Il Cud deve essere obbligatoriamente consegnato al lavoratore dipendente (va consegnato anche i lavoratori a progetto), mentre ai collaboratori occasionali e ai lavoratori domestici (per esempio baby sitter, colf, badanti anche conviventi) deve essere consegnata una dichiarazione sostitutiva della certificazione dei redditi (il cosiddetto mini CUD).
Dal 2015 il CUD si chiama “Certificazione Unica” e, come anche avveniva in passato, deve essere consegnato nell’anno successivo, così, per esempio, la certificazione dei redditi conseguiti nel 2015, deve essere consegnata nel 2016. Ma quali sono i termini precisi di consegna e cosa fare in caso di mancata consegna da parte del datore di lavoro?
Entro quando
Il Cud deve essere consegnato entro il 28 febbraio di ogni anno. Il CUD relativo ai redditi 2015, deve quindi essere consegnato entro il 28 febbraio 2016.
AI dipendenti licenziati o che si dimettono, il CUD, a richiesta dell’ex dipendente, deve essere consegnato entro 12 giorni dalla richiesta. Questo affinchè l’ex dipendente possa organizzarsi per le operazioni di conguaglio.
Mancata consegna
Cosa fare se il datore di lavoro non consegna il CUD? In questo caso il lavoratore, che si tratti di un lavoratore ancora assunto presso l’azienda oppure di un ex lavoratore (quindi licenziato o dimesso), deve insistere affinchè il CUD sia consegnato inviando una raccomandata A/R nella quale chiedere il modello entro un tot tempo.
A questo link Mancata consegna CUD: cosa fare è possibile scaricare un fac simile di lettera da spedire al datore di lavoro e cosa fare se egli continua a non adempiere anche dopo la raccomandata.
Sanzioni
Se il datore di lavoro, nonostante il solletico, non consegna il CUD, si deve procedere a segnalare l’inadempimento all’Agenzia delle Entrate.
La sanzione che sarà applicata al datore di lavoro che non ha adempito all’obbligo, é prevista dall’articolo 8 del Decreto Legislativo 18/12/1997 n. 471 e consiste in una sanzione amministrativa da € 258,23 a € 2.065,83.