Il datore di lavoro remunera i suoi dipendenti non solo con emolumenti in denaro, come appunto la busta paga, ma può remunerarli anche con le cosiddette erogazioni in natura, ossia beni fisici oppure servizi, come ad esempio buoni benzina oppure la possibilità di seguire dei corsi. Quando poi compila la CU da consegnare al lavoratore, inserisce il corrispondente valore di tali erogazioni nel punto 474.

In questa guida ti spiego se e quando il punto 474 CU va dichiarato nel 730, in cosa consistono le erogazioni in natura e i compensi in natura, qual è il limite esentasse previsto dalla legge, infine quali sono i vantaggi dell’accettare il 730 precompilato senza apportare alcuna modifica.

Erogazioni in natura

La CU (Certificazione Unica) che ti ha rilasciato il datore di lavoro, comprende anche le erogazioni in natura e i compensi in natura che ti ha elargito. Nello specifico, trovi l’importo di tali erogazioni precisamente al punto 474 della CU.

Nel punto 474, il datore di lavoro indica anche il premio di risultato, se te lo ha pagato appunto sotto forma di beni o servizi. Il datore di lavoro infatti, ha la possibilità di pagarti il premio di risultato in denaro, oppure in beni o servizi (art. 51, comma 3 del Tuir). Se te lo eroga sotto forma di beni o servizi, lo deve indicare nel punto 474 della CU.

Le erogazioni e i compensi in natura non sono altro che beni, oggetti o servizi che il datore di lavoro ti corrisponde. Per esempio lo sono i buoi pasto, oppure i buoni benzina, oppure la possibilità di seguire un corso di lingue, un servizio di trasporto. Insomma ciò che il datore di lavoro ti offre, in sostituzione del denaro.

Tali erogazioni sono esentasse fino al valore di 258,23 euro. Ciò significa che se hai ottenuto dei beni per un valore fino a 258,23 euro, non devi pagarci le tasse. Se invece hai ottenuto un valore maggiore, devi pagarci le tasse, su tutto l’importo e non solo sulla soglia eccedente i 258,23 euro. Vediamo con alcuni esempi concreti.

Attenzione

Per l’anno 2021 (quindi dichiarazione de redditi 2022), il limite è stato portato a 516,46 euro.

Esempio 1

Supponiamo che tu abbia ricevuto compensi in natura per un valore di 200 euro. Sono esentasse, non devi pagarci alcuna imposta, perché non superano il limite.

Esempio 2

Supponiamo che tu abbia ricevuto compensi in natura per un valore di 550 euro. Superano il limite, quindi devi pagarci le imposte. Devi pagarle su tutto l’importo, ossia su 550 euro e non sulla differenza tra limite e importo. Una volta superato il limite infatti, le tasse sono dovute sull’intero valore dell’erogazione in natura.

La realtà

Generalmente le erogazioni in natura sono inferiori al limite, dunque sono esentasse e non devi dichiararle nel 730.

Modello precompilato

La dichiarazione dei redditi ti permette di comunicare al fisco i redditi che hai percepito lo scorso anno, le imposte già versate e le spese che hai sostenuto. Ci sono varie spese che ti permettono di avere un rimborso sulle tasse già pagate, quindi in molti casi conviene fare la dichiarazione dei redditi.

Per esempio, se durante lo scorso anno hai sostenuto molte spese mediche o scolastiche, entrambe puoi portarle in detrazione e ottenere dunque un rimborso IRPEF. Il rimborso ti arriva direttamente in busta paga, generalmente nel mese di luglio.

730 precompilato

Da anni ormai, è possibile usufruire del 730 precompilato, ossia la dichiarazione dei redditi già predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Tutto quello che devi fare è collegarti al sito dell’Agenzia delle Entrate, entrare nel tuo cassetto fiscale e accedere al 730 precompilato.

Suggerimento

Per accedere alla tua dichiarazione dei redditi, devi possedere lo SPID, oppure CNS o CIE. Qui ti spiego come funziona lo SPID e come ottenerlo.

Una volta entrato nella pagina relativa al tuo 730, la prima cosa da fare è controllare che tutto sia a posto, che siano presenti tutti i dati. L’Agenzia delle Entrate infatti riceve la maggior parte delle spese detraibili, dai vari enti (ospedali, scuole…) e inserisce già tutto nel 730.

Se qualcosa dovesse mancare, per esempio delle spese mediche, qui ti spiego come inserirle nel 730 precompilato se sono mancanti. Una volta controllato che tutto sia a posto, basta cliccare il relativo pulsante di conferma e inviare la dichiarazione all’Agenzia.

Se non effettui alcuna modifica, ossia accetti il 730 così come l’ha compilato l’Agenzia delle Entrate, eviti i controlli. Questo perché l’Agenzia non va a controllare i dati che essa stessa ha caricato. Se invece effettui delle modifiche, potresti essere soggetto a dei controlli fiscali.