Hai bisogno di una piccola somma di denaro per far fronte a sopravvenute esigenze familiari, per comprare un’automobile, per far fronte a delle spese mediche? Se sei dipendente o pensionato pubblico (docente, dipendente delle forze dell’ordine, di pubbliche amministrazioni…), puoi accedere a una particolare tipologia di finanziamento offerta dall’INPS.

In questa guida completa sul Piccolo Prestito INPS ex INPDAP ti spiego di cosa si tratta, che importo puoi ottenere calcolato attraverso il servizio di simulazione INPS, ti fornisco le tabelle indicanti importo e durata del rimborso, il tasso di interesse applicato, i tempi di erogazione del finanziamento e infine cosa fare in caso di prestito rigettato.

Ex INPDAP

Il piccolo prestito INPS è un finanziamento dedicato a:

  1. Dipendenti pubblici;
  2. Pensionati ex dipendenti pubblici.

Quindi a coloro che risultano contribuenti ex INPDAP.

Puoi chiedere il prestito solo se hai un contratto a tempo indeterminato oppure a tempo determinato purché di durata almeno triennale e tale da permettere la restituzione del prestito.

Esempio

Supponiamo che tu voglia chiedere un piccolo prestito INPS con piano di restituzione di due anni. Purtroppo però hai un contratto a tempo determinati con scadenza a 1 anno. Non otterrai il prestito.

Per pensionati

Puoi ottenere il finanziamento se sei un dipendente pubblico ma anche un pensionato ex dipendente pubblico. Puoi chiedere un prestito per una somma pari a un massimo di 8 volte il tuo stipendio/pensione. Nel calcolo si considera solo la parte fissa di stipendio e non quella variabile.

Quindi se per esempio hai uno stipendio di 1500 euro di cui circa 100 euro di premio variabile, allora si considera uno stipendio di 1.400 euro x 8 = puoi ottenere un prestito fino a un massimo di 11.200 euro.

Tabelle

Il piccolo prestito che ti concede l’INPS si basa, come spiegato nel passo precedente, sul tuo stipendio: l’INPS ti può concedere un prestito pari a 1 mensilità (ossia tua busta paga), a 2 mensilità, a 3 mensilità, fino a 8 mensilità.

Per esempio, supponiamo che il tuo stipendio sia di 1.000 euro al mese. Puoi ottenere un prestito pari a 1 mensilità, ossia di 1.000 euro; pari a 2 mensilità, ossia di 2.000 euro; fino a un massimo di 8.000 euro (8 mensilità).

La durata del rimborso dipende dall’importo del prestito, secondo questa tabella:

Importo richiestoDurata del rimborso
1 o 2 mensilità1 anno (12 rate mensili)
da 2 a 4 mensilità2 anni (24 rate mensili)
da 3 a 6 mensilità3 anni (36 rate mensili)
da 4 a 8 mensilità4 anni (48 rate mensili)

Prestito aggiuntivo

Hai chiesto un piccolo prestito INPS e hai già iniziato a pagare delle rate. In questo momento però, avresti bisogno di un altro piccolo prestito. L’INPS te lo può concedere, ma solo se hai già pagato un numero minimo di rate, secondo questa tabella:

Durata del prestito attualePuoi chiedere il rinnovo dopo:
12 rate5 mesi di regolare pagamento
24 rate10 mesi di regolare pagamento
36 rate15 mesi di regolare pagamento
48 rate20 mesi di regolare pagamento

Esempio

Hai ottenuto un piccolo prestito INPS da restituire in 24 rate. Per poter chiedere un altro piccolo prestito aggiuntivo devi aver pagato almeno 10 rate. Oppure: hai ottenuto un piccolo prestito INPS da restituire in 48 rate. Per poter chiedere un altro piccolo prestito aggiuntivo devi aver pagato almeno 20 rate.

Simulazione

Hai intenzione di chiedere un piccolo prestito INPS e vorresti sapere quanto puoi chiedere. Il sito ufficiale INPS ha creato un servizio di simulazione, semplicissimo da usare: basta inserire pochi dati, tra cui per esempio il tuo stipendio netto, la data di nascita. Puoi scegliere tra 3 diversi tipi di simulazione:

  • Simulazione prestito. Per sapere, in base al tuo stipendio, quale importo minimo e massimo di prestito puoi richiedere;
  • Simulazione per rate ideale. Per sapere, in base al tuo stipendio, qual è la rate massima mensile che puoi pagare;
  • Simulazione per importo specifico. Applicazione da usare se sai già quanto prestito ti serve. Per esempio, avresti bisogno di un prestito di 50.000 euro; basta inserire nell’applicazione 50.000 euro e il tuo stipendio netto. Il sistema ti dice subito se poi chiedere 50.000 oppure no e in tal caso, l’importo massimo di prestito che puoi chiedere, sempre in base al tuo stipendio.

Da qui puoi andare sull’applicativo simulazione INPS e scegliere uno dei tre metodi di simulazione.

Tasso interesse

Ai sensi dell’art. 2 Parte Prima del regolamento INPS per l’erogazione dei prestiti (che puoi scaricare da qui), al prestito si applica un TAN (tasso nominale annuo) che dipende da due variabili:

  1. Tua Gestione di appartenenza;
  2. Tipologia del prestito.

Quando si parla di prestiti però, per farsi un’idea più completa, è meglio fa riferimento al TAEG ossia al Tasso Annuo Effettivo Globale e non al TAN. Il TAEG è infatti più completo, perché è il tasso di interesse che comprende tutte le spese relative al prestito.

Sul sito INPS trovi informazioni sul TAEG previsto per piccoli prestiti (fino a 4 anni) e per i prestiti pluriennali (quelli da 5 a 10 anni).

Domanda

La domanda va presentata direttamente online tramite questa pagina INPS, cliccando in basso su Accedi al servizio. Si apre una piccola finestra, dove devi scegliere Dipendenti Pubblici e Pensionati. Le restanti voci sono dedicate a patronati oppure alle amministrazioni pubbliche. A questo punto devi accedere al sito tramite PIN INPS, SPID, CIE o CNS.

In alternativa, puoi presentare domanda alla tua amministrazione di appartenenza. Se lavori per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, puoi presentare domanda tramite il sito NOIPA.

Se sei un pensionato, puoi presentare la domanda tramite il sito INPS come ti ho spiegato in alto, tramite un patronato, oppure chiamando il call center INPS ai numeri 803 164 da fisso o 06 164 164 da cellulare.

Tempi erogazione

Per quanto riguarda i tempi di erogazione del piccolo prestito INPS, di solito passa un mese e mezzo, due mesi circa a partire dal giorno della domanda. L’INPS deve avere il tempo di fare i dovuti controlli, dopodiché può approvare o rigettare la tua richiesta.

In ogni momento puoi conoscere lo stato di avanzamento della tua domanda contattando direttamente la sede INPS.

Rigettato

L’INPS, una volta ricevuta la tua domanda, valuta la richiesta considerando anche il tuo grado di affidabilità. Quindi in maniera simile a come farebbe una banca, verifica per esempio la presenza di altri prestiti in corso oppure morosità per prestiti precedenti. Se non ci sono problemi, l’INPS accoglie la tua domanda.

In caso di rigetto invece, l’Ufficio ti invia una comunicazione indicante anche i motivi del mancato accoglimento. Se per esempio hai commesso errori nella compilazione della domanda, puoi presentarne un’altra. Ma se l’INPS rigetta la domanda perché ha giudicato poco affidabile il tuo profilo, è difficile che accolga subito una nuova domanda.