La legge n. 270 del 21/12/2005 ha introdotto quello che é l’attuale sistema elettorale, che tutti conosciamo con la locuzione in latino “Porcellum” e che a sua volta ha sostituito il precedente “Mattarellum“. Dal mattarellum al porcellum: di male in peggio, potrebbe obiettare qualcuno. Ma realmente, il porcellum chi l’ha votato e voluto? Cosa significa “porcellum”? In realtà c’è una lunga storia e chi vuole attribuire questa “porcata” (come la definì lo stesso ideatore, l’allora ministro per le riforme Calderoli) esclusivamente a destra o a sinistra, é in errore.
Tanto la destra che la sinistra hanno contribuito, ognuno a modo suo, a portare avanti questa legge elettorale, tanto discussa e odiata, ora anche dagli stessi proponenti. Ecco come e perchè.
La storia del porcellum: da proposta di legge a “porcata”
Il porcellum (a questo link, per chi non lo sapesse, ecco come funziona il porcellum) é la legge che ha modificato il sistema elettorale italiano, é attualmente in vigore e le ultime elezioni di febbraio 2013 si sono svolte quindi con questo sistema elettorale. É stata proposta dall’allora centro destra (Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale, Forza Italia, UDC e Lega Nord), formulata principalmente dall’allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli. Come sappiamo, una legge, prima di essere approvata, passa tra Camera e Senato, e durante questo iter che potremmo banalmente definire “ping pong”, le due Camere vi apportano tutte le modifiche che ritengono opportune. Solo quando tutti si mettono d’accordo e nessuno apporta più modifiche, la legge può essere approvata. E così fu.
“Il troppo storpia”
La legge proposta dal ministro Calderoli, fu talmente modificata durante l’iter parlamentare, che lo stesso Calderoli la definì una “porcata” durante un’intervista televisiva. Una connotazione più “elegante” fu attribuita dal politologo Giovanni Sartori, che utilizzando una locuzione latina, la chiamò porcellum.
Porcellum: chi la fa e chi ne “approfitta”
Il successivo governo Prodi del 2006, vinse le elezioni proprio con il porcellum ed ottenne ovviamente anche il premio di maggioranza ivi contemplato, creando una coalizione di centro sinistra: “L’Unione” (Democratici di sinistra, Democrazia è libertà, la Margherita, quest’ultima é l’attuale PD, Italia dei Valori, Verdi, Rifondazione Comunista, PCI, Radicali e UDEUR). Come possiamo notare si trattò una colazione davvero “variegata”, forse fin troppo, visto che il governo cadrà dopo due anni. In questi due anni però, nessuno pensò di cambiare la legge elettorale (essi stessi erano andati al governo proprio con quella legge in vigore…). Nel 2008, dopo la caduta del governo Prodi, le elezioni vengono vinte nuovamente dalla coalizione del centro destra.
Referendum abrogativo porcellum: la Corte costituzionale lo boccia
Arriva il 2011 e l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro é la prima a mettere in luce le “falle” di questo sistema elettorale. Vengono raccolte ben 1.210.000 firme per indire un referendum abrogativo del Porcellum. Per promuovere un referendum ne bastano 500.000: questa larga adesione dimostra quindi lo scontento dei cittadini nei confronti di una legge elettorale che comincia a essere mal sopportata. La Corte di cassazione da il suo benestare, ma la Corte costituzionale nel 2012 boccia il referendum: l’intera abrogazione della legge in questione avrebbe causato, un vuoto normativo immediato e pericoloso. Altri studiosi di giurisprudenza però mal hanno digerito questa sentenza, sottolineando che con l’abrogazione non ci sarebbe stato nessun vuoto, ma semplicemente sarebbe tornata in vigore la legge elettorale precedente (Mattarellum) che contemplava il voto di preferenza, nel frattempo si sarebbe poi potuto pensare ad una legge ad hoc. La Corte costituzionale, tuttavia, nonostante la bocciatura del referendum, auspica un intervento legislativo.
L’Italia divisa in tre e il M5S che mette fine al bipartitismo politico
Quello che é successo dopo, lo conosciamo bene. Si dimette Berlusconi e arriva il professore Monti con il suo governo “tecnico”: si inizia a parlare di riforma del “porcellum”, abrogazione, nuovamente di referendum. Ma intanto il tempo passa inesorabilmente e arrivano le elezioni del 2013. Il porcellum c’è ancora: la coalizione di centro sinistra ottiene il premio di maggioranza. Ciò nonostante l’Italia rimane spaccata in tre: centro sinistra, centro destra e Movimento 5 Stelle. Da qui, l’ingovernabilità e il successivo governissimo PD-PDL, allo scopo, così dicono, di salvare il Paese.
Ora tocca nuovamente alla Corte Costituzionale
Ad oggi la legge é ancora in vigore, ma sembra che qualcosa si sia mosso concretamente: la parola é passata alla Corte Costituzionale (vedi ricorso dell’avvocato Aldo Bozzi sull’incostituzionalità del porcellum). Entro 6 mesi circa, quindi entro il 2013 la Corte Costituzionale dovrà esprimersi di nuovo su questa legge elettorale, che cotanto scompiglio ha generato.
Voi, cosa vi aspettate o auspicate?