Finalmente è giunto il momento di andare in pensione. Congratulazioni! Qualunque siano i tuoi prossimi passi, sei certo che da ora in avanti avrai più tempo da dedicare a te stesso e ai tuoi hobby, ma prima devi espletare alcune procedure burocratiche. Niente di complicato: semplici passi per dare le dimissioni al lavoro e fare domanda di pensionamento.

In questa guida completa sulla procedura per andare in pensione, ti spiego come fare se sei un lavoratore dipendente, oppure se hai un’attività autonoma, quando dare le dimissioni, gli step da seguire, infine ti spiego se e quando dopo la pensione si può continuare a lavorare.

Cosa fare

Andare felicemente in pensione significa chiudere un cerchio, quello dell’onorato lavoro, per dedicarti finalmente alla famiglia, per iniziare a fare giardinaggio oppure per visitare regolarmente il campo da tennis. Prima di andare in pensione, devi considerare vari aspetti e seguire una specifica procedura.

Devi capire bene quando è il momento opportuno per licenziarti, perché l’INPS potrebbe non pagarti subito la pensione e ti ritroveresti dei mesi “scoperto”. Nella vita non si sa mai, e un qualche cavillo o problema burocratico potrebbe ritardare l’arrivo dell’assegno. E se non hai un gruzzoletto da parte, potrebbe essere un vero e proprio disagio.

Per andare in pensione devi dare le dimissioni. La legge è chiara sotto questo punto di vista: per percepire la pensione devi aver cessato l’attività lavorativa. Questo però, vale solo se sei un lavoratore dipendente. Se sei un lavoratore autonomo, un commerciante, puoi tranquillamente prendere la pensione e continuare la tua attività.

Lavoratore dipendente

Se sei un lavoratore dipendente, devi quindi dare le dimissioni. Devi darle in ogni caso: sia se richiedi la pensione di vecchiaia, sia se ricevi la pensione anticipata o usufruisci comunque di qualche opzione che ti permette di andare in pensione prima. Le dimissioni rappresentano requisito necessario per andare in pensione.

Tra l’altro l’INPS ha un sistema di controllo automatico: se invii la domanda di pensione, ma l’istituto rileva che sei ancora al lavoro, blocca la tua domanda. Sapere che stai lavorando è semplice: l’INPS vede che il tuo datore di lavoro ti eroga ancora i contributi.

Se hai più lavori, devi cessarli tutti. A meno che, le altre attività siano autonome. Quindi, se per esempio hai un lavoro da dipendente e hai anche una partita IVA come grafico pubblicitario, non sei obbligato a chiudere la partita IVA. Puoi tranquillamente continuare a fare il grafico pubblicitario come autonomo.

Lo stesso vale se hai un negozio. Supponiamo che tu abbia un lavoro da dipendente e un negozio. Per andare in pensione devi rassegnare le dimissioni presso il tuo datore di lavoro, ma per quanto riguarda il tuo negozio, puoi continuare a lavorarci.

Quando dare le dimissioni

Per quanto riguarda il periodo in cui dare le dimissioni, devi andare a vedere il tuo CCNL di riferimento: lì c’è scritto quanto periodo di preavviso devi dare al tuo datore di lavoro. Ogni CCNL infatti, prevede un periodo di preavviso diverso, anche a seconda della mansione che svolgi.

Esempio

Se sei un operaio potresti dover dar un preavviso di 30 giorni, se sei un manager un preavviso di due mesi.

Procedimento

Una volta individuato il periodo di preavviso, ecco cosare fare:

  1. Devi innanzitutto inviare la lettera di dimissioni al datore di lavoro. Qui trovi un modello lettera fac simile lettera di dimissioni per pensionamento, che puoi stampare e consegnare in azienda.
  2. Dopodiché devi convalidare le dimissioni attraverso la procedura online sul sito di Cliclavoro, altrimenti le tue dimissioni non hanno validità. Le dimissioni online infatti, sono obbligatorie non solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per chi va in pensione. Devi compilare un modulo dove indicare la data di cessazione del rapporto di lavoro (che sarebbe appunto l’ultimo giorno di lavoro). Per accedere al sito Cliclavoro devi possedere lo SPID.

Suggerimento

Se non sei molto pratico con il computer e con internet, puoi presentare le dimissioni online tramite un CAF oppure un patronato. Espleteranno la procedura per te e con te, in maniera semplice e veloce.

Dopo la pensione si può lavorare?

La risposta è sì. Sono anni ormai che non esiste più il divieto avere contemporaneamente pensione e redditi da lavoro. Se quindi dopo aver ottenuto la pensione, vuoi iniziare un’attività per conto tuo, oppure trovi un altro lavoro da dipendente, puoi farlo. Puoi persino essere riassunto con la vecchia società.

Le dimissioni rimangono comunque sempre necessarie per fare domanda di pensione, anche se poi la stessa azienda dove lavoravi ti riassume. Per fare domanda di pensione quindi, devi dare le dimissioni, ma poi puoi riprendere l’attività lavorativa, se lo desideri. L’azienda deve provvedere a liquidarti il TFR, le ferie non godute e le altre spettanze. Poi ti può riassumere ex novo.

Quanto tempo deve passare tra le dimissioni e la riassunzione:

  • Se ti riassume l’azienda presso cui hai lavorato finora, deve passare almeno un giorno di interruzione del rapporto di lavoro;
  • Se ti assume un’altra azienda, puoi iniziare il lavoro anche il giorno seguente.

Questo però vale in teoria. Perché come detto dei passi precedenti, se l’INPS riceve la tua domanda di pensione e in quel momento vede che sei occupato, allora respinge la tua domanda. Quindi la cosa migliore da fare, nella pratica, è aspettare che l’INPS accolga la tua domanda di pensione e poi finalmente riprendere a lavorare con un nuovo contratto.