Stai lavorando con contratto a tempo determinato, part time o full time e fra poco scade. Non pensi che lo rinnoveranno e quindi ti stai chiedendo se hai diritto all’indennità di disoccupazione, la cosiddetta NASpI, l’aiuto economico erogato dall’INPS a chi ha perso il lavoro.

In questa guida completa sulla NASpI dopo contratto a tempo determinato ti spiego quando hai diritto alla disoccupazione, quali sono i requisiti previsti dalla legge, cosa succede in caso di contratto a tempo determinato part time (verticale o orizzontale), come fare domanda, cosa fare se oltre a quello perso hai anche un altro lavoro, infine cos’è il Patto di servizio.

Come funziona

La NASpI è la Nuova indennità sociale per la disoccupazione, ossia un aiuto economico che l’INPS eroga a chi ha perso il lavoro. Ne hai diritto solo se perdi il lavoro involontariamente. Se quindi dai tu le dimissioni, non ne hai diritto.

Per perdita involontaria del lavoro si intende:

  1. Il licenziamento. Se il datore di lavoro ti licenzia, per qualunque motivo, rappresenta per te una perdita involontaria del lavoro;
  2. Le dimissioni per giusta causa. Se dai le dimissioni per motivi molto gravi, che non permettono la prosecuzione neanche temporanea del rapporto di lavoro, allora stai perdendo l’occupazione per motivi indipendenti dalla tua volontà. Si considera disoccupazione involontaria;
  3. Le dimissioni durante il primo anno di vita del bambino. Se sei una mamma e il tuo bambino non ha compiuto ancora un anno in caso di dimissioni hai diritto a una certa tutela. La legge considera le tue dimissioni come volontarie e quindi hai diritto alla NASpI (purché sussistano anche le condizioni che vedremo fra poco);
  4. La scadenza del contratto a tempo determinato. Se stai lavorando con scadenza a termine e, alla fine del contratto l’azienda non rinnova, allora diventi disoccupato, hai perso il lavoro involontariamente.

Quando spetta

Tutti questi casi appena esposti rappresentano perdita involontaria del lavoro e ti danno diritto alla NASpI, purché sussistano anche i seguenti requisiti:

  1. Hai maturato almeno 13 settimane di contributi INPS nei quattro anni scorsi. Quindi, se per esempio il contratto termina il 15 aprile 2025, devi aver maturato almeno 13 settimane di contributi (circa tre mesi di lavoro praticamente) dal 15 aprile 2021 al 15 aprile 2025;
  2. Se oltre al lavoro appena perso, hai in essere anche un altro lavoro, il reddito percepito non deve superare gli 8.145 euro annui lordi. Se il tuo reddito supera questo importo, non hai diritto alla NASpI.

Attenzione

Se hai in essere un altro lavoro, devi dichiararlo all’INPS. Basta spuntare l’apposita opzione in fase di presentazione della domanda della NASpI. Nello stesso momento devi dichiarare anche il reddito presunto, ossia il reddito che pensi di percepire da questo lavoro. L’INPS ti ridurrà la NASpI dell’80% del reddito derivante da questo lavoro.

Supponiamo che tu abbia un altro lavoro oltre a quello che hai appena perso. E da questo lavoro percepisci 400 euro lordi al mese (quindi meno di 8.000 euro lordi annui, dunque hai diritto alla NASpI). Devi dichiarare all’INPS:

  1. Di avere in essere questo secondo lavoro;
  2. Che percepisci 400 euro lordi al mese.

L’INPS quindi, nel momento in cui ti calcola la NASpI spettante, te la ridurrà di 320 euro, ossia dell’80% di 400 euro. Se quindi avresti diritto a 800 euro di NASpI, avendo un altro lavoro in essere ne percepirai 480 euro.

Quando presentare la NASpI

Una volta perso il lavoro, che sia per scadenza o per altro motivo come visto sopra, per ricevere la NASpI devi presentare domanda online all’INPS, entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. Se non sei molto pratico con internet e con queste richieste burocratiche, puoi rivolgerti a un patronato della tua zona.

Se il lavoro era part time hai diritto alla NASpI

La NASpI spetta in tutti i casi di disoccupazione involontaria. Se il tuo lavoro era a tempo determinato full time hai diritto alla NASpI, ma anche se il tuo lavoro era a tempo determinato part time hai diritto alla NASpI. Non importa quale fosse l’organizzazione del tuo lavoro: essendo ora in stato di disoccupazione, hai diritto all’indennità.

Inviando la NASpI, fai in automatico la DID, ossia la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda di NASpI, devi recarti presso un CPI (Centro per l’Impiego) a sottoscrivere il Patto di Servizio. Si tratta di un piano di reintegrazione al lavoro, che il CPI confeziona per te, per aiutarti a rientrare nel mondo del lavoro, oppure per aiutarti a seguire corsi, a riqualificarti.

Attenzione

Sottoscrivere il Patto di Servizio è obbligatorio se vuoi ricevere la NASpI. Se non lo fai, allora non hai diritto all’indennità.

Il Patto di servizio è un percorso personalizzato che ti aiuterà a reintegrarti nel mondo del lavoro. Il CPI può anche proporti corsi di specializzazione o di riqualificazione, per aumentare le tue chances di trovare un’occupazione.