Hai deciso di vendere, comprare, affittare una casa e, in uno scenario così desolato, dove il mercato immobiliare scende sempre più basso e la compravendita di immobili sempre più difficile, stai valutando l’idea di affidarti a un agente immobiliare. Ne hai sentite di cotte e di crude però.
C’è chi ti ha detto che la percentuale ammonti al 5% del prezzo, chi al 10, chi addirittura al 15%. Altri invece ti hanno detto che la percentuale della provvigione che può chiedere un’agenzia non può superare una certa soglia, specificata addirittura nel codice civile e quindi di stare attento alle fregature! Come comportarsi quindi? Qual é veramente la percentuale massima che può chiedere un agente in caso di affitto o vendita?
Il codice civile, nel libro IV, Capo XI della Mediazione e nello specifico all’articolo 1755, sancisce che il mediatore ha diritto alla provvigione da entrambe le parti quando l’affare è concluso. La percentuale della provvigione e la proporzione che grava sulle parti, se non sancita nel contratto, è determinata da tariffe professionali o dagli usi. In mancanza di questi é determinata dal giudice secondo equità.
Cosa significa questo? Significa che il codice civile non prevede assolutamente una percentuale oltre la quale l’agenzia non può andare. La percentuale della provvigione quindi, viene stabilita liberamente tra le parti al momento dell’incarico all’agenzia. Se nessuna percentuale é stata concordata, si fa riferimento alle tabelle tenute dalla camera di Commercio del territorio che, attenzione, non sono tabelle a cui gli agenti devono attenersi obbligatoriamente, ma sono solo le medie delle provvigioni applicate nel territorio, la cui percentuale varia a seconda della zona e il prezzo degli immobili. In mancanza di tali tabelle, la percentuale è decisa dal giudice secondo equità.
Se quindi ti sei rivolto a un’agenzia e la provvigione ti sembra troppo alta, non puoi far altro che proporne una minore, prima di firmare il contratto. Le percentuali sono differenti a seconda che si tratti di affitto o vendita dell’immobile. Solitamente le provvigioni per le locazioni sono più alte rispetto alla vendita. Mediamente per le vendite le agenzie si attestano a una percentuale del 3% sul prezzo di vendita (da pagare sia dal compratore che dal venditore della casa). Per le locazioni ci si attesta sul 10% del canone annuo. Queste percentuali sono però solo indicative.
Nelle locazioni vacanza, per esempio, le provvigioni salgono a seconda dei servizi offerti ai clienti e possono arrivare addirittura fino al 25%.
IVA
Attenzione: di solito la provvigione si intende IVA esclusa. Se quindi per esempio, su una vendita l’agenzia applica una provvigione del 3%, su questo 3% dovrai pagare anche il 22% di IVA. Supponiamo che tu venda un immobile a 200.000 euro. Dovrai pagare all’agente 6.000 euro di provvigione, a cui si aggiungerà il 22% di IVA (22% di 6.000 = 1.320), per un totale di 7.320 euro di provvigione.
Se invece stai affittando, supponiamo che la provvigione sia del 10% e il canone annuale dell’affitto sia di 10.000 euro. Dovrai pagare all’agente 1.000 euro + il 22% di IVA (220 euro), per un totale di provvigioni pari a 1.220 euro.