La prima cosa che chiede un piccolo medio risparmiatore, quando ha un certo gruzzoletto da parte é: “esiste un metodo di investimento sicuro, a breve termine e magari che abbia anche un rendimento interessante”? Su internet poi, le pubblicità ci bombardano ogni giorno con fantomatici guadagni da migliaia di euro in pochi giorni, operando su forex, opzioni binarie e quant’altro.
Dov’è la verità? Quali sono realmente i migliori investimenti a breve termine? A cosa si può rinunciare e a cosa invece si deve prestare particolare attenzione? Cerchiamo di chiarire alcuni dubbi al riguardo.
Breve periodo
Per breve periodo, intendiamo investimenti che non superino la soglia dei due anni. Perchè si sa, tutti noi al giorno d’oggi abbiamo (chi più, chi meno) paura del futuro e nessuno sa mai se quei soldi serviranno. Ecco perchè alcuni preferiscono non vincolare i propri risparmi per un arco temporale troppo lungo.
Purtroppo però, di fronte a questa scelta, le possibilità di rendimento si riducono considerevolmente. D’altronde, chi sarebbe disposto a pagare un alto tasso di interesse per un capitale che può rimanere in cassa solo per un breve periodo?
Fino a qualche anno fa, c’erano i conti deposito, che erano un ottimo compromesso tra sicurezza, rendimento e tempo. I tassi arrivavano (e a volte superavano) anche il 5%. Se quindi per esempio si volevano vincolare 10.000 euro per un anno, si ottenevano ben 500 euro (lordi) di interesse.
Oggi non è più così. I tassi di interesse dei conti deposito (vincolati e non) non superano la soglia dell’1,5% di interesse. Lo stesso dicasi per i titoli di Stato e per i buoni fruttiferi di Poste Italiane. In pratica quindi, quelli che fino a qualche anno fa erano dei porti di investimento sicuro (e lo sono tuttora), offrivano anche la possibilità di investire nel breve termine e con un guadagno interessante.
Oggi questi tre investimenti (conti deposito, titoli di stato e buoni fruttiferi postali) sono ancora investimenti sicuri e hanno varie opzioni a breve termine ma, come detto poc’anzi, non sono più redditizi, tutti e tre, dell’1,5% annuo. Ed è inutile cercare in giro e dare retta a fantomatiche pubblicità che vorrebbero svelare trucchi o strategie di guadagno immediate. semplicemente non esistono: o meglio, non esiste certezza di guadagno.
Se si vuole essere sicuri di non perdere il proprio guadagno quindi, lo ripetiamo, le uniche alternative sono quelle dei conti deposito, i titoli di stato e i buoni fruttiferi postali. C’è anche la possibilità di investire in titoli di stato esteri, ma occorre sempre tenere sotto controllo la situazione economica di quel Paese per dormire sonni tranquilli. Altri tipi di investimento con promesse più proficue, almeno per ora, potrebbero solo lasciare delusi.