Quando si fa richiesta per specifiche agevolazioni, domande, iscrizioni (per esempio per l’iscrizione all’Università) dove il calcolo delle tasse da pagare deve essere riferito alla situazione economica del contribuente, l’ISEE é indicatore più utilizzato e che maggiormente rispecchia la situazione reddituale ed economica. L’ISEE (che sta appunto per indicatore della situazione economica equivalente) é riferito al nucleo familiare e non al singolo soggetto, per cui per il calcolo occorre dichiarare redditi e patrimoni di tutti i componenti del nucleo familiare.
Quindi quali redditi vanno dichiarati ai fini ISEE? La situazione economica del nucleo familiare si riferisce sia al reddito che al patrimonio posseduto, per cui oltre agli stipendi o ai redditi di impresa, occorre dichiarare anche altri patrimoni posseduti. Vediamo nello specifico quali.
Abbiamo quindi chiarito che, per il calcolo dell’ISEE (indicatore della situazione economica di un nucleo familiare) vanno indicati:
REDDITI e PATRIMONI
Il reddito non é altro che lo stipendio/busta paga o redditi di impresa, di tutti i componenti del nucleo familiare che lavorano.
Il patrimonio invece é composto da:
– conti correnti bancari e postali;
– azioni, obbligazioni. BOT, CCT, CTZ, BTP e altri titoli di stato, certificati di deposito e credito;
– buoni fruttiferi postali e assimilati;
– partecipazioni azionarie;
– altri strumenti e rapporti finanziari;
– diritti reali di godimento (uso, usufrutto, enfiteusi ecc.); é esclusa la nuda proprietà.
Vanno indicati nel modello ISEE, tutti questi componenti relativi all’anno precedente alla domanda. Ciò significa che, se dobbiamo calcolare l’ISEE nel 2015, occorre considerare redditi e patrimoni posseduti fino al 31 dicembre 2014. I beni posseduti dopo quella data non vanno considerati.
Per il calcolo dell’ISEE é possibile rivolgersi a commercialisti, esperti contabili, CAF e patronati. Occorre portare con se il modello Unico o 730 e dichiarare la somma dei singoli elementi patrimoniali posseduti.