Hai appena trovato un lavoro occasionale e il committente ti ha inviato il contratto da firmare? Sei alla tua prima esperienza e non sai come comportarti, se devi pagare tasse, iscriverti all’INPS o all’INAIL? Soprattutto, ti chiedi se i lavoratori occasionali sono obbligati a iscriversi alla gestione separata INPS?
Le prestazioni occasionali, così come sancito dall’art. 2222 del Codice Civile, sono quelle prestazioni compiute verso il committente (datore di lavoro) con lavoro prevalentemente proprio, compiute senza vincolo di subordinazione, dietro corrispettivo ed in via del tutto occasionale. Cosa si intende per occasionale e quando sorge l’obbligo di iscrizione all’INPS?
Le prestazioni occasionali sono rapporti di lavoro il cui compenso totale (ovvero ricevuto da tutti i committenti) non supera i 5.000 euro netti annui e la cui durata complessiva non supera i 30 giorni in un anno con uno stesso committente.
Il limite di 5.000 euro vale come somma di tutti i compensi percepiti dai vari datori di lavoro e rappresenta la soglia di esenzione dall’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS. Ciò significa che se percepirai al massimo 5.000 euro netti annui (circa 6.250 euro lordi) dalla somma di tutti i committenti (per esempio 1.500 euro da un committente + 2.300 euro da un altro, etc.), non sussiste alcun obbligo di iscrizione all’INPS. Se superi questo limite di 5.000 euro invece, sussiste l’obbligo di registrazione alla Gestione Separata.
Cosa devo fare se supero i 5.000 euro? In questo caso devi comunicare tempestivamente ai committenti occasionali il superamento di questo limite e iscriverti alla Gestione Separata (se non sei già iscritto).