L’IVA è l’adempimento tributario più frequente per i liberi professionisti e gli imprenditori e, a volte, succede che proprio quando si vanno a fare i calcoli di fine anno, che ci si accorga di aver sbagliato a pagare un importo, oppure di aver proprio omesso un versamento, che si tratti di versamento mensile o trimestrale.
In questa guida, vediamo come fare per rimediare ai casi di omesso versamento o sbagliato versamento delle liquidazioni mensili o trimestrali IVA: di seguito vediamo quindi come avvalersi del ravvedimento operoso e come calcolare sanzioni e interessi dovuti.
Pagamento mensile o trimestrale
Una volta accertato l’errato o omesso pagamento mensile o trimestrale, per avvalersi del ravvedimento operoso, occorrerà pagare all’Agenzia delle Entrate, le seguenti somme:
- ovviamente, l’IVA non pagata;
- gli interessi di mora;
- la sanzione.
Calcoli
Gli interessi si calcolano dal giorno successivo a quello di scadenza a quello in cui si fa il versamento. La formula da applicare per il calcolo degli interessi è questa (supponendo un ritardo di 80 giorni):
Importo di IVA Omesso X Tasso legale annuo / 365 X giorni (nel nostro caso 80)
L’importo della sanzione invece, varia in base alla durata del ritardo. Per esempio, è pari al 3% della sanzione ridotta, per i ravvedimenti entro 30 gg dalla scadenza; é pari a 1/9 del minimo per i ravvedimenti entro 90 gg dalla scadenza. A questo link dell’Agenzia delle Entrate é possibile conoscere le esatte sanzioni applicate per ogni periodo di ritardo.
I codici tributo da indicare nel modello F24 di pagamento, sono:
- 8904 per indicare la sanzione;
- 1991 per indicare gli interessi.