Quali sono gli orari condominiali da rispettare? Cosa si rischia se durante gli orari di silenzio si eseguono lavori di ristrutturazione o qualcuno comincia a suonare il suo strumento preferito, a fare festa o comunque a generare rumori molesti potenzialmente fastidiosi per i vicini? Magari nonostante le loro ripetute lamentele?
In questa guida sugli orari condominiali ti spiego quali sono le fasce orarie da rispettare, come variano in base alla tipologia di periodo, cosa succede se ci sono lavori in corsi, come comportarsi nel caso delle piante che gocciolano, come sono disciplinati i casi in cui i cani abbaiano, dunque come tutelarsi a seguito dell’infrazione continua.
Indice
Da rispettare
Attività semplici come usare la lavatrice, l’aspirapolvere, tagliare l’erba, far giocare i bambini nel cortile comune, sbattere i tappeti o persino suonare il pianoforte e giocare con il proprio cane che abbaia: c’è una linea di demarcazione che, quando si vive in una comunità, non va superata.
Se da una parte ognuno nella propria casa può fare quello che vuole, bisogna ricordare che chi vive in un contesto condominiale deve rispettare anche gli altri e quindi permettere ai propri vicini di riposare.
Proprio per questo ogni edificio, nel proprio regolamento, stabilisce gli “orari di silenzio“, fasce orarie in cui bisogna osservare il silenzio ed evitare di fare baccano: le attività che fanno chiasso vanno rimandata agli orari in cui sono permessi.
Di solito le fasce orarie in cui rispettare il silenzio sono quelle comprese tra le 21:00 e le 8:00 del mattino e tra le 13:00 e le 16:00. In estate sicuramente è concesso fare baraonda fino a più tardo orario: fino alle 23:00 nessuno dovrebbe lamentarsi se un vicino tiene una festa, suona il pianoforte, ascolta musica, termina i lavori di ristrutturazione o accende la lavatrice.
Attenzione
Questi sono degli orari generali, ma ogni condominio stabilisce le sue regole, per cui gli orari possono essere differenti da condominio a condominio, anche se generalmente la maggior parte degli edifici rispetta gli orari di cui sopra.
Tipologia di periodo
E’ il regolamento condominiale a stabilire le regole: gli orari in cui occorre essere silenziosi e quelli in cui si può fare rumore. Il regolamento condominiale può stabilire anche degli orari:
- In base ai giorni della settimana. Per esempio gli orari di silenzio del sabato, della domenica o dei festivi possono essere diversi da quelli dei giorni feriali: di solito nel week end è concesso iniziare a fare rumori solo un po’ più tardi la mattina, per permettere a tutti di dormire un po’ di più.
- Stagionali: per esempio prevedere dei diversi orari da rispettare per l’inverno e per l’estate. Di inverno sicuramente occorre smettere di fare rumore prima rispetto alle serate estive, più soleggiate e lunghe.
Per lavori in corso
Ovviamente anche le varie ditte che eseguono lavori di manutenzione devono rispettare gli orari di silenzio: ogni comune fissa gli orari in cui è permesso fare rumore con macchine e attrezzi e altri in cui occorre rispettare il riposo altrui.
Questi orari devono essere rispettati indipendentemente dal fatto che la ditta stia eseguendo lavori per cittadini privati oppure lavori a carattere pubblico (ad esempio il rifacimento di strade, la sistemazione di tubature del gas, ecc.).
Attenzione
Gli orari in cui é possibile eseguire tali lavori sono generalmente dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20. Se un’impresa ha necessità di effettuare dei lavori rumorosi oltre tali orari, deve ottenere una specifica autorizzazione dal Comune.
Stillicidio: innaffiare le piante
Quando é possibile innaffiare le piante senza dar fastidio a chi abita al piano di sotto oppure ai passanti che transitano per la strada? Lo stillicidio è il gocciolamento continuo e fastidioso di qualcosa.
Se il regolamento condominiale non prevede nulla in proposito, occorre discutere la questione nella prossima assemblea condominiale per stabilire delle modalità e degli orari: i due condomini dovranno cercare di venirsi incontro: il primo ha il diritto di innaffiare le sue piante, il secondo non deve essere disturbato dal gocciolamento.
Attenzione
Anche se non é vietato piazzare vasi sui balconi (ovviamente con le dovute protezioni), in caso di danno a persone o cose, il proprietario dei vasi é colpevole ai sensi degli articoli 674 e 675 del codice penale. In caso di incidenti quindi, é obbligato a risarcire il danno (art. 2043 c.c., art. 185 c.p.).
Cosa succede se infranti
Se una persona del condominio ti disturba in qualche modo con rumori o atteggiamenti molesti, hai tre possibilità per far valere le tue ragioni:
- Parlarne in assemblea condominiale per vedere e tu e l’altro condominio riuscite a trovare un punto di accordo.
- Scrivere una lettera all’amministratore di condominio per chiedere il suo intervento.
- Adire le vie legali.
Cosa fare e a chi rivolgersi
In caso di rumori molesti non puoi sempre contare sull’intervento dei carabinieri o della polizia. La sentenza n. 25424 20/06/2016 della Corte di Cassazione ha sancito che il reato di disturbo al riposo (art. 659 c.p.) si configura solo in presenza di entrambi questi requisiti:
- Il rumore supera la normale tollerabilità (con riferimento ai limiti differenziali d tollerabilità stabiliti dalla normativa in merito);
- Il rumore reca disturbo a un numero imprecisato di condomini e non solo a un condomino o una cerchia ristretta di condomini.
Infrazione continua
Se l’amministratore e l’assemblea condominiale non sono bastati per arrivare a un accordo con il tuo vicino di casa, allora non resta altro che rivolgerti alla legge. Come però puoi immaginare, non è facile stabilire se il rumore molesto:
- Supera i limiti di normale tollerabilità;
- Infastidisce la maggior parte o tutti i condomini.
La procedura inizia sempre dall’interno: é buona regola parlarne prima di tutto in assemblea, per confrontarsi e capire se é possibile trovare un accordo: stabilire egli orari più elastici e rispettarli rigorosamente.
In caso contrario, non resta che presentare una formale causa contro il vicino di casa. Purtroppo i tempi della giustizia italiana sono molto lunghi e, si sa, anche piuttosto costosi.
Cane che abbaia
Il cane del tuo vicino abbaia in continuazione? Innanzitutto cerca di ricordare che gli animali non hanno un orologio, non sanno che esistono gli orari condominiali e sono dei cani, per cui abbaiano così come tu parli.
Ricorda anche che la nuova riforma sul condominio (Legge 220/2012) stabilisce che il regolamento condominiale non può in alcun modo vietare la detenzione di animali domestici (art. 1138 c.c.).
Un condomino che non sopporta l’abbaiare del cane ha una sola possibilità: dimostrare che realmente il cane arrechi pregiudizio oltre la normale tolleranza e alla collettività dei condomini. Dovrà quindi fornire al giudice delle prove rigorose e incontrastabili di ciò e documentare, anche tramite professionisti ad hoc (veterinari privati o veterinari pubblici ASL) la gravità della situazione (art. 659 c.p.; art. 844 c.c.).
Regole
Certo è che le regole di buon senso dovrebbero essere innate in ognuno di noi. Per esempio la vicina che passa l’aspirapolvere alle 6 del mattino, oppure l’adolescente che accende musica a tutto volume nel primo pomeriggio, probabilmente non hanno ancora inteso che potrebbero infastidire qualcuno.
L’assemblea di condominio è il momento ideale per fare emergere i tuoi disagi: puoi parlare con il diretto interessato, in modo da fargli capire che il suo comportamento non ti permette di riposare. L’amministratore è presente a tutte le assemblee, dunque è il primo ad agire per ripristinare l’armonia in caso di dissapori.