L’Agenzia delle Entrate, da anni ormai, ha messo a disposizione dei contribuenti la possibilità di avvalersi del 730 precompilato (o Redditi PF precompilato): un modello di dichiarazione in cui l’Agenzia ha già inserito i redditi percepiti e le spese che hai sostenuto, grazie ai dati in suo possesso. Dati che puoi eventualmente completare, apportando le modifiche che ritieni opportuno.
In questa guida completa sui punti 481 e 482 CU ti spiego se vanno dichiarati nel 730 (o Unico), cosa indicano, come funziona la tassazione per i redditi derivanti da riscatti di fondi integrativi, le conseguenze della modifica del 730 precompilato.
Non vanno indicanti in 730 e Unico
L’anno appena trascorso ti sei fatto liquidare un fondo integrativo pensione, praticamente hai chiesto il riscatto. Quest’anno il fondo pensioni dunque, ti ha inviato la CU: il fondo infatti, avendoti erogato un reddito, è diventato sostituto di imposta e su quel reddito ha pagato le imposte, per tuo nome e conto all’Agenzia delle Entrate. Avendoti erogato reddito, è tenuta a rilasciarti la CU.
Il fondo, indica l’importo che ti ha versato, nei seguenti punti della CU:
- PUNTO 481 CU: l’importo riscattato, l’imponibile, ossia il lordo;
- PUNTO 482 CU: ritenute applicate.
Le ritenute non sono altro che le imposte che il fondo ha già versato all’Agenzia delle Entrate, per tuo nome e conto. Il riscatto da fondo pensione rappresenta un reddito assoggettato a ritenuta a titolo di imposta. Come tale non va dichiarato nel 730 (o modello Redditi PF, conosciuto come modello Unico).
Per quanto riguarda invece gli importi indicati nella sezione Dati Fiscali, dal punto 1 al punto 393, vanno indicati nel 730 (o Unico).
730 precompilato
Se hai deciso di usufruire del 730 precompilato, la situazione si semplifica parecchio: nel precompilato trovi già la maggior parte dei redditi e delle spese sostenute durante lo scorso anno. E non hai trovato l’importo che hai riscattato dal fondo pensione, ecco perché vuoi capire se devi inserirlo manualmente.
Come già spiegato nei passi precedenti, la risposta è no: l’importo riscattato con il fondo pensione, presenti ai punti 481 e 482, non vanno indicati in dichiarazione dei redditi. Quindi se il tuo 730 precompilato non li presenta, tu non devi inserirli.
Accettare il 730 precompilato o modificarlo
Accedendo il modello 730 precompilato senza apportate alcuna modifica, ha degli interessanti vantaggi: significa che per i dati esposti in dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate non ti sottoporrà a eventuali controlli. E’ stata l’Agenzia stessa a compilare quei dati, dunque non avrebbe senso controllare se stessa, i dati che ha indicato nel 730 che ha caricato.
Il modello 730 si considera “accettato” senza modifiche anche in un altro caso: quando apporti delle correzioni/modifiche che non incidono sul calcolo dell’imposta dovuta, ossia:
- Modifiche dei dati anagrafici, ad esclusione della modifica del comune di residenza, che può incidere sul calcolo delle addizionali IRPEF comunali;
- Richiesta di pagare a rate l’eventuale importo a debito;
- Inserimento o modifica del codice fiscale del coniuge autonomo, ossia non fiscalmente a carico;
- Inserimento o modifica dei dati del soggetto che effettua il conguaglio;
- Compilazione del quadro I, ossia il quadro che ti permette di scegliere di usare il credito di imposta che deriva dal 730, in compensazione di altri tributi.
Accettando il 730 senza apportare modifiche (o apportando le modifiche formali appena esposte) rendi la tua dichiarazione esente dai controlli formali. Sugli eventuali crediti che ne risultato, l’Agenzia non effettua controlli preventivi, ma passa direttamente a rimborsarteli.
Rimane ferma per l’Agenzia delle Entrate, la possibilità di controllare la sussistenza delle condizioni:
- Soggettive per avere diritto alle detrazioni;
- Relative a familiari a carico;
- Su agevolazioni gli oneri certificati dal sostituto d’imposta sui quali il sostituto non ha fatto le trattenute fiscali.
Cosa succede in caso di modifiche
Se modifichi la dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate logicamente farà dei controlli preventivi prima di liquidarti l’eventuale credito. E’ chiaro che, modificare il 730 precompilato, delle volte non è una tua scelta ma un obbligo: ci sono alcune tipologie di reddito che l’Agenzia delle Entrate non riesce a inserire, perché non possiede le relative informazioni. I motivi che ti impongono la modifica possono essere diversi:
- Redditi esteri, quali ad esempio pensioni o reddito da lavoro;
- Redditi da immobili esteri;
- Redditi di capitale certificati nella CUPE.
Se lo scorso anno hai percepito uno di questi redditi, devi modificare la dichiarazione precompilata e inserire appunto questi dati.