Gli studenti delle scuole superiori hanno la possibilità di svolgere un periodo di pratica presso aziende o enti, allo scopo di vivere a 360 gradi il mondo del lavoro: si chiamano PTCO, ossia Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.
In questa guida completa sui PTCO ti spiego cosa sono e come funzionano, quanto durano, se sono obbligatori, dove si possono svolgere, come scrivere una relazione, cosa scrivere, ti fornisco alcuni esempi, infine come funziona il PTCO ai fini dell’esame di maturità.
Indice
Acronimo e definizione
PCTO sta per Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento: si tratta quindi della possibilità, per lo studente di scuola superiore, di partecipare a dei percorsi formativi pratici oltre quelli classici teorici della scuola.
PCTO praticamente sostituisce la vecchia sigla ASL (Alternanza Scuola Lavoro), che passa definitivamente il timone ai PCTO, dei percorsi pratici di insegnamento.
Cos’è e come funziona
La scuola stipula delle convenzioni con enti esterni. Per esempio una scuola alberghiera stipula convenzioni con hotel e ristoranti, una scuola di moda stipula convenzioni con stilisti vari, una scuola di pubblicità e immagine stipula convenzioni con fotografi, ecc.
In questo modo lo studente, durante uno specifico periodo dell’anno, può andare a collaborare presso questi enti, in modo da apprendere il mestiere direttamente sul campo e non solo sui libri a scuola. Il PCTO è obbligatorio (art. 33 e 43 della L. n. 107/2015): se quindi sei uno studente, devi partecipare a questo percorso. Il PCTO si svolge durante gli ultimi tre anni della scuola superiore, quindi a partire dal III al V anno.
Relazione maturità
Agli esami di maturità, devi presentare una relazione sul PCTO che hai frequentato. Ecco cosa deve contenere la relazione:
- Introduzione. Cosa hai appreso durante l’anno scolastico, quali sono gli obiettivi che si poneva il PCTO.
- Capitolo 1: azienda ospitante. Di cosa si occupa l’azienda presso cui hai svolto il PCTO, quanti dipendenti ha, dove si trova, come è composto il team di lavoro.
- Capitolo 2: PCTO svolto. Quali sono state le tue mansioni, giorni e orario di lavoro, come è composto il tuo team, come sei stato inserito, ecc..
- Capitolo 3: il percorso. Difficoltà che hai incontrato durante il percorso, come le hai risolte, rapporto con il tutor, punti di forza del tuo team e dell’azienda, rapporto con i colleghi, ecc..
- Capitolo 4: conclusioni. Cosa ha rappresentato per te l’esperienza, cosa hai imparato, cosa ti è piaciuto e cosa no, cosa miglioreresti, punti positivi e punti negativi, bilanci, ecc..
Esempi
La relazione PCTO deve contenere alcune informazioni indispensabili, come appunto la descrizione completa dell’azienda ospitante, la mission aziendale e la mansione che ti hanno assegnato. Per il resto, tutto dipende da come lavora l’azienda e anche da come percepisci tu l’esperienza.
Due stesse persone che svolgono lo stesso PCTO possono vivere l’esperienza in maniera differente: ogni relazione può dunque assumere connotazioni differenti. Giusto per darti un’idea di come strutturare la relazione, ecco alcuni esempi di relazione da cui puoi prendere spunto.
Esame di maturità
Una parte dell’esame di maturità, lo studente deve dedicarla a esporre la sua esperienza nel PCTO. Alla commissione esaminatrice non devi far altro che spiegare cosa ha fatto per quella azienda, quali erano le tue mansioni, soprattutto spiegare difficoltà e problemi che hai risolto.
Infine, puoi spiegare quali sono le competenze che hai acquisito, cosa ha significato per te quell’esperienza. Il PCTO assume notevole importanza dal punto di vista formativo pratico e, durante l’esame di stato, puoi dimostrare quanto sia valso.
Quanto dura
Il PCTO dura:
- 210 ore per gli studenti degli istituti professionali;
- 150 ore per gli studenti degli istituti tecnici;
- 90 ore per gli studenti dei licei.
La durata si intende per il triennio, quindi 210 ore da suddividere negli ultimi tre anni di un istituto professionale, 150 ore da suddividere negli ultimi tre anni di un istituto tecnico, 90 ore da suddividere negli ultimi tre anni dei licei.
Non è obbligatorio svolgere il PCTO durante l’anno, si può svolgere anche durante le vacanze estive o il periodo natalizio, per esempio. Il PCTO si può fare in Italia oppure all’estero. Generalmente la scelta verso l’estero è possibile per gli studenti dell’ultimo anno, quando si può contare su maggiore maturità e responsabilità.
Come si inizia
Se sei uno studente al terzo anno, vieni contattato dal tutor scolastico (solitamente un insegnante della tua scuola), il quale ti indicherà tra quali aziende puoi scegliere per svolgere il tuo PCTO. Dopo la scelta, devi seguire un corso, a scuola sulle norme di sicurezza sul lavoro e antinfortunistica. Infine vai a visitare l’azienda ospitante.
A questo punto, tu, la scuola e l’azienda firmate il patto formativo, ossia il documento nel quale ti impegni a svolgere il PCTO e a far sì che possa concludersi nel miglior modo possibile. A questo punto puoi recarti presso l’azienda ospitante per incontrare il tutor esterno, ossia la persona di riferimento nell’azienda.
Inizia finalmente il tuo percorso: ti consegnano due documenti:
- Un registro presenze, dove annotare appunto le tue presenze;
- Un diario di bordo, dove annotare le esperienze significative del percorso.
Entrambi i documenti devi compilarli quotidianamente e rimangono presso l’azienda ospitante per tutto il periodo del PCTO.
Alla fine del percorso, l’azienda ospitante compila il certificato delle competenze, dove appunto annota le capacità acquisite dallo studente, i livelli di apprendimento raggiunti.
Dove si può svolgere il PCTO
Il tutor interno ti indica gli enti convenzionati con la scuola. In genere puoi scegliere tra queste strutture:
- Imprese private;
- Associazioni;
- Camere di commercio;
- Enti pubblici;
- Onlus;
- Ordini professionali;
- Studi professionali;
- Biblioteche;
- Musei.
L’azienda/ente che desidera ospitare uno studente per un PCTO, deve seguire uno specifico iter. Per maggiori informazioni può contattare direttamente la scuola.