Lo stato italiano prevede una serie di misure a sostegno del reddito e in caso di disoccupazione involontaria. Se l’azienda per cui lavori ti ha licenziato, oppure te ne sei andato tu per giusta causa, hai diritto a un’indennità economica che ti aiuta durante il tuo stato di disoccupazione.

In questa guida completa su NASpI e reddito di cittadinanza ti spiego le fondamentali differenze tra questi due aiuti, quando hai diritto a una oppure all’altra forma di aiuto, ti spiego se sono compatibili, cosa prevede la compatibilità, infine quanto si prende di RdC se già percepisci la NASpI.

Compatibilità

Il reddito di cittadinanza è un aiuto economico erogato dall’INPS che ti spetta se sei in difficoltà economica. Si tratta di un assegno mensile, che puoi ricevere purché ti impegni a seguire un percorso di reinserimento lavorativo e sociale istituito presso i Centri per l’Impiego.

Se stai percependo la NASpI, non è detto che tu sia escluso dal reddito di cittadinanza: i due aiuti sono compatibili. Se possiedi sia i requisiti per l’uno che per l’altro, allora puoi prenderli entrambi.

Per ottenere il reddito di cittadinanza, occorrono particolari requisiti:

  • Di cittadinanza e residenza. Puoi chiederlo se sei cittadino italiano o europeo, ma anche se sei extracomunitario, purché in possesso di permesso di soggiorno e di particolari requisiti. Devi inoltre essere residente in Italia da un certo numero di anni;
  • Il tuo reddito non deve superare un certo limite;
  • La tua situazione patrimoniale non deve superare un certo importo.

Sono compatibili

Se percepisci già la NASpI, puoi chiedere anche il reddito di cittadinanza, se possiedi i requisiti per quest’ultimo. I due aiuti sono infatti compatibili. Per essere più precisi, puoi prendere il reddito di cittadinanza se percepisci già:

  • La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego);
  • La DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata);
  • Altri aiuti di sostegno al reddito per disoccupati.

Differenze

La differenza principale tra i due aiuti statali è nella loro finalità:

  • La NASpI è un aiuto economico erogato dall’INPS e percepito da tutti coloro che perdono il lavoro e non ne trovano subito un altro. E’ un diritto ottenuto grazie al versamento dei contributi. Quando lavori infatti, il tuo datore di lavoro versa i contributi all’INPS. Parte di questi contributi servono a proteggerti proprio in caso di disoccupazione: se perdi il lavoro, l’INPS ti eroga un aiuto economico mensile fino a quando non trovi lavoro (comunque entro un massimo temporale). La NASpI è dunque un aiuto economico e basta, che ti spetta di diritto per aver versato i contributi.
  • Anche il reddito di cittadinanza è un aiuto economico erogato dall’INPS, ma ne hai diritto indipendentemente dal fatto che tu abbia versato o no dei contributi all’INPS, che tu abbia lavorato o meno. Inoltre il reddito di cittadinanza, al contrario della NASpI, non è un aiuto economico e basta, é un vero e proprio strumento di reintegrazione lavorativa e sociale.

Se infatti vuoi percepire il RdC, devi anche partecipare a un programma di reinserimento proposto dal Centro dell’Impiego (CPI). Il CPI può per esempio proporti corsi di formazione, oppure offerte di lavoro, fare da tramite tra te che cerchi lavoro e chi invece lo offre. Si tratta dunque di uno strumento non solo economico, ma di reinserimento sociale e lavorativo, nonché formativo.

Mentre lo scopo della NASpI è solo quello di aiutarti economicamente, quello del RdC è di reinseriti (o inserirti, se non hai mai lavorato) nel mondo del lavoro attraverso progetti di formazione oppure vere e proprie offerte professionali. E tu sei tenuto ad accettarne una: dopo un certo numero di offerte di lavoro congrue rifiutate, perdi il RdC.

Percependo la NASpI invece, non hai un centro che ti segue per aiutarti nella ricerca di lavoro o nella riqualificazione professionale. Se vuoi trovare un nuovo lavoro, devi farlo da solo. Puoi anche decidere di non lavorare più: la percezione della NASpI è legata solo ai contributi che hai versato e non al fatto di trovare un nuovo lavoro.

Altra differenza: la durata

Un’altra differenza importante tra NASpI e RdC, è che:

  • Il RdC ti spetta per un massimo di un anno e mezzo (o meno, se perdi i requisiti);
  • La NASpI ti spetta per il 50% delle settimane contributive INPS che hai maturato negli ultimi quattro anni. Dunque, ti spetta massimo per due anni.

Quanto si prende

Come sottolineato nei passi precedenti, la NASpI è compatibile con il reddito di cittadinanza. Se però stai già percependo la NASpI, non hai diritto all’importo pieno di RdC, ma rimodulato sulla base di quello della NASPI.

Esempio

Supponiamo che, in base ai tuoi requisiti, alla tua situazione reddituale, familiare e patrimoniale, tu abbia diritto a un reddito di cittadinanza pari a 800 euro al mese. Stai già percependo la NASpI, di importo pari a 500 euro mensili. Ciò significa che, se fai domanda di RdC, per tutto il tempo in cui percepisci la NASpI il tuo RdC non sarà di 800 euro al mese ma di 300 (800 euro – 500 euro già percepiti con la NASpI).

Appena la NASpI termina, se continui ad avere i requisiti per il RdC, allora percepisci l’assegno pieno. Nel nostro esempio 800 euro al mese.

Non è possibile darti un importo preciso del RdC che ti spetta: tutto dipende dai tuoi requisiti, dalla tua situazione economica, patrimoniale, familiare (quanti familiari hai a carico) e anche dall’eventuale assegno NASpI che già percepisci.