Cosa succede se non si presenta la dichiarazione dei redditi e, nello specifico, il modello Unico? In Italia le sanzioni per omessa o fraudolenta dichiarazione dei redditi sono molto pesanti. Se l’importo della tassa che andava pagata supera un certo limite inoltre, si sfocia nel penale ed è prevista la reclusione.
Prima di farsi prendere dal panico però, occorre precisare che le sanzioni possono essere evitate presentando la dichiarazione in ritardo (ravvedimento operoso, nei termini previsti) e comunque, la reclusione è prevista solo per i reati più gravi e per somme più importanti, che andremo a vedere di seguito.
L’omissione della presentazione della dichiarazione costituisce un illecito. L’ordinamento tributario prevede due tipi di sanzioni: sanzioni di tipo amministrativo e sanzioni di tipo penale, a seconda che l’illecito sia di natura amministrativa o penale.
Sanzioni amministrative
La sanzione amministrativa è il pagamento di una somma di denaro.
Il D.lgs 471/97 prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con un minimo da pagare di 258 Euro. Se comunque dalla dichiarazione dei redditi non sarebbero risultate imposte dovute, la sanzione applicata va da 258 fino ad un massimo di 1.032 euro, che sale fino al doppio se il contribuente era obbligato alla tenuta delle scritture contabili.
Sanzioni penali
In caso di omessa dichiarazione, si configura reato penale solo quando si verificano tutte queste condizioni:
- la dichiarazione non è stata presentata al fine di evadere le imposte sui redditi o l’Iva (quindi in presenza di dolo specifico);
- l’imposta evasa è superiore a 30.000 euro, in riferimento alle singole imposte.
Il reato di omessa dichiarazione, quando sussistono entrambi questi requisiti, è punito con la reclusione da 1 a 3 anni.
Se quindi l’imposta dovuta é al di sotto di 30.000 euro, non è prevista reclusione, ma permane l’illecito amministrativo punibile (D.Lgs. 471/97) per dichiarazione omessa e che sarà sanzionato secondo il paragrafo precedente.
Ravvedimento operoso
Con il ravvedimento operoso, il contribuente può regolarizzare omissioni e irregolarità: sarà comunque obbligato a pagare le sanzioni, ma saranno significativamente ridotte:
- a 1/10 del minimo, se si avvale del ravvedimento entro 30 giorni dall’omissione;
- a 1/8 del minimo, se si avvale del ravvedimento entro il termine per la dichiarazione dell’ anno per cui si è omessa, oppure, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dall’omissione o dall’errore;
- a 1/10 del minimo entro novanta giorni.
Per i contribuenti più “veloci”, che regolarizzano l’omissione entro il termine di quindici giorni infine, la sanzione è pari solo allo 0,2% per ogni giorno di ritardo.