il massimo vantaggio per il proprio cliente, ma un professionista neutro e imparziale che argini la componente irrazionale del conflitto, ristabilendo un clima il più possibile collaborativo.

Suggerimento

Per evitare che i coniugi abbiano la sensazione che il mediatore sia “dell’uno o dell’altro”, é bene che si presentino al primo colloquio insieme o, se non possibile, prenotino comunque incontri ravvicinati.

2. Ascolto

Una volta trovato il mediatore, egli ascolta attentamente le parti. La sua consulenza é incentrata a comprendere i bisogni dell’uno, dell’altro e dei figli. Se il caso lo permette, é possibile anche tentare una riconciliazione. In questa fase é molto importante anche l’impegno dei coniugi a costruire uno scenario il più possibilmente collaborativo.

3. Definizione dei temi

Il mediatore stila un elenco delle necessità e dei problemi da risolvere.

4. Negoziazione

Dopo avere precisamente individuato le necessità, si arriva alla fase più costruttiva della procedura: il mediatore propone ai due coniugi delle possibili soluzioni. Anche il singolo coniuge é invitato ad elaborarne e proporli al mediatore.

5. Accordo

Al termine delle negoziazioni, raggiunto l’obiettivo comune soddisfacente per entrambi, il mediatore stila un progetto di intesa contenente le condizioni di separazione. I coniugi lo sottoscrivono e firmano.

Corso

Come diventare mediatore

Attualmente in Italia quella del mediatore familiare non è una professione regolamentata. Ciò significa che non é presente:

  • Un albo, né un ordine professionale;
  • Dei requisiti minimi o dei titoli di studio specifici richiesti da una normativa.

Suggerimento

Sono sorte varie associazioni di mediatori familiari a cui si può associare, pur non costituendo esse un albo o ordine.

Per quanto riguarda la formazione, esistono alcuni corsi di formazione riconosciuti dalle Regioni, che vengono organizzati da scuole private accreditate e che rilasciano un attestato di qualifica professionale di “Esperto Mediatore Familiare.

Attenzione

Alcune Regioni hanno emanato leggi regionali che stilano elenchi di professionisti in possesso di particolari caratteristiche. Elenchi dichiarati illegittimi e quindi non validi dalla sentenza 131/2010 della Corte Costituzionale, la quale ha ribadito che il regolamento delle professioni e l’individuazione delle figure professionali e relativi titoli abilitanti spetta allo Stato.

Quanto dura il corso

I corsi solitamente sono strutturati con incontri mensili e durano due anni. Solitamente la scuole organizzano un sabato al mese per due anni, con durata della lezione dalle 9 alle 18. Al termine del biennio la scuola prevede infine un tirocinio di circa 50/60 ore.

Quanto costa

Il costo é di circa 120/150 euro a lezione, quindi circa 1.200/1.500 euro l’anno. Spesso sono avvocati o psicologi a seguire corsi di mediazione familiare, allo scopo di ampliare la loro offerta e competenza.