Hai sentito parlare di modello 730, dichiarazione dei redditi, tasse da pagare e rimborsi da ottenere, e ti sembra di non capirci nulla: troppi termini nuovi, troppi aspetti a te finora sconosciuti. Temi di andare nel pallone. Non preoccuparti, non sei il primo: nessuno nasce con tutte le risposte in tasca.

In questa guida completa sul modello 730, ti spiego in parole molto semplici cos’è e come funziona questo documento, a cosa serve, chi deve farlo, chi può farlo (pur non essendo obbligato), quando conviene, quando può essere utile e infine come presentarlo.

Cos’è e come funziona

Il modello 730 è un documento che presenti all’Agenzia delle Entrate, per dichiarare i redditi che hai percepito lo scorso anno. Se quindi, per esempio, ora siamo nel 2024, allora si fa il 730/2023, ossia il 730 dove dichiari i redditi che hai percepito nel 2023.

Chiaramente, non puoi fare il 730 per i redditi di questo anno: l’anno deve ancora finire e quindi non sai realmente quanti redditi avrai. Ecco perché il 730 si fa per dichiarare i redditi dell’anno precedente: un anno già conclusione e del quale ormai conosci i redditi che hai realizzato.

Con il modello 730, tu dichiari all’Agenzia delle Entrare (ossia l’ente che si occupa delle tasse in Italia) i redditi che hai percepito.

A cosa serve

Il modello 730 serve a “sistemare le cose” con il fisco, con l’Agenzia delle Entrate. Tu dichiari al fisco i redditi che hai percepito e il fisco, a sua volta, dopo avere effettuato alcuni calcoli, ti comunica la tua situazione. Le situazioni che possono verificarsi sono tre:

  1. Sei in pari, non devi pagare niente al fisco, né devi avere rimborsi;
  2. Sei a credito. Il fisco nota che hai pagato più tasse di quanto dovevi, quindi ti darà un rimborso;
  3. Sei a debito. Il fisco nota che hai pagato meno tasse di quanto dovevi, quindi dovrai pagare un importo per rimetterti in pari.

Sicuramente ti stai chiedendo come possa succedere di essere a credito o a debito, visto che ogni mese il tuo datore di lavoro scala dal tuo stipendio le imposte e le versa all’Agenzia delle Entrate, per tuo nome è conto. E’ proprio così in effetti. Ma, durante l’anno, possono succedere delle cose (sconosciute al tuo datore di lavoro), che cambiano la tua situazione.

Ad esempio, se durante l’anno sostieni determinate spese, su queste spese il fisco concede un rimborso in termini di imposte. Ti faccio un tipico esempio: spese mediche. Se lo scorso anno hai speso 500 euro tra medicine e visite specialistiche, quest’anno hai diritto al 19% di rimborso. Quindi 95 euro sono tuoi: in questo caso è successo che hai diritto a un rimborso, sei a credito.

Può succedere però che tu sia a debito. Per esempio durante l’anno hai svolto due lavori. Ogni datore di lavoro applica per conto suo una percentuale di imposta al tuo stipendio. Sommando i due redditi però, la percentuale di imposta potrebbe essere più alta, ecco perché l’anno successivo, il fisco potrebbe chiamarti a pagare un importo di imposte aggiuntive.

Suggerimento

Se sei interessato ad approfondire l’argomento del 730 a debito (ossia dove sei tu che devi pagare un importo aggiuntivo al fisco, ti spiego meglio la situazione di debito in questa guida: doppia CU, cosa comporta.

Chi deve farlo

Innanzitutto chiariamo una cosa: non sempre si deve fare il 730. Ci sono persone che, in base alla propria situazione, hanno l’obbligo di presentare il 730. Altre invece che non hanno alcun obbligo, è una facoltà. Tutto dipende dalla propria situazione reddituale.

I casi sono infiniti ma, giusto per renderti l’idea, posso dirti che se hai un solo reddito da lavoro dipendente (o da pensione), non sei obbligato a fare la dichiarazione dei redditi. Se hai un solo reddito infatti, il tuo datore di lavoro ha già provveduto a calcolare le imposte per conto tuo e, siccome altri redditi non ne hai, non c’è bisogno di fare conguaglio.

In tutti gli altri casi, quindi per esempio persone che hanno più redditi (due lavori, oppure un lavoro e reddito da case affittate, ecc.) il modello 730 va fatto. E guai a non farlo: l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli automatici su dei dati incrociati e, in genere, “scova” facilmente le persone obbligate a fare il 730.

Quando conviene

Se non hai l’obbligo di fare il 730, puoi comunque farlo. E probabilmente ti conviene anche! Se infatti lo scorso anno hai avuto parecchie spese detraibili (ossia spese per le quali il fisco ti concede un rimborso), allora ti conviene fare il 730, così da avere i soldi indietro.

Per esempio, se hai sostenuto spese mediche ti spetta un rimborso; se hai sostenuto spese scolastiche ti spetta un rimborso; lo stesso vale per spese funerarie, spese sportive per i figli, spese per l’asilo nido. Le spese detraibili sono veramente tante.

Come si fa

Fare il 730 è molto semplice. Hai varie possibilità:

  1. Usufruire del servizio 730 precompilato. Nella guida sul 730 precompilato ti spiego come funziona, nel dettaglio.
  2. Rivolgerti a un CAF, il quale si occupa di tutto. I CAF sono centri dove esperti fiscali aiutano in vari casi. E il 730 è uno di questi;
  3. Oppure, a volte i datori di lavoro offrono questo servizio. Chiedi se anche nella tua azienda è possibile.