Il passaporto diplomatico è un tipo di documento che conferisce a chi lo possiede, particolari vantaggi e privilegi sia all’interno dello stato che all’estero. Possono richiederlo coloro che svolgono funzioni pubbliche all’interno dello stato, particolari alte cariche nella nazione.

In questa guida completa sul passaporto diplomatico ti spiego cos’è e a cosa serve, a chi viene rilasciato, come ottenerlo, quali sono i vantaggi di un passaporto diplomatico italiano e di quello estero, come funziona il passaporto Vaticano ed infine quello emesso dall’ONU.

Cos’è e a cosa serve

Il passaporto diplomatico italiano è quello concesso al console onorario, al diplomatico, a chi presta servizio ricoprendo alti incarichi pubblici. Al contrario del classico passaporto che è di colore rosso bourdeaux, quello diplomatico è di colore nero. Il documento indica la foto e i dati anagrafici del soggetto, ai fini del riconoscimento.

Ecco le caratteristiche del passaporto diplomatico e che lo differenziano da quello ordinario:

  1. È di colore nero, come già detto;
  2. Viene rilasciato dal Ministero degli affari esteri;
  3. La durata varia in base alla durata dell’incarico pubblico. Al termine dell’incarico, il console onorario o altro diplomatico devono restituire il passaporto al Ministero;
  4. In casi specifici, hanno diritto al passaporto diplomatico anche il coniuge e i figli del console onorario o altro diplomatico;
  5. Non può essere concesso se il diplomatico ha già un passaporto di servizio;
  6. Può essere concesso anche se il diplomatico ha già un passaporto ordinario;
  7. Il passaporto ordinario è concesso gratis: non si pagano né tasse né altre spese;
  8. Il detentore del passaporto diplomatico, grazie a questo documento può usufruire di particolari vantaggi, come l’esenzione IVA, sconti sull’acquisto auto e altri privilegi.

A chi viene rilasciato

Come averlo

Ai sensi dell’art. 4 del D.M. n. 4668-bis del 30/12/1978, il passaporto diplomatico viene rilasciato a:

  1. Presidente della Repubblica, Segretario generale del PdR;
  2. Premier (Presidente del Consiglio), vicepresidenti del Consiglio e Segretario generale della presidenza del consiglio;
  3. Ministri e sottosegretari;
  4. Presidente e vicepresidenti della Camera dei deputati;
  5. Presidente e vicepresidenti del Senato della Repubblica;
  6. Presidente e giudici della Corte Costituzionale;
  7. Presidenti della Commissioni Affari Esteri;
  8. Presidenti della commissioni interparlamentari impegnati nelle relazioni internazionali;
  9. Vicepresidente del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura);
  10. Presidente del Consiglio dell’economia e del lavoro;
  11. Presidente del Consiglio di Stato;
  12. Presidente della Corte dei conti;
  13. Avvocato generale dello Stato;
  14. Capo della Polizia;
  15. Comandante generale dell’arma dei carabinieri;
  16. Capi delle Tre forze armate (Marina, Esercito, Aeronautica);
  17. Direttore generale DIS;
  18. Direttore AISE;
  19. Direttore AISI;
  20. Governatore della Banca d’Italia;
  21. Direttore generale della Banca d’Italia.

Attenzione

Il passaporto ha la stessa durata dell’incarico. Se l’incarico termina prima della scadenza, il diplomatico deve restituirlo al Ministero degli affari esteri.

Come ottenere

Come averlo

Innanzitutto, per avere un passaporto italiano, occorre ricoprire una carica pubblica tra quelle di cui sopra. Altri metodi per ottenerlo non ce ne sono. La richiesta va inviata al Ministero degli Affari esteri, che si occupa di emettere il documento.

Assodato che solo chi ricopre particolari incarichi può ottenere un passaporto diplomatico italiano, passiamo a vedere cosa possono fare i “comuni mortali” che vogliono ottenere un passaporto diplomatico. La soluzione c’è: richiederne uno a un altro Paese, estero. Si tratta di un passaporto in più rispetto a quello tuo ordinario, che puoi chiedere a un Paese in via di sviluppo.

Proprio così: alcuni Paesi in via di sviluppo (soprattutto in Africa), per espandere le loro relazioni commerciali e internazionali, hanno deciso di offrire incarichi diplomatici e rilasciare un relativo passaporto. Questo secondo passaporto estero però, non viene rilasciato a chiunque, ma solo a professionisti e imprenditori in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Capacità di attrarre investimenti e business nel Paese;
  2. Hanno vissuto nel Paese e quindi ne conoscono le usanze;
  3. Conoscono una persona locale che possa raccomandarli allo Stato.

I documenti necessari sono:

  • Fotocopia del passaporto italiano;
  • 2 fototessere sfondo bianco e in giacca e cravatta;
  • Curriculum vitae.

La procedura non ha nulla di illegale: nessuno può impedire a una persona di accettare un passaporto da una nazione estera. Al punto che sono nate vere e proprie società di consulenza, ma anche studi legali che offrono questo particolare servizio, che fanno semplicemente da tramite tra chi desidera il passaporto estero e lo Stato che lo emette. Il tutto a costi non proprio economici: vanno dai 20.000 euro in su. E costando così tanto, ci si chiede perché, quali particolari vantaggi conferisca un passaporto di questo tipo.

Vantaggi

I vantaggi sono diversi, a seconda che si tratti di passaporto diplomatico italiano, oppure estero.

Passaporto diplomatico italiano

I privilegi del possedere un passaporto diplomatico sono i seguenti:

  1. Accesso ad aree riservati in aeroporto;
  2. Facilità nel comunicare con le istituzioni, grazie a canali preferenziali;
  3. Tassazione ridotta in alcuni ambiti (esenzione IVA);
  4. Immunità alle perquisizioni;
  5. Trattamento di vantaggio in caso di processi giudiziari;
  6. Sconti sull’acquisto di auto.

Passaporto diplomatico estero

Un passaporto diplomatico estero (per esempio africano) ti permette di:

  1. Vivere in quel Paese, con tutti i diritti che ne derivano;
  2. Aprire un conto corrente in quel Paese;
  3. Altri privilegi che cambiano da un Paese all’altro, in base ad accordi e convenzioni.

Vaticano

Città del Vaticano è la nazione più piccola del mondo e, come tale, ha un suo ordinamento. Le persone che hanno la cittadinanza in Vaticano si chiamano vaticanensi e, come tali, hanno diritto al passaporto Vaticano, anche se ne hanno già uno italiano. Tra l’altro c’è da dire che il Vaticano è l’unico stato al mondo che collega la cittadinanza alla residenza: se tu risiedi in Vaticano, sei cittadino vaticanense, non importa dove tu sia nato.

Il passaporto vaticano permette di evitare la perquisizione di organi di polizia italiani: chi ne è in possesso quindi, se si trova in Italia, non può essere perquisito.

ONU

I passaporti vengono rilasciati dallo Stato, ma esiste un tipo di passaporto che viene rilasciato non dallo Stato ma da organizzazioni come l’ONU oppure lo S.M.O.M. (Sovrano Militare Ordine di Malta). Anche in questo caso, il passaporto viene rilasciato a coloro che rivestono particolari incarichi.

Chiaramente, anche il passaporto ONU conferisce dei privilegi, si tratta sempre di immunità come l’inviolabilità del domicilio, dell’auto e del bagaglio: chi è in possesso di tale passaporto diplomatico quindi, non può essere perquisito.