Se un debitore non paga i suoi debiti, il creditore ha tutto il diritto di ottenere quanto gli spetta e di mettere in atto le procedure previste dalla legge. E l’esproprio forzato è una di queste procedure: il pignoramento può essere presso il debitore o presso terzi.

In questa guida completa sul pignoramento mobiliare ti spiego cos’è e come funziona, quali sono le spese e quanto costa il contributo unificato, qual è la procedura per avviare l’esproprio, dunque come iscriverlo a ruolo e presentare istanza di vendita, cosa succede il debitore è assente, come evitare il pignoramento ed infine trovi un fac simile istanza di pignoramento da presentare in tribunale.

Cos’è e come funziona

Il codice di procedura civile tratta il pignoramento mobiliare (detto anche espropriazione mobiliare) a partire dall’articolo 153.

Significato. Il pignoramento mobiliare è un procedimento che attiva il creditore quando il debitore non paga i suoi debiti. Il creditore, per tutelare i suoi interessi, si può rivolgere alle autorità, mostrare i titoli che lo rendono titolare di un diritto (per esempio fatture o cambiali) e quindi chiedere l’espropriazione dei beni del debitore.

A questo punto le autorità si recano a casa del debitore e si impossessano di quello che è utile a soddisfare il credito del mandante, dunque, gioielli, oggetti di valore, auto. Se questi oggetti sono a casa del debitore, allora si parla di pignoramento mobiliare presso il debitore, se invece si trovano altrove, allora si parla di pignoramento mobiliare presso terzi.

Immobiliare

Perché si definisce “mobiliare”? Si definisce mobiliare quando le autorità sequestrano beni mobili, quindi auto, gioielli, altri oggetti di valore. Non espropriano case o terreni, che sono invece beni immobili. In caso di espropriazione di beni immobili (case, terreni…) si chiama espropriazione immobiliare.

Contributo unificato

Quando ti rivolgi alle autorità per chiedere l’espropriazione forzata dei beni di un tuo debitore, tramite modello F23 devi pagare una tassa, meglio conosciuta come contributo unificato di iscrizione a ruolo (Legge n. 488/99; art. 9 del D.P.R. n. 115/2002, T.U. Parte II Titolo I). L’importo da pagare dipende da ammontare e natura del debito:

Tabella contributo unificato
Tipo di processoImporto
Pignoramento mobiliare
per un valore minore di 2.500 euro
43 euro
Pignoramento mobiliare
oltre 2.500 euro
139 euro
Esecuzione immobiliare
(case, terreni…)
278 euro
Opposizione ad atti esecutivi168 euro

Iscrizione a ruolo

Se un tuo debitore non ti paga, per intraprendere il percorso di pignoramento dei suoi beni, puoi rivolgerti a un avvocato di fiducia. L’avvocato quindi si occupa di fare richiesta di pignoramento e la consegna al tribunale. L’ufficiale giudiziario, dopo aver effettuato le sue verifiche, consegna all’avvocato:

  • Titolo che attesta il credito (fattura, cambiale…);
  • Precetto;
  • Eventuale verbale di pignoramento.

A questo punto l’avvocato deve provvedere all’iscrizione a ruolo.

Termine

L’avvocato non ha un tempo illimitato per iscrivere a ruolo il procedimento, deve farlo entro 15 o 30 gg, che decorrono dalla consegna di titolo, precetto e verbale effettuata dall’ufficiale giudiziario:

Termine per iscrivere a ruolo
Tipologia di pignoramentoTermine (entro)
Presso il debitore15 gg
Presso terzi30 gg
Immobiliare15 gg

Ma non finisce qui: a questo punto l’avvocato deve presentare istanza di assegnazione (o vendita) dell’oggetto pignorato. Il creditore infatti ha due possibilità: può chiedere l’assegnazione dell’oggetto del debitore, se ne è interessato; oppure se non è interessato al bene può chiederne la vendita e poi insinuarsi nel ricavato.

L’avvocato ha 45 giorni di tempo dall’esproprio per presentare istanza di assegnazione/vendita (art. 497 c.p.c.). Dunque, per semplificare il tutto, l’avvocato può depositare l’istanza di vendita allegandola all’iscrizione a ruolo. Dopodiché, appena noto il n. RG., procedere con il deposito dell’istanza con un atto a sé stante.

Attenzione

Decorrenza. I 45 giorni non partono dal giorno di trascrizione del pignoramento, ma dalla notifica del pignoramento al debitore.

Di seguito puoi scaricare una guida completa redatta dall’Ordine degli avvocati di Novara, su tutta la procedura da seguire, a partire da istanza di pignoramento, iscrizione a ruolo e termini da rispettare:

Scarica subito la guida completa per iscrizione a ruolo, istanza, attestazione di conformità da allegare.

Ufficiale giudiziario

La prima cosa che viene in mente, prima di intraprendere una procedura di pignoramento verso il tuo debitore è sicuramente una: qual è il costo pignoramento mobiliare con ufficiale giudiziario.

Come ben sai infatti, non puoi certo procedere tu stesso a espropriare il tuo debitore, ma devi passare per il tribunale: una volta accolta la tua domanda di pignoramento, un ufficiale giudiziario provvederà a espropriare il debitore dei suoi beni, per consegnarteli o metterli in vendita (a seconda della tua richiesta).

Costo esecuzione mobiliare

Prima di analizzare quali sono i costi, c’è una buona notizia: tutte queste spese potrai recuperarle con i soldi ricavati dal pignoramento. Quindi tutto ciò che spendi, è a carico del tuo debitore e ti tornerà indietro al momento dell’espropriazione e vendita dei suoi beni. Sempre che il pignoramento vada a buon fine… ma questo è un altro discorso.

I costi da sostenere sono essenzialmente due:

  1. Il contributo unificato, che abbiamo visto nel paragrafo precedente;
  2. Le spese legali, ossia il compenso dell’avvocato, che è la parte più impegnativa.

Per capire quali sono i costi del notaio, vediamo insieme cosa fa e quanto costa ogni suo intervento. Ecco gli interventi e le richieste che fa l’avvocato al tribunale e ogni atto chiaramente ha un costo:

  1. Richiesta titolo esecutivo;
  2. Atto di precetto;
  3. Domanda di pignoramento (nello specifico si chiama “istanza di pignoramento”);
  4. Domanda di vendita (nello specifico si chiama “istanza di vendita”).

Vediamo tutti i passi:

1. Ottenimento del titolo esecutivo. Per ottenere un pignoramento hai innanzitutto bisogno di un titolo esecutivo, ossia una sentenza definitiva oppure un decreto ingiuntivo a cui il debitore non ha fatto opposizione. In questo titolo risulta l’ammontare preciso del debito. In questo caso il costo da tenere presente è quello dell’avvocato.

Quindi molto dipende dall’avvocato a cui ti rivolgi, perché ogni professionista può avere tariffe diverse. In linea di massima, giusto per farsi un’idea, ecco le tariffe medie applicate, esse dipendono dall’importo del debito:

Spese legali
Importo del debito per cui chiedi il pignoramentoCompenso avvocato
Fino a 2.000 euro700/800 euro
Da 3.000 a 5.000 euro800/900 euro
Da 6.000 a 9.000 euro900/1000 euro
Oltre 10.000 euro1.100/1.200 euro

Chiaramente a questi costi devi aggiungere l’IVA (22%) e la cassa forense (4%).

Suggerimento

Chiedi vari preventivi ai vari studi legali prima di intraprendere il percorso.

2. Notifica atto di precetto. Una volta ottenuto il titolo esecutivo, il venditore vede che fai sul serio e quindi sarebbe meglio che pagasse. Se continua imperterrito a non pagarti, a questo punto bisogna notificargli un atto di precetto. Anche in questo caso il costo varia in base all’importo del debito, ma più o meno si aggira attorno ai 200/400 euro.

3. Istanza di pignoramento. A questo punto, hai titolo esecutivo e precetto e puoi incaricare il tuo avvocato di inviare un’istanza di pignoramento in tribunale. Anche in questo caso il compenso dell’avvocato dipende dall’ammontare del debito e sono più o meno questi, per farti un’idea:

Spese legali
Importo del debito per cui chiedi il pignoramentoCompenso avvocato
Fino a 3.000 euro500 euro
Fino a 9.000 euro600/900 euro
Oltre 10.000 euro900/1000 euro

Chiaramente a queste spese devi aggiungere l’IVA (22%) e la cassa forense (4%).

I costi valgono sia per il pignoramento presso il debitore che per il pignoramento presso terzi.

Quindi, sommando tutto, il costo può variare da 1.000/1.300 euro per un debito di circa 3.000 euro fino a circa 2.000 euro per credito di 15.000/20.000 euro.

Istanza di vendita

Dal giorno in cui l’Ufficiale Giudiziario procede con l’esproprio, il tuo avvocato ha 15 giorni di tempo per iscriverlo a ruolo. L’iscrizione a ruolo sarebbe la richiesta di annotare l’esproprio nei registri della Cancelleria del Tribunale. Se l’avvocato non vi provvede, il pignoramento perde efficacia, quindi non puoi vendere i beni pignorati e devi persino restituirli al proprietario (L. n. 132/15, art. 518 co. 6 e art. 557 co. 3 del c.p.c.).

Oltre all’iscrizione a ruolo, il tuo avvocato deve provvedere, entro 45 giorni dal pignoramento, a presentare istanza di vendita. Perché è vero che i beni li hai pignorati, ma per venderli hai bisogno dell’ok del tribunale. Se l’avvocato non vi provvede, anche in questo caso il pignoramento perde efficacia (art. 497 c.p.c.).

Fac simile

L’istanza di pignoramento è l’atto scritto con cui l’avvocato chiede, per conto del suo assistito, il pignoramento dei beni mobili del debitore. Nell’atto, da inviare al tribunale, si specifica:

  • L’ammontare del debito;
  • La circostanza che il debitore non ha pagato, neanche in virtù della sentenza emessa dal tribunale/decreto ingiuntivo;
  • Si chiede espressamente il pignoramento, per il quale il tribunale incaricherà un ufficiale giudiziario.

Ecco di seguito un fac simile modello istanza di pignoramento presso il debitore corredato dal verbale di pignoramento e verbale di notifica. Questi ultimi li compilerà l’ufficiale giudiziario incaricato dal tribunale che eseguirà il pignoramento, di solito nell’istanza di pignoramento l’avvocato inserisce già il verbale di pignoramento precompilato e il verbale di notifica, per velocizzare il lavoro all’U.G..

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD dell’istanza di pignoramento presso debitore.

Presso terzi

Se nonostante la sentenza del tribunale o decreto ingiuntivo, il tuo debitore non paga, a questo punto non ti resta altro da fare che incontrarti di nuovo con il tuo avvocato. Insieme potrete individuare i beni del tuo debitore. In caso di pignoramento mobiliare si tratta di beni mobili, quindi auto, oggetti di valore, gioielli, insomma tutto ciò che possa aiutarti a ricevere quanto ti spetta.

Purtroppo però, il pignoramento mobiliare non è sempre fruttuoso: perché il debitore potrebbe aver nascosto tutto (non è così raro), ecco perché la forma più efficace di tutela è il pignoramento presso terzi: se il tuo debitore a sua volta ha un credito presso Tizio, allora tu puoi rivolgerti a Tizio e dirgli di non pagarlo, ma di pagare a te, ovviamente nei limiti del tuo credito.

Esempio

Mario ha un debito verso te di 1.000 euro e non ti paga. Mario ha anch eun credito verso Giuseppe, pari a 3.000 euro. Tu puoi andare a Giuseppe e chiedere di dare a te i 1.000 euro.

La legge stabilisce che se il debitore ha un credito verso un altro soggetto, che può essere una banca, un’impresa o un semplice cittadino privato, tu puoi andare da quest’ultimo e ottenere quanto ti spetta.

Ecco di seguito un fac simile modello istanza di pignoramento presso terzi corredato dal verbale di pignoramento e verbale di notifica. Questi ultimi non li compila l’avvocato ma l’ufficiale giudiziario incaricato che esegue il pignoramento (l’avvocato inserisce già nell’istanza il modello precompilato).

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD del pignoramento presso terzi.

Come evitare

Hai ricevuto un atto di precetto e presto un ufficiale giudiziario verrà a casa tua per pignorare i tuoi beni mobili. Può pignorare qualsiasi cosa: quadri, auto, gioielli, anche se dici che non sono tuoi: l’U.G. può pignorarlo se si trova al tuo domicilio, sta a te dimostrare (non solo con le parole) che quell’oggetto non è tuo.

Non può pignorare i seguenti beni:

  • Oggetti di culto;
  • Fede nuziale;
  • Oggetti necessari per i i bisogni primari, quali biancheria, frigorifero, stufe, lavatrice, letti;
  • Cibo;
  • Animali domestici.

Per evitare il pignoramento, quando l’U.G. si presenta a casa tua, puoi pagare il debito. In questo modo il debito si estingue e il pignoramento non ha più ragione di esistere. L’U.G. girerà il denaro al tuo creditore.

Se non sei d’accordo col pagare la somma ma vuoi evitare il pignoramento, nel momento in cui consegni il denaro puoi rilasciare all’U.G. una dichiarazione in cui comunichi che intenderai fare opposizione in tribunale e chiedere la restituzione di quanto stai versando.

Cosa succede se sposto i beni pignorabili in un altro luogo? L’U.G. può pignorare solo i beni che trova al tuo domicilio, ma ti chiederà se possiedi altri beni da pignorare. La reticenza costituisce un reato.

Debitore assente

Se quando l’Ufficiale Giudiziario si reca a casa tua per fare il pignoramento, tu sei assente (o fingi di non essere in casa, non aprendo), l’U.G. lascia un avviso per farti capire che è passato.

Tuttavia, sappi che le volte successive, l’U.G. in caso di necessità può anche farsi accompagnare da carabinieri e un tecnico in grado di forzare la porta.