Quella della disoccupazione è una piaga sociale che colpisce giovani, single, famiglie e porta il cittadino nel più grande sconforto. La Regione Emilia Romagna ha attivato un contributo di sostegno rivolto non solo alle famiglie, ma anche ai single che versano in condizioni economiche disagiate.

In questa guida completa sul reddito di solidarietà Emilia Romagna, ti spiego cos’è e come funziona, la differenza col il reddito di inclusione, l’importo e la durata, a chi spetta e quindi i requisiti per averne diritto, come ottenerlo, ti fornisco il modulo pdf per presentare domanda ed altre informazioni utili.

Cos’è e come funziona

Il reddito di solidarietà (RES) è un contributo economico a sostegno del reddito messo a disposizione nella regione Emilia Romagna, quindi attivo nelle province di Bologna, Ferrara, Rimini, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Ravenna, dedicato alle famiglie che versano in gravi condizioni economiche.

Differenza con reddito di inclusione (REI)

Il reddito di solidarietà dell’Emilia Romagna, non va confuso con il reddito di inclusione nazionale. Il REI infatti è un sostegno economico nazionale, erogato dall’INPS, mentre il reddito di solidarietà è un sostegno erogato dalla regione Emilia Romagna. L’aspetto interessante è che i due contributi non sono alternativi: se percepisci già il REI, puoi anche chiedere il contributo della solidarietà emiliano, se possiedi i requisiti.

Importo

L’importo del reddito di solidarietà è pari a 80 euro mensili per ogni persona. La Regione può erogare fino a cinque contributi di solidarietà per famiglia, dunque fino a 400 euro mensili a nucleo familiare.

Durata: hai diritto al contributo per dodici mesi. Dopodichè puoi nuovamente chiedere il reddito di solidarietà dopo sei mesi dall’ultima percezione, chiaramente se ancora sussistono i requisiti per ottenerlo.

Requisiti

A chi spetta

Hai diritto al RES se possiedi i seguenti requisiti:

  • Sei cittadino italiano o comunitario o familiare in possesso di regolare permesso di soggiorno. Ne hai quindi diritto anche se sei straniero extracomunitario, purché familiare di un italiano o comunitario e regolarmente residente in Italia.
  • Almeno un componente della famiglia risiede in Emilia Romagna da almeno due anni.
  • ISEE non superiore a 3.000 euro.
  • Non sei titolare di NASPI o ASDI.
  • Non percepisci altri contributi oppure, se li percepisci, sono inferiori a 600 euro mensili.

Come ottenerlo

Puoi presentare la domanda presso l’ufficio servizio sociale del tuo Comune. Devi consegnare i seguenti documenti:

  • Dichiarazione ISEE (puoi farla presso CAF o patronati);
  • Modulo di domanda.
  • Eventuale permesso di soggiorno se straniero comunitario.

Scarica subito il modulo fac simile pdf del modello.

Una volta consegnata la domanda, entro circa 30 giorni, riceverai la risposta se la tua domanda è stata accettata o rifiutata. Ti sarà consegnata una card gestita da Poste Italiane e gli 80 euro saranno accreditati ogni due mesi, dunque per un importo totale di 160 euro bimestrali. Riceverai per posta una comunicazione con un invito a recarti presso un ufficio postale per il ritiro della card (Carta SIA).

Dopodiché sarai contattato dall’assistente sociale di riferimento del tuo comune, che ti inserirà in un piano di attivazione sociale e lavorativo e individuerà gli interventi di sostegno idonei per la tua famiglia. Aderire al progetto è obbligatorio, pena la perdita del reddito di solidarietà.

Per informazioni puoi contattare la regione Emilia Romagna all’indirizzo dedicato al Reddito di Solidarietà res@regione.emilia-romagna.it.