Se il tuo nucleo familiare vive in una condizione di difficoltà, di disagio economico, lo stato può aiutarti con una indennità mensile che, a seconda dei casi, si chiama reddito di cittadinanza oppure pensione di cittadinanza. Grazie a questo sostegno potete affrontare il momento di difficoltà.
Ci sono infatti delle importanti differenze tra reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, prima fra tutti la categoria di persone a cui spetta, dunque le condizioni per averne diritto ma non solo: se percepisci il reddito hai infatti determinati obblighi da assolvere, anche la durata dell’uno e dell’altra è differente.
Differenza
La prima differenza riguarda i requisiti per averne diritto:
- Se hai un’età inferiore a 67 anni e vivi in una condizione di disagio economico, ti spetta il reddito di cittadinanza;
- Se hai almeno 67 anni di età invece, ti spetta la pensione di cittadinanza.
La prima differenza dunque, è relativa all’età per averne diritto.
Se il tuo nucleo familiare è composto solo da te, allora nel momento in cui compi 67 anni, il reddito di cittadinanza si trasforma in pensione.
Se nel tuo nucleo familiare ci sono altre persone, il reddito si trasforma in pensione solo quando tutti i componenti del nucleo raggiungono 67 anni. Facciamo alcuni esempi.
ESEMPIO 1. Nucleo familiare composto da 4 persone
Età dei componenti:
- 50 anni;
- 49 anni;
- 22 anni;
- 18 anni.
In questo caso il nucleo familiare ha diritto al reddito di cittadinanza, perché hanno tutti meno di 67 anni.
ESEMPIO 2. Nucleo familiare composto da 3 persone
Età dei componenti:
- 75 anni;
- 30 anni;
- 5 anni.
In questo caso il nucleo familiare ha diritto al reddito di cittadinanza, perché solo una persona ha più di 67 anni. Gli altri hanno tutti meno di 67 anni, quindi spetta il reddito e non la pensione.
ESEMPIO 3. Nucleo familiare composto da 4 persone
Età dei componenti:
- 75 anni;
- 80 anni;
- 50 anni.
In questo caso il nucleo familiare ha diritto al reddito di cittadinanza, perché c’è ancora una persona che ha meno 67 anni. Finché nel nucleo familiare ci sono persone con meno di 67 anni, tale nucleo ha diritto al reddito di cittadinanza e non alla pensione.
Eccezione importante
C’è un solo caso in cui, anche se c’è una persona con meno di 67 anni, spetta la pensione: se quella persona è disabile grave o non autosufficiente (ai sensi dell’allegato 3 del regolamento ISEE, D.P.M. n. 159/2013).
Quindi se per esempio la famiglia è composta da 4 persone con la seguente età:
- 75 anni;
- 80 anni;
- 40 anni, persona disabile grave.
In questo caso, visto che c’è ancora una persona con meno di 67 anni, spetterebbe il reddito di cittadinanza, ma siccome questa persona è disabile grave, e tutti gli altri hanno più di 67 anni, spetta la pensione comunque, anche se questa persona disabile ha meno di 67 anni. Le persone disabili infatti, ai fini della pensione di cittadinanza, sono considerate al pari di quelle con età superiore a 67 anni.
Trasformazione da RdC a PdC
Supponiamo che la tua famiglia sia composta da tre persone, di cui due di 70 anni e una di 66 anni. La famiglia prende il reddito di cittadinanza perché c’è una persona con meno di 67 anni (non disabile). Nel momento in cui questa persona raggiunge 67 anni, il reddito si trasforma in pensione di cittadinanza.
Fino a quando in casa c’è ancora una persona con meno di 67 anni dunque, spetta il reddito di cittadinanza (se questa persona non è disabile grave), nel momento in cui anche l’ultima persona compie 67 anni, si trasforma in pensione di cittadinanza.
Durata
Altra importante differenza tra RdC e PdC è nella durata del beneficio, nella possibilità di rinnovo e nella sospensione:
- Il Reddito di Cittadinanza spetta per un massimo di 18 mesi, rinnovabile su apposita domanda;
- La pensione di cittadinanza invece, si rinnova in automatico senza bisogno di presentare nuove domande.
Obblighi
Le persone con meno di 67 anni e che non hanno disabilità che gli impediscono di lavorare, per continuare a percepire il RdC devono presentare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e aderire al Patto per il lavoro. Lo scopo del Reddito di cittadinanza infatti, è quello di aiutare la famiglia in un momento di difficoltà, ma soprattutto aiutare i componenti nella ricerca attiva di una nuova occupazione.
Le persone con età superiore a 67 anni e i disabili gravi o non autosufficienti (anche con età inferiore a 67 anni), sono esonerate da questi obblighi. Si tratta di persone che hanno superato l’età lavorativa oppure che non possono lavorare a causa delle condizioni fisiche, patologiche. In questo caso quindi, lo Stato, riconosce loro la pensione di cittadinanza, che non prevede l’obbligo di cercare un lavoro né di partecipare alle varie iniziative.